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BOLOGNA cosa vedere in un giorno in camper

BOLOGNA COSA VEDERE IN UN GIORNO IN CAMPER

Bologna è una città dell’Emilia Romagna che ho visitato in varie occasioni. Ogni volta ne ho approfondito la sua conoscenza, tanto da capire meglio il suo soprannome “la dotta, la grassa e la rossa”…

STAZIONE CENTRALE DI BOLOGNA

Per praticità, inizio questo itinerario di visita dalla Stazione Centrale, venuta purtroppo alla ribalta il 2 agosto del 1980, con l’attentato, in cui scoppiò una bomba, proprio nella sala d’attesa. Ancora visibile sulla vecchia pavimentazione è il segno della deflagrazione, mentre una lapide sul muro ricorda le vittime. Anche all’esterno è rimasto appeso il vecchio orologio, che segna l’ora in cui sono accaduti i fatti.

Emilia Romagna gallery!!

Oltrepassata Piazza XX Settembre, con la Porta Galliena e i resti del castello, ci si ritrova davanti alla scala Monumentale del Pincio, e la fontana della Crisalide posta in mezzo. Il Parco della Montagnola, ricavato sui ruderi delle antiche fortificazioni, distrutte in seguito alle rivolte contro il Papato, è una bella oasi verde, che ospita un’altra fontana circolare decorata con statue di animali. Scendendo verso Piazza VIII Agosto, si arriva sul luogo dove si svolge lo storico mercato settimanale della Piazzola.

PORTICI DI BOLOGNA

Seguendo Via dell’Indipendenza, camminando sotto i suoi lunghi porticati, si arriva nel cuore di Bologna, La città è infatti considerata la “capitale” dei portici, sorti inizialmente per aumentare lo spazio abitativo, in modo “abusivo”…

Considerati Patrimonio dell’Umanità, i porticati offrivano anche riparo in caso di intemperie e ombra sia per passeggiare che per compiere attività lavorative. Il centro storico di Bologna vanta ben 38 km di portici, che sommati a quelli delle aree più esterne diventano 58 km.

In alcune zone, sono ancora presenti porticati medievali, con massicce travi in legno, come ad esempio in Piazza Maggiore. A Bologna non può però mancare il porticato più lungo del mondo, che è quello che conduce al Santuario di San Luca, posto su una collina bolognese.

PIAZZA MAGGIORE A BOLOGNA COSA VEDERE

Grazie alla sua bellezza e vastità, Piazza Maggiore è uno dei luoghi preferiti dai bolognesi e dei visitatori. Nella parte centrale si trova il “crescentone” un’area pedonale rialzata in granito rosa e bianco. Prende il nome dalla focaccia salata bolognese.

Sorta sull’area dove si svolgeva in precedenza il mercato, Piazza Maggiore è considerata una delle prime piazze italiane. Precedentemente chiamata Piazza Vittorio Emanuele II e Piazza della Repubblica, divenne Piazza Maggiore nel 1945. Nel XVI secolo, il papato decise di ampliare l’area pedonale, realizzando la vicina Piazza del Nettuno.

Su questo enorme spazio si affacciano inoltre importanti palazzi storici, fra cui il Palazzo dei Notai, Palazzo D’Accursio divenuto Palazzo Comunale, Palazzo del Podestà, Palazzo dei Banchi e la Basilica di San Petronio.

PALAZZO COMUNALE DI BOLOGNA

Fin dal Medioevo sede comunale, questo edificio venne trasformato anche in una fortezza e circondato da un fossato. La torre dell’orologio, fino al 1700, era decorata con un carosello di figurine in legno, che giravano ogni ora.

Palazzo comunale di Bologna cosa vedere
Palazzo comunale di Bologna su Piazza Maggiore

Successivamente, il palazzo ospitò il Senato di Bologna e sale dei rappresentanti del Papa. La torre divenne anche una prigione, e sul terreno adiacente sorse il Giardino dei semplici, in seguito trasformato nella sala della Borsa.

Sulla facciata è visibile il Balcone di Piazza della Madonna con il Bambino, realizzato in terracotta da Nicolò dell’Arca. Si riconoscono anche le antiche unità di misura bolognesi, e il Sacrario dei Partigiani.

Addossata su un fianco del Palazzo Comunale, si trova anche la classicheggiante Fontana Vecchia, realizzata per uso pubblico.

Fontana Vecchia a Bologna cosa vedere
Fontana Vecchia del Palazzo Comunale

BIBLIOTECA SALABORSE DI BOLOGNA

Vale la pena recarsi anche nella Biblioteca Salaborse, ricavata proprio dentro la vecchia Borsa della città. Dalla pavimentazione vetrata è visibile fra l’altro un sito archeologico relativo a epoche differenti.

Eressero la vecchia sala della borsa degli agricoltori nel 1880 utilizzando vetro e ghisa. Ancora oggi questa architettura “industriale” regala una splendida scenografia, disponendosi su tre livelli, attorno a una corte centrale sovrastata da una volta a spioventi, tutta affrescata. Questa biblioteca multimediale comprende anche un auditorium, un teatro dei burattini, e vi si possono leggere quotidiani e riviste.

PALAZZO DEL PODESTA’ A BOLOGNA COSA VEDERE IN UN GIORNO

Questa costruzione, che fronteggia la basilica di San Petronio, risale al XIII secolo, e fu sede del podestà, ossia il governatore della città. In corrispondenza del suo voltone a crociera, posto sotto la Torre dell’Arengo, si incrociano due strade.

Palazzo del Podestà in Piazza Maggiore Bologna cosa vedere
Palazzo del Podestà in Piazza Maggiore

Molto curiosa è l‘acustica che si crea sotto di esso. Posizionandosi, infatti, in corrispondenza di due angoli opposti è possibile comunicare a bassa voce anche in mezzo alla confusione. In alto, le statue dei quattro santi protettori di Bologna decorano i relativi cantoni. E’ bene ricordare, però, che il passato, qui si svolgevano le impiccagioni

La facciata del palazzo del Podestà ha uno stile rinascimentale, con formelle a motivi floreali, ed è scandita da ampi porticati. Infine, il “campanazzo” della torre dell’Arengo, in passato, chiamava a raccolta la popolazione in occasione di eventi particolari.

PALAZZO RE ENZO DI BOLOGNA

Edificato allo scopo di ampliare il Palazzo del Podestà, questra struttura è associata al re Enzo di Sardegna. Si trattava del figlio dell’imperatore Federico II di Svevia, che qui venne imprigionato fino alla sua morte.

Pare che di notte lo mettessero in una gabbia appesa, affinchè non scappasse. Dalle linee gotiche, la facciata del Palazzo Re Enzo, mostra merlature, trifore e bifore, arcate. Nella cappella di Santa Maria dei Carcerati, posta sul fianco, si recavano i prigionieri prima di essere condannati.

PALAZZO DEI BANCHI A BOLOGNA

Questo è stato l’ultimo edificio ad apparire su Piazza Maggiore, costruito sul luogo di antiche abitazioni medievali, che non davano un senso di uniformità. I cambiavalute lo utilizzavano per le loro contrattazioni e i cambi monetari, da qui il nome Palazzo dei Banchi. La facciata ordinata e composta fungeva da barriera al restrostante caotico mercato del Quadrilatero, che brulicava nel dedalo di stradine e vicoli.

FONTANA DEL NETTUNO BOLOGNA COSA VEDERE IN UN GIORNO

Molto bella e “potente” è la fontana del Nettuno, costruita nel 1522, in onore di Papa Pio IV, con la grande statua brozea del dio del Mare, opera del Giambologna, conosciuta anche come il “gigante”.

La massiccia vasca in pietra d’Istria bianca e inserti di marmo rosso di Verona, poggia su tre gradini, ed è decorata con nereidi dai seni generosi dai quali zampilla l’acqua, stemmi pontifici, putti, teste di leoni e iscrizioni.

Per lungo tempo, considerarono le nudità del Nettuno “sconvenienti”, e per questo motivo cercarono di coprirlo e mascherarne le “doti”. Giambologna, che si era occupato già dell’omonima fontana di Firenze, escogitò uno stratagemma al fine di mantenere le giuste proporzioni dei suoi attributi.

Guardando, infatti, la statua dalla cosiddetta “pietra della vergogna”, facilmente localizzabile davanti alla Sala Borsa, poichè è più scura delle altre, l’occhio è tratto in inganno…

In epoche successive, recintarono la fontana per proteggerla dagli abusi, poichè la gente prese sul serio le parole “a uso del popolo” scritte su una placca, tanto da deturparla. Con il restauro della fine del XIX secolo, venne però tolta, tornando a splendere come in origine.

Un’ultima curiosità riguarda il tridente del Nettuno, che sembra abbia ispirato il marchio della Maserati, la nota casa automobilistica sorta proprio a Bologna.

BASILICA DI SAN PETRONIO A BOLOGNA

La chiesa più maestosa e famosa di Bologna è la Basilica di San Petronio, sebbene la cattedrale vera e propria sia quella di San Pietro. Questa chiesa è comunque la quarta per grandezza d’Italia, eretta a partire dal 1390, ma rimasta tuttora incompiuta. Fino al 1929, questo edificio non aveva solo una funzione religiosa, ma vi si svolgevano anche cerimonie e celebrazioni laiche.

Basilica di San Petronio a Bologna cosa vedere
Basilica di San Petronio su Piazza Maggiore

E’ dedicata al patrono bolognese San Petronio, che fu vescovo di Bologna nel V secolo. In origine, sulla facciata appariva la statua bronzea del Papa Giulio II, realizzata da Michelangelo, che in seguito andò distrutta.

La facciata della basilica appare divisa in due parti, su quella inferiore si aprono i tre portali, ed è rivestita di marmi bianchi, mentre quella superiore è rimasta grezza con mattoni rossi a vista.

Il campanile della basilica ha un’altezza di 65 metri, e contiene quattro campane, ognuna con caratteristiche e pesi diversi.

Il soffitto interno di San Petronio è suddiviso in volte, e le pareti sono scandite da numerose cappelle, decorate con affreschi, marmi e vetrate. Molto bella è la Cappella Bolognini che raffigura scene del Giudizio Universale, e rappresenta Maometto all’inferno.

Si trovano, inoltre, due meridiane, quella di Dante e di Cassini. Quest’ultima è una delle più grandi del mondo, e vi appaiono con segni zodiacali e scale numeriche di misurazione.

Nella chiesa sono collocate le storiche “quattro croci”, posizionate inizialmente su antiche colonne romane dai santi Petronio e sant’Ambrogio, in corrispondenza delle mura cittadine. Molto bella è la vista panoramica dalla terrazza superiore della basilica.

LUCIO DALLA IN PIAZZA CAVOUR BOLOGNA

Lucio Dalla è stato uno dei cantautori più amati di Bologna, e in via d’Azeglio 15, è possibile visitare su appuntamente la sua abitazione, trasformata ora in Fondazione Casa Museo.

Per lungo tempo, la sua canzone “Piazza Grande” è stata erroneamente associata alla vicina Piazza Maggiore. Grazie all’inaugurazione della sua statua bronzea, nell’adiacente Piazza Cavour, ogni dubbio è stato dissipato. L’artista, è ritratto seduto su una panchina con il clarinetto di fianco e le gambe accavallate, mentre volge  lo sguardo verso la casa natale, dove ha vissuto da bambino assieme all’amata madre.

QUADRILATERO DI BOLOGNA COSA VEDERE IN UN GIORNO

Sede fin dal passato dell’antico mercato, il Quadrilatero posto a pochi passi da Piazza Maggiore, è ancora oggi un’area molto animata e visitata.

Quadrilatero di Bologna cosa vedere
Quadrilatero di Bologna

Nel reticolo di stradine e vicoli si trovano infatti ristorantini, locali gastronomici e botteghe artigianali tipiche, chiamati dagli abitanti “buche”. Vi si possono assaporare i classici street food bolognese, piatti della cucina regionale, accompagnati da vini, formaggi e salumi, primo fra tutti la deliziosa mortadella.

IL COMPIANTO DI BOLOGNA

Incastonata in mezzo ai palazzi del Quadrilatero, è la Chiesa di Santa Maria della Vita, che cela un tesoro artistico unico nel suo genere. Si tratta del “Compianto” un gruppo scultoreo composto da sette figure in terracotta a grandezza umana, realizzato da Niccolò dell’Arca nel 1464 circa.

Il Compianto di Santa Maria della Vite Bologna cosa vedere
Il Compianto di Santa Maria della Vite

La scena ritrae un Cristo Morto disteso con la testa su un cuscino, circondato da Giuseppe d’Arimatea, Maria di Giuseppe, la Madonna, San Giovanni Apostolo, Maria di Cleofa, e Maria Maddalena. Spettacolari e al tempo stesso drammatici e angoscianti sono i loro sguardi, che suscitano profonde emozioni.

BIBLIOTECA DELL’ARCHIGINNASIO A BOLOGNA

Nella parte posteriore della Basilica di San Petronio, su Piazza Galvani, con la relativa statua di Luigi Galvani, anatomista e fisico bolognese, si affaccia la Biblioteca dell’Archiginnasio. Questo è il palazzo, in cui in passato, si trovava la sede della prima Università di Bologna.

Il lungo porticato, è chiamato Pavaglione, da “pavajon” in bolognese, ripreso probabilmente da Pavillon in francese. Si dispone su due piani, e così pure la corte interna, dalla quale si accede al palazzo, e alla Cappella di Santa Maria dei Bulgari, e da dove si scorge la torretta dell’orologio.

Decorazioni, affreschi, stemmi araldici, placche commemorativi ricoprono ogni centimetro delle pareti, volte e scalinate di questo edificio. Le antiche aule sono state trasformate nella prestigiosa biblioteca, che conserva manoscritti, volumi e incunaboli, ossia libri stampati con caratteri mobili.

Le due aule magne, una delle quali adibita attualmente in Sala di lettura della Biblioteca, sono anch’esse tutte decorate, tuttavia l’attrazione principale è comunque il Teatro Anatomico.

Questa sala è rivestita di legno, dal soffitto a cassettoni, ai banchi e le due cattedre, e decorata con statue e busti di illustri medici e anatomisti del tempo. Vi appaiono anche molti simboli astronomici, un tempo collegati con lo studio della medicina. Al centro è sistemata, invece, una copia del tavolo operatorio, poichè l’originario è conservato nel Museo Universitario di Palazzo Poggi.

In questa antica università bolognese, studiarono e insegnarono importanti personaggi storici, fra cui  Niccolò Copernico, Erasmo da Rotterdam, Carlo Goldoni, Giovanni Pascoli…

MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO DI BOLOGNA

Adiacente alla Biblioteca dell’Archiginnasio, si trova il Museo Civico Archeologico, ospitato nell’antico “Ospedale della Morte”. Vi sono esposte collezioni e reperti di epoche preistoriche, etrusche, greche, romane e perfino egizie. Ci sono inoltre raccolte di monete antiche e copie in gesso di famose sculture.

BASILICA DI SANTO STEFANO E LE SETTE CHIESE DI BOLOGNA

La Basilica di Santo Stefano è chiamata anche Complesso delle sette chiese. Il nucleo storico corrisponde all’attuale Chiesa di San Sepolcro, sorta su un antico tempio pagano, nel 100 d.C.

Basilica di Santo Stefano Bologna cosa vedere
Basilica di Santo Stefano e le sette chiese

In seguito, nel V secolo, il vescovo bolognese Petronio, edificò la Chiesa dei santi Vitali e Agricola. Nell‘VIII secolo, il re longobardo Liutprando vi aggiunse l’attuale Chiesa del Crocifisso.

A causa di varie devastazioni barbariche, i monaci benedettini nell’XI secolo, costruirono quella che è ora la Cripta della Chiesa del Crocifisso, oltre al campanile, il cortile di Pilato e il chiostro.

Si tratta di costruzioni romaniche realizzate in mattoni rossi, che si affacciano sull’omonima Piazza Santo Stefano, dalla particolare forma triangolare.

PIAZZA SANTO STEFANO A BOLOGNA COSA VEDERE IN UN GIORNO

Questa bella piazza bolognese acciottolata, è circondata da storici palazzi, con porticati e utilizzata spesso per eventi culturali e musicali. I palazzi rinascimentali con fregi e teste in terracotta.

Piazza Santo Stefano Bologna cosa vedere
Piazza Santo Stefano

A poca distanza, si trova anche la chiesa di Santa Maria dei Servi, con un grande quadriportico a tutto sesto, e colonne in marmo rosso.

Quadriportico chiesa di Santa Maria dei Servi Bologna cosa vedere
Quadriportico chiesa di Santa Maria dei Servi

PIAZZA DELLA MERCANZIA DI BOLOGNA

A pochi passi di Piazza Santo Stefano, ecco la Piazza della Mercanzia, così chiamata per l’omonimo palazzo, altrimenti detto Loggia dei Mercanti. Questo spiazzo triangolare, già in epoca romana, era utilizzato come foro dei mercanti. Qui si incrociavano infatti la Via Salaria e la Via Emilia, che collegavano Bologna rispettivamente alle città di Ravenna e Rimini.

Palazzo della Mercanzia Bologna cosa vedere
Palazzo della Mercanzia dalla Torre degli Asinelli

L’edificio, che in passato ospitava il Tribunale mercantile, presenta vari stili architettonici, dal romanico-lombardo al gotico. La loggia è composta da pilastri che terminano con volte a sesto acuto, vi sono poi nicchie con statue della giustizia, balconcino centrale coperto da una cuspide, e sui lati due bifore.

In passato, da questo terrazzino leggevano le sentenze, e i condannati, ad esempio per atti fraudolenti, erano legati direttamente alla colonna centrale ed esposti alla pubblica umiliazione.

Attualmente il Palazzo della Mercanzia ospita uffici comunali, la Camera di Commercio, che conserva molte ricette originali della cucina bolognese, e un’anagrafe camerale.

Su Piazza della Mercanzia, si affaccia un altro palazzo rinascimentale molto bello, caratterizzato da un antico porticato in legno.

BASILICA DI SAN DOMENICO BOLOGNA

Un’altra chiesa romanica molto antica di Bologna è la Basilica di San Domenico, edificata per conservare le spoglie di San Domenico Guzman, fondatore dell’ordine dei frati predicatori. L’Arca con i resti del Santo, l’hanno realizzata e decorata importanti artisti del calibro di Nicola Pisano e Michelangelo.

Nella Cappella del Rosario si trova anche l‘organo, che utilizzò Mozart durante il suo soggiorno di studio a Bologna. Appariscenti sono all’esterno le tombe dei Glossatori, con le spoglie dei primi professori dell’università di Giurisprudenza, risalenti al periodo medioevale.

Tombe dei glossatori Bologna cosa vedere
Tombe dei glossatori Bologna cosa vedere

BASILICA DI SAN FRANCESCO A BOLOGNA

Tre Arche dei glossatori sono presenti anche davanti alla Basilica di San Francesco, in questo caso lo stile architettonico della chiesa è quello gotico francese, con archi rampanti all’esterno, nella parte absidale. Nell’annesso convento, è visibile inoltre il Chiostro dei Morti, mentre nel retrostante Giardino di San Francesco si svolge il mercato del fiori.

GHETTO EBRAICO DI BOLOGNA

Il pittoresco quartiere dell’antico ghetto ebraico di Bologna è costellato di viuzze e vicoli e edifici colorati, Via dell’Inferno e Via dei Giudei costituivano i luoghi in cui si concentravano i commerci e le botteghe degli ebrei.

Questa comunità si insediò in città fin da epoche antiche, integrandosi con il resto della popolazione. Tutto cambiò nel 1556, quando Papa Paolo IV Carafa emanò la bolla pontificia, al fine di contrastare le eresie e le religioni, che si scontravano con gli ideali di quella cristiana.

Gli ebrei bolognesi vennero così confinati in questa area, delimitata da tre cancelli, che erano chiusi di notte. Successivamente, dovettero addirittura abbandonare la città, tornandoci solamente nell’età napoleonica.

Gironzolando per il quartiere, si possono ancora trovare tracce della loro storia. La moderna sinagoga, ad esempio, risale solamente al dopoguerra, poichè la precedente crollò in seguito ai bombardamenti.

Il Museo ebraico, invece, narra la storia di questo popolo, dall’antichità fino ai nostri giorni, organizza mostre e conserva filmati, reperti e una ricca biblioteca con testi sacri. L’arcata del Palazzo Manzoli-Valmasia è l’unico dei tre accessi al ghetto ancora esistenti.

In questa zona si trova anche la Torre degli Uguzzoni, una delle poche torri bolognesi ancora in piedi. Ha un’altezza di 32 metri e culmina con una loggetta panoramica. In passato era utilizzata come casa-torre, poichè sono presenti varie finestrelle, e fori che ospitavano impalcature e ballatoi in legno.

BASILICA DI SAN GIACOMO MAGGIORE A BOLOGNA

In questa zona bolognese, si trova anche la basilica di San Giacomo Maggiore, dell’ordine degli agostiniani, che risale al XIII secolo, e presenta una varietà di stili e decorazioni.

Dall’aspetto romanico all’esterno, sono visibili quattro arche sepolcrali e antichi affreschi, e leoni stilofori davanti al portone. Sul fianco sinistro, corre un lungo portico rinascimentale con volte a crociera e un fregio decorato.

All’interno predominano gli stili rinascimentale e barocco, con la bella cappella Bentivoglio tutta affrescata, molti sarcofagi, sculture marmoree e fregi. Nell’oratorio di Santa Cecilia, del vicino convento agostiniano si trova invece uno straordinario ciclo di affreschi sulla vita della santa.

CATTEDRALE DI SAN PIETRO

Contrariamente a quanto si pensi, la cattedrale di Bologna non è la chiesa di San Petronio, bensì quella di San Pietro. Situata in una posizione più appartata, e non affacciata su una piazza, questa chiesa è molto antica, ed è stata rimaneggiata varie volte, fino ad assumere l’attuale aspetto barocco.

Vista dalla Torre degli Asinelli Bologna cosa vedere
Vista dalla Torre degli Asinelli

All’interno è possibile ammirare, fra le altre opere, il gruppo scultoreo in terracotta, con sei figure a grandezza naturale del Compianto con Cristo morto del XVI secolo.

La torre campanaria quadrata è la seconda torre più alta della città, e contiene il precedente campanile circolare di epoca paleocristiana. Sono quattro le campane, di cui la “nonna”, che è considerata la campana più pesante del mondo….

TORRI DI BOLOGNA COSA VEDERE IN UN GIORNO

Bologna si caratterizza per le sue torri medievali, sorte fra il XII e XIII secolo, come simbolo di potere ma anche per ragioni difensive. Si pensa, che a quel tempo, ce ne fossero un centinaio, ma ne sono rimaste solamente 22.

Torre degli Asinelli Bologna cosa vedere
Torre degli Asinelli

Oltre alle torri vere e proprie, esistevano anche case-torri e torresotti, questi erano posti sulle mura difensive. Con il tempo, molte crollarono, vennero abbattute e abbassate.

Le due torri più famose sono la Torre degli Asinelli e la Torre della Garisenda. La prima, che ha un’altezza di 97 metri, è visitabile e salendo i suoi 498 gradini in legno.

Scala interna Torre degli Asinelli Bologna cosa vedere
Scala interna Torre degli Asinelli

La terrazza panoramica abbraccia tutta la città e la natura circostante…Osservando dall’alto si comprende il motivo del suo soprannome “la rossa”…

Torre della Garisenda Bologna cosa vedere
Torre della Garisenda vista dalla Torre degli Asinelli

Per un certo periodo, la Torre degli Asinelli, fu utilizzata anche come carcere, e all’esternoveniva appesa una gabbia in ferro, per i condannati a morte. A causa della quantità di fulmini che la colpivano, è stato installato un parafulmini, e una passerella la collegava alla vicina torre Garisenda. Quest’ultima, alta ora 48 metri, è stata troncata, ma in origine raggiungeva i 60 metri.

Torre Prendiparte Bologna cosa vedere
Torre Prendiparte o Coronata Bologna

Altre torri bolognesi sono quella degli Azzoguidi, o Altabella, di 61 metri, la Torre dei Prendiparte o Incoronata, per una decorazione in mattoni nella parte superiore, che ospita un bed&breakfast.

ZONA UNIVERSITARIA DI BOLOGNA

Bologna è chiamata anche la “dotta”, per le sue rinomate e antiche università. Nella zona universitaria si trovano anche molti musei, come la Pinacoteca Nazionale, con una ricca sezione di pitture di artisti emiliani che vanno dal XII al XVIII secolo, oltre all’Accademia di belle arti.

L’antica università bolognese “Alma Mater Studiorum”, sorta nell’XI secolo, è considerata la più antica del mondo. Comprende anche musei di ogni genere, come il Museo di Palazzo Poggi, con collezioni scientifiche e il  Museo delle cere anatomiche, Luigi Cattaneo, con modelli anatomici di organi creati da medici al fine di studiare meglio il loro funzionamento.

Ci sono inoltre il Museo di Zoologia, di Chimica, Antropologia e Mineralogia. Molto rilassante da visitare è anche l’Orto Botanico e l’Erbario, passeggiando nelle serre tropicali e attorno al laghetto.

CANALI DI BOLOGNA COSA VEDERE IN UN GIORNO

Bologna, un tempo, era costellata di canali, tanto da apparire come una piccola Venezia. Cominciarono a sorgere dal XII secolo, dapprima per alimentare i mulini e macinare il grano e riempire il fossato delle mura cittadine.

Canale delle Moline Bologna cosa vedere
Canale delle Moline a Bologna

Ciò è stato possibile, per la posizione della città ai piedi dei colli, dai quali scendono corsi d’acqua e perchè presenta un certo dislivello da un punto all’altro.

Questi canali, che aumentarono sempre più, servirono anche a collegare la città al fiume Po e all’Adriatico, e per la fiorente industria della lavorazione dei bacchi da seta.

Prima ancora, ci avevano pensato i Romani a costruire un profondo acquedotto, lungo addirittura 18 km. Negli anni cinquanta del Novecento, decisero di interrare la maggior parte dei canali, al fine di bonificare la città e riqualificarla con altre architetture.

L’unico corso naturale che attraversa Bologna fin dalla sua origine è il fiume Aposa, le cui acque si congiungono poi a quelle dei canali artificiali del Navile, Reno, Savena, Cavaticcio e delle Moline. Proprio su questo fiume è sorta l’antica città etrusca di Felsina, l’attuale Bologna.

Per avere uno scorcio molto suggestivo sul canali delle Moline, ci si può recare alla “finestrella” situata in via Piella 16, a poca distanza dalla piazza del mercato settimanale.

SANTUARIO DI SAN LUCA BOLOGNA COSA VEDERE IN UN GIORNO

A pochi km dal centro storico di Bologna si trova il Santuario mariano di San Luca, posizionato sul colle della Guardia, a circa 300 metri di altezza. E’ raggiungibile anche a piedi, percorrendo la passeggiata che parte dal cuore cittadino, passando da Porta Saragozza, per poi innerpicarsi sulla collina.

San Luca Bologna cosa vedere
Santuario di San Luca

L’incredibile porticato, patrimonio Unesco, si sviluppa per una lunghezza di 3796 metri, ed è scandito da 15 cappelle, lapidi e epigrafi. All’inizio del percorso di incontra anche l’Arco del Meloncello.

Il santuario barocco, in mattoni rossi, si presenta con grande cupola, e sulla sommità si trova anche un osservatorio panoramico. Il porticato curvilineo abbraccia l’antistante piazzale e le statue dei santi Marco e Luca. Il santuario custodisce l‘icona della Madonna con il Bambino, arrivata da Costantinopoli nel XIII secolo.

GASTRONOMIA BOLOGNESE

Durante il medioevo Bologna si trovò a essere al centro una grande via commerciale, grazie ai suoi numerosi canali, oggi ormai scomparsi e coperti, che la collegavano al mare e al fiume Po. Questo fattore ha contribuito a far giungere in città molte materie prime pregiate e saporite.

La cucina bolognese si è fatta ben presto conoscere grazie alla fantasia dei cuochi e alle prelibatezze che si potevano ricavare dalla varietà di prodotti a disposizione.

Ancora oggi, quindi, è facile imbattersi in negozi di gastronomia, che propongono specialità conosciute in tutto il mondo. Molte ricette bolognesi sono così antiche, che sono addirittura depositate nella Camera di commercio, che occupa il bellissimo Palazzo della Mercanzia.

SPECIALITA’ CULINARIE BOLOGNESI

L’Emilia Romagna, in generale, si associa alla sua grande tradizione della pasta fresca, presentata in tutte le forme.

Tagliatelle al ragù Bologna cosa vedere
Tagliatelle al ragù Bologna cosa vedere

Si possono quindi gustare paste corte, lunghe come lasagne, tagliatelle, e ripiene come i tortellini. Curiosa è la nascita di questo piatto, inventato pare da un oste, dopo che aveva spiato una giovane donna da una serratura. Rimase talmente ammaliato dal suo ombelico, che volle subito replicarlo. Tortelli, tortellini, tortelloni, si possono gustare sia con il ragù alla bolognese che in brodo.

I passatelli sono invece un tipo di pasta a forma di cilindretto, fatti con  pangrattato, parmigiano uova, spezie e altri ingredienti che, come dice il nome, si realizzano con una specie di schiacciapatate a fori larghi. Si mangiano soprattutto in brodo, ma anche serviti come la pasta.

Il salume per eccellenza di questa città è la mortadella, chiamata anche “Bologna”. Si tratta di un insaccato composto di carne di maiale e lardo a pezzi grossi. Il suo nome potrebbe derivare da “mortaio” con il quale un tempo si sminuzzava la carne, ma è probabile anche da un’antica salsiccia aromatizzata con il mirto. La sua origine è molto antica, un prodotto simile esisteva in epoca romana imperiale, per poi apparire già nei libri di cucina del XVII secolo.

Le crescentine sono focaccine fritte nello strutto, e somigliano a una specie di gnocco gonfio. Si mangiano spesso come antipasto assieme a salumi e formaggi.

Molto diversa è la cotoletta alla bolognese rispetto a quella milanese, poichè viene impanata e fritta, e rimessa nel formo ricoperta di formaggio grattugiato e prosciutto crudo.

Il friggione è invece una salsa di accompagnamento realizzata con cipolle bianche stufate, mischiate con pomodori pelati, e si serve anche spalmata su crostini.

I dolci bolognesi sono generalmente secchi, come la pinza, un rotolo di pasta dolce con mostarda bolognese, ossia una marmellata di frutta mista. Il certosino ricorda invece un panspeziato, mentre la torta di riso si serve spesso tagliata a rombi e sprigiona aroma di mandorle e agrumi.

FICO EATALY WORLD BOLOGNA COSA VEDERE IN UN GIORNO

Nella “grassa” Bologna non poteva mancare il parco agroalimentare più grande del mondo, dove scoprire le prelibatezze della gastronomia italiana. Non si tratta di uno luogo dove si mangia solamente, bensì è possibile anche divertirsi e “acculturarsi”

Gastronomia a Bologna cosa vedere
Gastronomia e salumi di Bologna

Questo parco è sorto nel 2017 e comprende anche stalle con animali da cortile, un frutteto, un vigneto, un uliveto, un orto, due acquari. Vi si possono acquistare articoli di ogni genere, non solo alimentari e scorrazzare in sette aree tematiche, dove abbondano ristoranti, bancarelle di street food.

Vi si svolgono, inoltre, spettacoli e sono presenti molte altre attrazioni, come il Luna Farm, un parco divertimenti per bambini. Si può, infinte, partecipare a corsi di degustazione e di cucina.

Emilia Romagna gallery!!

Insomma Bologna è una città che soddisfa proprio tutti i gusti e interessi.

 

Emilia Romagna on the road!!

 

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