KYOTO COSA VEDERE E COSA FARE giappone
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Kyoto sarà la meta di questi due giorni del nostro on the road in Giappone! Ci sposteremo con gli autobus e raggiungeremo le sue meraviglie architettoniche e paesaggistiche…conosceremo tradizioni e curiosità che, come sempre, questo incredibile paese riserva, anche perchè Kyoto è stata capitale del Sol Levante per oltre mille anni!!
PRIMA GIORNATA
KYOTO IN METROPOLITANA O AUTOBUS?
Dopo il passaggio del tifone Jebi, che il giorno precedente ha funestato questa parte del paese, ci siamo resi conto ben presto, andando in giro per Kyoto, della potenza sprigionata. Abbiamo visto, infatti, molti alberi spezzati, specialmente nei giardini dei templi, e per questo motivo erano in parte non accessibili.
Come ho avuto modo di dire in precedenza, Kyoto, contrariamente a Tokyo, non è ben servita dalla metropolitana. Solo due, infatti, sono le linee metropolitane, la Tozai e la Karasuma, che si incrociano però solo in una sola stazione. Non coprono quindi le aree maggiormente battute dai turisti, ossia quelle dei templi sulle colline.
La cosa migliore è utilizzare gli autobus, che raggiungono qualsiasi angolo di Kyoto e che fanno capo a due principali compagnie. Naturalmente ne esistono anche di altre, come quella della JR, utile per chi ha già un abbonamento con il treno, il Japan Rail Pass.
KYOTO CITY BUS E KYOTO BUS COSA FARE
In ogni caso la Kyoto City Bus si riconosce per il colore verde acqua dei mezzi, mentre quelli della Kyoto Bus sono rosati. Il funzionamente delle linee degli autobus è simile a quello italiano, ogni fermata è indicata anche con i caratteri latini, non ci si deve quindi preoccupare di non capirci nulla.
Vista la distanza fra le varie attrazioni, usare questi autobus è la scelta ottimale, ma è conveniente attivare un abbonamento valido per uno o più giorni.
Nel nostro caso lo abbiamo fatto direttamente alla reception dell’hotel, dove ci hanno consegnato anche una mappa dettagliata con tutte le fermate.
Avendo già avuto una bella esperienza con la metropolitana di Tokyo, è stato bello cambiare mezzo e ottenere una prospettiva differente sulla città . Farsi trasportare, lentamente, osservando dai finestrini la gente del luogo, ci ha permesso di entrare per un momento nella loro quotidianità .
TEMPLI DI KYOTO COSA VEDERE E FARE
Nell’arco di questi due giorni abbiamo avuto modo di visitare numerosi templi e santuari, quello per cui Kyoto è soprattutto famosa. Ma non solo, anche molti giardini zen, luoghi tradizionali, strade dello shopping e quartieri speciali.
KINKAKUJI IL TEMPIO D’ORO KYOTO COSA VEDERE
La prima meta che abbiamo raggiunto con l’autobus, è stato il Kinkaku-ji, tempio buddista, ricoperto di foglia d’oro. Quando ci siamo arrivati, era già preso d’assalto da molta altra gente, sebbene fossero solamente le nove del mattino. Noi, come tutti gli altri d’altronde, abbiamo scelto di visitarlo il prima possibile, proprio perchè è una delle principali attrazioni di Kyoto.

Data la grande affluenza di persone, era necessario seguire un percorso per sveltire la visita, ma siamo riusciti ugualmente ad ammirare questa costruzione e il suo bellissimo giardino zen.
Il tempio d’oro che si vede oggi, risale al 1955, il precedente infatti è stato incendiato da un monaco che soffriva di disturbi psichici. Tuttavia neppure quello costituiva l’edificio originale.
Il Kinkakuji è considerato Patrimonio Unesco e conserva alcune relique di Buddha. L’edificio è strutturato su tre piani con differenti stili architettonici. Il primo piano è intonacato di bianco e presenta verande che si affacciano sul paesaggio. Gli altri due livelli, invece, sono invece rivestiti di foglia d’oro e conservano statue di Buddha e Kannon, e in cima si trova la bellissima sala da the. Sulla punta del padiglione è collocata una fenice dorata come a simboleggiare la rinascita dalle ceneri.
Il padiglione d’oro è spettacolare anche perchè è circondato da un suggestivo laghetto, nel quale si rispecchia perfettamente. All’interno si trovano isolotti e pietre. Contrariamente ad altri templi e santuari che visiteremo a Kyoto, qui non è stato possibile godere della classica pace e tranquillità , che questi luoghi solitamente trasmettono, proprio per il grande afflusso di visitatori.
DAITOKU-JI A KYOTO COSA VEDERE
Ripreso l’autobus, in poche fermate siamo arrivati al grandioso Daitoku-ji un complesso di ben 24 templi. Non li abbiamo visti tutti, naturalmente, anche perchè solo alcuni sono aperti al pubblico.
Questo è il luogo ideale per immergersi nella cultura giapponese zen, con strutture tipiche e giardini tradizionali. I giardini zen sono soprattutto composti di sabbia bianca e costellati di pietre e muschi. Sapienti giardinieri rastrellano la sabbia con forme geometriche che si prestano a svariate interpretazioni, possono simboleggiare ad esempio l’universo, la natura e così via…
Girovagare in mezzo ai vari edifici, spensieratamente donava una certa serenità interiore e una sensazione di armonia con l’ambiente circostante. Ogni angolo riservava speciali sorprese con spettacolari scenografie. In alcuni templi, si trovavano dei monaci che insegnavano alcune pratiche di respirazione e osservarli era davvero piacevole, e altrettanto era seguire i loro consigli, come è successo a noi.
Camminare all’interno delle sale, con pavimentazioni in legno o rivestiti con i tatami, porte scorrevoli e pannelli decorati dava la sensazione di vivere in un’altra epoca e tornare indietro nel tempo. Nel nostro caso abbiamo visitato oltre all’omonimo Daitoku-ji anche il Koto-ji.
PASSEGGIATA DEL FILOSOFO COSA VEDERE
La fermata seguente l’abbiamo fatta in prossimità della passeggiata del filosofo, Tetsugaku no Michi. Si tratta di un sentiero lastricato e alberato, che costeggia un canale, creato per una vecchia centrale idroelettrica.
Il percorso si sviluppa per due km ed è sicuramente meraviglioso a primavera e autunno, quando gli alberi fioriscono e le foglie cambiano colore. Si chiama “sentiero del filosofo” perchè pare fosse percorso da un insegnante e filosofo molto importante in Giappone, quando si recava all’università . Noi lo abbiamo seguito solamente per un tratto, fino a raggiungere il Ginkaku-ji.
GINKAKU-JI IL PADIGLIONE D’ARGENTO A KYOTO
Oltre al padiglione d’oro, a Kyoto, esiste anche il quello d’argento, il Ginkaku-ji. Si tratta anche in questo caso di un tempio buddista zen, e si trova in mezzo alle bellissime colline della città . L’edificio ricalca la forma del padiglione d’oro, poichè fu voluto dal nipote. Questo è stato un centro culturale molto più popolare, rispetto al Kinkaku-ji, che era infatti indirizzato all’aristocrazia.
Fra le varie attività , in questo luogo si perfezionarono la disposizione dei fiori nelle composizioni, ikebana, i giardini, le arti e l’architettura.
Nel nostro girovagare abbiamo visto anche il suggestivo giardino di sabbia, chiamato “Mare di sabbia argentata”, con il suo particolare cono di sabbia.
Sebbene il padiglione d’argento sia chiamato in questo modo, non presenta nessun rivestimento di questo materiale. In passato era indicato così solamente per distinguerlo dal padiglione d’oro. Un’altra leggenda racconta invece che di notte riflettesse la luce lunare… apparendo quindi tutto argentato.
EIKANDO O ZENRIN-JI DI KYOTO
Con una bella camminata in mezzo a edifici e abitazioni, abbiamo fatto scorte di viveri in un Family Mart o konbini, per poi arrivare al tempio Eikando. Il tempio buddista prende il nome da un monaco vissuto nell’VIII secolo, ma è conosciuto anche come Zenrinji, “tempio della foresta zen”.
Questo tempio è famoso per due motivi. Il primo è il suo Buddha “voltato”, così chiamato per il suo sguardo all’indietro. Il secondo invece è la sua spettacolare posizione in mezzo alle colline piene di tigli che cambiamo colore in autunno trasformando il luogo in una meta molto amata dagli abitanti.
Anche la nostra visita è stata molto entusiasmante. Abbiamo passeggiato nel suo scenografico giardino zen con il laghetto, nel quale si trovava pure un piccolo santuario. Ponticelli, lanterne e statue, alberi, cespugli tutto era estremamente curato e elegante.
I padiglioni si distribuivano su varie altezze ed erano collegati da passerelle e scalinate con coperture in legno, che man mano salivano sulla collina. Al culmine c’era la bella pagoda su due piani, di cui uno a pianta rotonda, dalla quale ammirare un bel panorama su tutto il complesso e la città di Kyoto.
NANZEN-JI DI KYOTO COSA VEDERE
Nanzen-ji era, in origine, il palazzo reale dell’imperatore del 1291, che lo strasformò poi in uno dei templi zen più importanti della città . I padiglioni sono riccamente decorati, sopratutto le porte scorrevoli e il giardino zen è composto da ghiaia, rocce e muschi. Nel tempio si può osservare anche una parte del vecchio acquedotto di fine Ottocento. Tutta l’ambientazione era molto suggestiva e affascinante.
YASAKA JINJA A KYOTO COSA VEDERE
Il santuario shintoista Yasaka jinja è molto importante nella cultura giapponese. In questo luogo si rende omaggio alle divinità kami che stanno sulla terra. Vi si tengono molte manifestazioni e celebrazioni, fra cui il Gion Matsuri, la processione che avviene in estate.

Questo santuario ce lo siamo goduti bene, osservando coppie di giovani giapponesi vestiti con i tradizionali kimono colorati. Con il sole che stava un po’ calando, i colori erano ancora più carichi e la luce creava una bella atmosfera. Prima di tuffarci nel quartiere di Gion abbiamo ammirato anche il bel tempio con le lanterne, che la sera vengono accese creando una visuale spettacolare su tutto il complesso.
GION IL QUARTIERE DELLE GEISHE DI KYOTO
Terminata la visita ai templi, per questa prima giornata a Kyoto, ci siamo ritrovati nel quartiere di Gion, famoso per le geishe. Con la moltitudine di ragazze giapponesi con i vestiti tradizionali addosso, occorre però fare attenzione a non confondersi. Qualora invece si intuisca di aver di fronte una geisha anche in questo caso è più facile che si tratti invece di una maiko, ossia un’apprendista geisha.
Le maiko infatti portano nelle acconciature dei capelli dei fiori e indossano, contrariamente alle geishe, calzature più alte, mentre il loro fiocco posteriore della cintura, obi, è lunga fino a terra. La cintura delle geishe contrariamente portano la cintura annodata dietro, taiko, a formare una specie di cuscino e indossano zoccoli bassi.
Riuscire a vedere le geishe comunque è abbastanza difficile, poichè escono nel tardo pomeriggio-sera per recarsi nei teatri e ristoranti, aspettando il momento migliore per non trovare turisti invadenti lungo il loro percorso…
Sulla Hanamikoji si trovano le case delle geishe, locali e ristoranti molto ricercati che propongono la cucina kaiseki. Gli edifici sono in legno con grate alle finestre, che creano un’atmosfera molto suggestiva e tradizionale. Anche noi abbiamo passeggiato lungo questa via e in quelle adiacenti dove si trovavano molti negozi di cibi prelibati, immergendoci in un’atmosfera retrò.
PONTOCHO A KYOTO COSA VEDERE
Oltrepassato il ponte sul fiume Kamo, siamo giungi a Pontocho, un suggestivo quartiere storico, pieno di ristoranti rinomati all’interno di edifici tradizionali in legno. Illuminati con la calda luce delle lanterne, questi locali tipici, si affacciano da un lato anche sul fiume, e ricreano un’ambientazione di una Kyoto di un’altra epoca, davvero speciale.

La passeggiata lungo il fiume è molto amata dagli abitanti che vi vengono la sera, per ritrovarsi e guardare il tramonto. Quando siamo passati noi, c’era tantissima gente, specialmente in un punto dove era caduto un turista straniero alquanto alticcio, che rifiutava di essere tirato in salvo dai pompieri, che nel frattempo erano arrivati….
Non era in pericolo, perchè si trovava in una zona con acqua bassa, ed era diventato quindi un’attrazione turistica….soprattutto perchè i pompieri gli parlavano e lui non capiva niente e rideva…
In mezzo alle strette stradine pedonali ci sono anche molti ryokan e case da the, alquanto esclusive e frequentate dalle geishe.
NISHIKI MARKET DISTRICT A KYOTO COSA VEDERE
La nostra prima giornata a Kyoto, l’abbiamo conclusa al Nishiki Market District, una vasta area commerciale coperta, che occupa le strade di cinque isolati. La Teramachi Dori, la Shinkyogoku e altre strade trasversali costituiscono uno dei mercati e shopping center più grandi di Kyoto, con un’infinità di negozi, bancarelle, ristoranti di ogni categoria e genere.
Qui è possibile trovare tutto ciò che si desidera e camminare pigramente per ore. Nel nostro caso, distrutti dalla stanchezza, prima ci siamo trovati un localino dove mangiare comodamente seduti e poi, non contenti, abbiamo fatto ritorno al nostro hotel a piedi, che non era proprio dietro l’angolo.
SECONDA GIORNATA
SANTUARI DI KYOTO COSA VEDERE
Eccoci arrivati alla seconda giornata a Kyoto anche oggi visiteremo un sacco di templi e santuari, vista la lunga storia della città , sicuramente non c’è che l’imbarazzo della scelta…
Per prima cosa, quando siamo scesi in strada, e abbiamo constato che la giornata sarebbe stata meno afosa del solito. Già questo era una cosa positiva, anche perchè eravamo veramente esausti.
Rifatto nuovamente il biglietto giornaliero degli autobus, ci siamo diretti alla fermata. Abbiamo rinnovato anche il parcheggio della macchina e controllato che tutto fosse ok, in modo da non avere sgradite sorprese al momento della partenza.
TOFUKU-JI DI KYOTO COSA VEDERE
La prima tappa è stato il Tofuku-ji, situato vicino alle colline di Kyoto, e immerso in mezzo a una vegetazione lussureggiante. Questo tempio buddista si caratterizza dal fatto che è composto da molti edifici, collegati fra loro da passaggi coperti.
La grande porta di accesso è la più antica del Giappone, sebbene sia stata rifatta, ed è considerata un tesoro nazionale. Fra le residenze dei monaci, hojo, si trovano i meravigliosi giardini zen, molto semplici che rispecchiano proprio la filosofia di questa religione.
Al nostro arrivo, nel bellissimo giardino di sabbia, i giardinieri erano intenti a rastrellarlo, creando i classici cerchi concentrici e le linee parallele. Osservarli era come sempre molto rilassante e suggestivo.

Abbiamo camminato scalzi sulle bellissime terrazze coperte di questi imponenti edifici in legno e ammirato il giardino con le pietre quadrate, ricoperte di muschio, che creavano una spettacolare scacchiera.
Prima di raggiungere il successivo tempio, ci siamo fermati al primo Family Mart per acquistare cibi e bevande e organizzarci così la colazione a nostro piacimento.
FUSHIMI INARI TAISHA DI KYOTO
Un altro santuario shintoista molto suggestivo è il Fushini Inari taisha che è anche quello più importante di kyoto e il più visitato…

Questo luogo è dedicato alla divinità kami Inari, considerato il protettore dei commercianti e uomini d’affari. Il complesso è costellato di statue di volpi, il messaggeri di Inari. Molto bello è il sentiero che si innerpica in cima alla montagna coperto da migliaia di torii rossi, posizionati molto vicini fra loro come a creare una specie di tunnel.
Nella prima parte questi torii sono molto più fitti e numerosi, e ognuno di loro costituisce un dono da parte di un commerciante o di un’azienda, come segno di ringraziamento. Le scritte sui torii riportano infatti i nomi dei donatori.
In mezzo al bosco, oltre a santuari minori, si ha modo anche di rifocillarsi in chioschi e bancarelle o recarsi in qualche casa da the o ristorantino. Fra le specialità si possono acquistare il tofu fritto, o aburaage, che pare sia il cibo preferito dalle volpi, oppure bere il sake caldo.
Il Fushimi Inari taisha in occasione del capodanno attrae molti fedeli, che acquistano il biscotto della fortuna, dal quale sembra abbia preso origine quello più famoso dei ristoranti cinesi.
Purtroppo sempre a causa del tifone Jebi, molti tratti del sentiero risultavano danneggiati per cui non abbiamo potuto addentrarci molto in mezzo al bosco e raggiungere la cima.
KIYOMIZU-DERA A KYOTO COSA VEDERE
Camminando in direzione del Kiyomizu-dera, abbiamo oltrepassato ripide stradine piene di negozietti, ristorantini e bancarelle dove non ci siamo fatti scappare l’occasione di assaggiare moltissime leccornie e street food giapponese… come ad esempio il gelato al gusto the macha, oppure degli spiedini di granchio gigante.

Arrivati in cima ci siamo trovati in uno slargo, da dove partiva la scalinata che conduceva al Kiyomizu-dera, un tempio buddista, Patrimonio Unesco.
Il nome di questo tempio significa “acqua pura” e nel complesso si trova infatti la cascata Otowa, le cui acque sono convogliate in tre differenti canali. Passando sotto l’edificio i fedeli possono bere l’acqua con i mestoli messi a disposizione e in tal modo purificarsi.
Dalla suggestiva terrazza il panorama del tempio principale si può inoltre ammirare un magnifica vista che abbraccia tutto il complesso e parte di Kyoto, dove spicca fra l’atro l’altissima torre. La particolarità di questa terrazza sta’ nel fatto che è sostenuta da un intrico di travi in legno, incastrate fra loro senza l’utilizzo di chiodi.
Restando all’interno del tempio, seguendo un sentiero nel bosco, si arriva infine alla bella pagoda rossa strutturata su tre piani ed e vedere le statuine jizo, che proteggono viaggiatori e bambini.
NINENZAKA E SANNENZAKA
Terminata anche questa visita, per tornare alla fermata dell’autobus, abbiamo percorso le spettacolari stradine in discesa, la Ninenzaka e la Sannenzaka.

Qui abbiamo potuto ammirare dei bellissimi edifici tradizionali in legno, all’interno dei quali si trovavano ristorantini, ryokan e negozietti tipici. Questi percorsi sono molto frequentati dai visitatori e quindi alquanto affollati soprattutto in determinati momenti della giornata. In ogni caso sono luoghi in cui si respira la Kyoto dei tempi passati, complice il fatto la presenza di molti giapponesi che indossano kimono e abiti tradizionali.
NIJO CASTLE
I templi ormai stavano chiudendo e il tempo volava, così abbiamo ripreso l’autobus e siamo tornati al castello di Nijo, che non abbiamo potuto vedere il giorno del tifone. Anche in questo caso, purtroppo, la visita è stata un po’ troppo frettolosa, ma ugualmente molto interessante, soprattutto percorrere ambienti raffinati ed eleganti.
Il castello di Nijo si presenta innanzitutto con poderose mura ed è circondato da un fossato. All’interno si trovano ulteriori cinte murarie che dividono il Ninomaru Palace dall’Honmaru Palace, entrambi immersi in bellissimi giardini curati.
Il palazzo reale è il Ninomaru, sebbene sia stato abitato per pochissimo tempo dagli imperatori che si sono succeduti. Si tratta praticamente di cinque edifici connessi fra loro, composti a loro volta da varie sale che si affacciano tutte verso i giardini. Meravigliose decorazioni alle pareti e alle porte, danno l’idea dello splendore che si respirava a quel tempo.
Una curiosità riguarda il pavimento in legno di tutto il complesso. Camminandoci sopra produce un particolare suono, che richiama alla mente il canto dell’usignolo. Era questo infatti il sistema di alarme contro gli intrusi usato al quel tempo. Il vicino Honmaru Palace è invece una ricostruzione di un edificio reale che in origine si trovava altrove.
KYOTO NATIONAL GARDEN COSA VEDERE
Terminata la visita, siamo usciti senza poter vedere i giardini perchè era ora di chiusura, così ci siamo diretti al Kyoto National Garden, un grandissimo parco pieno di alberi con laghetti e molti uccelli. Nell’area si trova un altro palazzo reale di Kyoto, visitabile però solo su appuntamento e in piccoli gruppi, i cui giardini però sono accessibili liberamente.
Noi ci siamo limitati a girovagare senza meta, fintanto che è arrivata la sera. Di nuovo, per terminare il nostro soggiorno a Kyoto, siamo tornati al Nishiki Market, della sera precedente. Qui ci siamo incontrati con degli amici e assieme siamo andati a cena godendoci una bella tempura e altre prelibatezze giapponesi.
L’arrivo di un messaggio da parte della compagnia aerea Air France, che comunicava la cancellazione del volo per l’Italia e la necessità di contattarla telefonicamente il prima possibile, ha decisamente guastato la spensierata serata….
continua il viaggio volo cancellato!!
comincia il viaggio on the road in Giappone!!
Gallery templi e santuari Giappone!!