MILANO COSA VEDERE COSA FARE DOVE ANDARE
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Guida alla scoperta di Milano in tre giorni. Visita ai musei e monumenti, ma anche curiosità , vie dello shopping e quartieri con i moderni grattacieli, diventati i nuovi poli di attrazione.
La mia avventura è iniziata da Venezia con un Frecciarossa che, in due ore, silenziosamente e con tutti i confort mi ha portata alla stazione centrale di Milano.
Una delle prime decisioni che ho preso è stata quella di percorrere tutta la città solamente a piedi, senza mai prendere un mezzo pubblico, così alla fine del viaggio ho camminato per oltre 70 km.
CENTRO STORICO
Appena arrivata a Milano mi sono diretta all’hotel La Vignetta, che si trovava in zona Navigli, non quindi molto vicino. Questa è stata tuttavia l’occasione per farmi un’idea delle effettive distanze e cominciare a scoprire pian piano questa metropoli.
Passando per i giardini pubblici Indro Montanelli ho passeggiato anche per il parco della Galleria d’Arte Moderna sbucando su corso Venezia e Corso Emanuele, due vie dello shopping di Milano. Proseguendo ho raggiunto anche piazza del Duomo dove ho rivisto questa meraviglia a distanza di anni.

Fatto il check in e controllato la camera singola che avevo prenotato on line, mi sono liberata dello zaino e ho cominciato l’esplorazione di Milano.
Tornando verso il centro storico, mi sono fermata a visitare Santa Maria dei Miracoli, con il suo bellissimo pavimento di marmo intarsiato e la sua facciata manierista.
PINACOTECA DI BRERA
Rapidamente, ho raggiunto la Pinacoteca di Brera, dove avevo prenotato la visita online. Qui sono custoditi capolavori come “Il cristo morto” del Mantegna e il famoso “Il bacio” di Hayez.

La visita è durata un’oretta, così ho approfittato di vedere anche l’annesso orto botanico, gestito dall’Università degli Studi di Milano. Dentro questo edificio si trova anche l’accademia di belle arti e la biblioteca nazionale Braidense.

Passando per il quartiere di Brera, un po’ bohemien con gallerie d’arte e ristorantini, sono arrivata al Castello sforzesco dove ho girovagato per le sue ampie e curate corti.

PARCO SEMPIONE
Sbucata sul lato opposto, mi sono ritrovata nel grande parco Sempione, molto animato e amato dai milanesi. Oltrepassato l’arco della pace, dove in quel momento era in atto un comizio elettorale, ho imboccato corso Sempione, fino ad incrociare via Massena… volevo vedere infatti l’entrata di Radio Deejay. Peccato che il palazzo era coperto da un’impalcatura.

Nelle vicinanze, inoltre, è ben visibile l’antenna della RAI alta 100 metri. Con una bella camminata sono arrivata al nuovo quartiere moderno del City Life District.

Caratterizzato dalle tre torri soprannominate “lo storto” di Zaha Hadi, “il dritto” di Arata Isozaki e “il curvo” di Daniel Libeskind. Si tratta di un complesso commerciale circondato da un parco e aree residenziali molto chic.
CHINATOWN E PORTA NUOVA
Ho proseguito verso la Chinatown di Milano, percorrendo la lunga via pedonale Paolo Sarpi, costellata da ristoranti cinesi e etnici in generale, sovraffollata di gente a quell’ora.
Proseguendo, in direzione della stazione di Porta Garibaldi, mi sono ritrovata in un’altra zona moderna, Porta Nuova, con grattacieli illuminati disposti attorno a piazza Gae Aulenti. Giochi d’acqua, enormi centri commerciali con griffe prestigiose caratterizzano questa area. Un’altra via molto animata e di tendenza è via Como che termina in prossimità dell’arco di piazza XXV aprile.

Muovendomi lungo strade ben illuminate e animate, sono tornata nel nucleo storico di Milano, camminando per diversi km, s’intende. Oltrepassato Galleria Vittorio Emanuele II e piazza del Duomo, affollate di gente, ho imboccato corso Italia, per tornare all’hotel vicino ai Navigli, terminando la giornata in un pub delle vicinanze.
NAVIGLI DI MILANO
Il giorno seguente, di buon’ora ho deciso di scoprire il quartiere nel quale si trovava il mio hotel. A poche vie di distanza c’era la famosa università Bocconi, molto prestigiosa, così ho passeggiato in mezzo ai vari edifici del complesso.

Successivamente ho raggiunto il naviglio Pavese e il naviglio Grande, che durante il giorno sono perlopiù deserti, contrariamente alla sera quando vi si riversa la gente e i locali sono aperti. Il naviglio Grande tuttavia è più caratteristico e ben tenuto rispetto a quello Pavese, con belle abitazioni e stradine laterali interessanti.
Nel vicolo delle lavandaie, ad esempio, si ha modo di vedere un angolo pittoresco di quello che era un tempo Milano. Di fronte si trova anche una darsena, dove si incrociano i due navigli, e anche questo luogo è molto gettonato dai giovani, soprattutto la sera.
SANTA MARIA DELLE GRAZIE E IL CENACOLO
Percorso viali e strade, mi sono recata a Santa Maria delle Grazie, poichè dovevo visitare il famoso Cenacolo Vinciano. Mostrato il biglietto, fatto online, siamo entrati a piccoli gruppi, in base all’orario stabilito.

La visita in realtà ha una durata di un quarto d’ora, in quanto si tratta di entrare in quello che un tempo era l’antico refettorio dell’annesso convento della chiesa. L’opera di Leonardo da Vinci, “L’ultima cena“, si trova di sulla parete di fondo di questa stanza poco illuminata proprio per far risaltare l’opera.

La chiesa di Santa Maria delle Grazie non l’ho potuta visitare subito, in quanto stavano celebrando la messa. Ho deciso quindi di farmi un giro nel quartiere, così sono passata accanto al famoso carcere di San Vittore, e visitato la chiesa di Sant’Ambrogio, altro simbolo di Milano.
Ho proseguito poi con la bellissima chiesa di San Vittore e ho costeggiato il grande Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci. Tornata sui miei passi ho visto anche la chiesa di Santa Maria delle Grazie con la sua particolare architettura.

Imboccando le vie che conducevano al centro storico vero e proprio, sono arrivata davanti alla Borsa di Milano, in Piazza Affari, con la famosa scultura di Maurizio Cattelan L.O.V.E. e, successivamente, la piazza medievale dei Mercanti con la sua bella loggia e il pozzo.

VISITA AL DUOMO DI MILANO
In una visita a Milano non può mancare il Duomo, ma stavolta ho cominciato la sua esplorazione dal tetto. Anche in questo caso, naturalmente, una prenotazione in anticipo è necessaria. Io ci sono salita con le scale, per risparmiare un po’ sul biglietto, altrimenti ci sono degli ascensori.

Il percorso non è faticoso e la visita riserva molte sorprese. Inutile dire che le fotografie sono state infinite, tanti erano gli scorci panoramici su Milano e le guglie stesse del duomo. Ho costeggiato praticamente quasi tutto il perimetro del tetto, che al culmine è piatto.

Sembrava di trovarsi in un mondo fantastico con archi gotici e pinnaccoli di varie altezze. Ho proseguito all’interno del duomo e all’area archeologica nei sotterranei.

Il biglietto cumulativo comprendeva anche il vicino Museo del Duomo, dove erano esposte, fra l’altro, le statue originarie un tempo situate sulle guglie. Sempre su questo lato di piazza del duomo si affacciano il museo del Novecento e il Palazzo Reale, che in questa occasione non ho visitato.

CASTELLO SFORZESCO
Per raggiuntere il castello sforzesco, ho percorso via dei mercanti e via Dante, piene di negozi e a tratti zone pedonali. Nel castello ci sono molti musei, ma solo alcuni sono compresi nel biglietto, come ad esempio quello relativo agli strumenti musicali, all’arte antica, la pinacoteca, ai mobili e le sculture lignee.

Per le mostre temporanee si paga un biglietto a parte. In ogni caso visitare il castello è molto interessante soprattutto per le decorazioni dei soffitti che riportano gli stemmi degli Sforza.
Dato che avevo terminato le visite a pagamento, ho deciso di prendermi un momento di relax al parco Sempione, dove si trovava anche l‘acquario e l’arena civica. In quest’ultima fra l’altro c’era un raduno di giovani dei centri di Don Bosco che stavano cantando brani religiosi. Era quindi piacevole ascoltarli seduta sulle panchine ombreggiate.

Ho fatto poi una passeggiata rilassante, godendomi la domenica dei milanesi al parco. Sono passata accanto ai laghetti e alla torre Branca, una torre panoramica risalente al 1933 e progettata anche da Giò Ponti.
VIA MONTENAPOLEONE
Vista l’ora, ho percorso le vie dello shopping di Milano, quelle più esclusive come via Montenapoleone e via della Spiga, con vetrine scintillanti e inacessibili per i comuni mortali, mentre macchine lussuose e appariscenti erano parcheggiate di fronte.
Per concludere il giro di negozi sono andata alla Rinascente, famoso grande magazzino della città , con reparti di abbigliamento di tutte le marche e oggetti di design.

Ultimo giro notturno per il centro storico e ripreso la direzione dei navigli, che stavolta ho visto nel loro momento clou. Locali, bar, ristoranti e negozi, erano tutti praticamente pieni di gente di ogni età , tanto che era difficile camminare sul marciapiede. Ho così concluso anche questa seconda giornata, completamente distrutta.

TORRE VELASCA
L’ultimo giorno a Milano, dopo aver fatto il check out,l’ho voluto organizzare in modo che comprendesse tutto ciò che non ero riuscita a vedere in precedenza. Percorso quindi il parco delle basiliche, ho oltrepassato la porta Ticinese e la chiesa di san Lorenzo delle colonne.

Mi sono diretta poi verso la Torre Velasca, uno dei primi grattacieli di Milano, caratterizzato dagli ultimi piani che sporgono rispetto a quelli inferiori. Ho camminato verso la chiesa di San Nazario Maggiore e l’Università degli studi Ca’ Grande e raggiunto il giardino della Guastalla, che ospita una bella vasca barocca. In prossimità si trovano l’Ospedale Maggiore di Milano, la sinagoga e il palazzo di giustizia.
PIAZZA FONTANA
Tornata verso il centro storico ho visitato la chiesa di Santo Stefano Maggiore a pochi passi di Piazza Fontana, tristemente nota per l’attentato del 12 dicembre del 1969, presso la Banca Nazionale dell’Agricoltura. Girovagato nelle stradine alle spalle del Duomo e fermata per una pausa cappuccino in piazza Diaz, dove si trova la Torre Martini e il monumento-scultura al Carabiniere.
ALESSANDRO MANZONI
Ancora un giro per piazza del duomo e la galleria Vittorio Emanuele II per sbucare poi su piazza della Scala, con il teatro di fronte e la statua di Leonardo da Vinci.

Nei pressi si trovano la piazza di San Fedele abbellita con la statua di Alessandro Manzoni, e piazza Meda con la scultura bronzea di Arnaldo Pomodoro il Sole. In una viuzza laterale si trova il palazzo degli Omenomi, con gli otto telamoni scolpiti sulla facciata. Proseguendo sono arrivata in piazza Belgioioso per vedere da fuori la casa natale di Alessandro Manzoni.
CIMITERO MONUMENTALE
Una lunga camminata mi ha portata al Cimitero monumentale dove, nel Pantheon, si trova fra l’altro la tomba di Alessandro Manzoni. Girovagato per il cimitero in mezzo a tombe antichissime e dagli stili architettonici più disparati, molte decorate e progettate da architetti e artisti famosi.

Con il tempo tiranno ho raggiunto Porta Nuova, il nuovo quartiere moderno con grattacieli e shopping center, già visitato di sera in questo viaggio. Piazza Gae Aulenti decorata con fontane e sculture richiama molti visitatori, che possono passeggiare anche nella vicina Via Como. In fondo, su piazza XXV Aprile ho fatto un giro anche da Eataly, il grande mercato al chiuso che offre ogni tipo di specialità italiana, oltre a dare la possibilità di gustare sul posto le pietanze.

Rimanendo nel quartiere di Porta Nuova, ancora in costruzione, ho potuto ammirare da vicino anche il famoso bosco verticale. Si tratta, in realtà , di due grattacieli completamente ricoperti di piante collocate sulle terrazze sporgenti, che un po’ alla volta hanno avvolto le strutture.

Prima di dirigermi alla stazione centrale ho potuto vedere il nuovo palazzo della regione e l’emblematico grattacielo Pirelli, progettato da Giò Ponti.
Pochi passi e sono arrivata giusto in tempo in stazione per prendere il frecciarossa che mi ha riportata a casa. Soddisfatta e distrutta, ho salutato Milano, con la certezza di ritornarci, perchè questa è una città in continua evoluzione, senza dimenticare la sua storia e la sua cultura.
Sardegna cosa vedere on the road!!
Firenze cosa vedere in due giorni!!