TIFONE COSA FARE A KYOTO ON THE ROAD
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Pronti a sperimentare l’arrivo di un tifone in una metropoli come Kyoto? Ebbene seguitemi in questa nuova avventura on the road in Giappone!!
IN ATTESA DEL TIFONE JEBI SU KYOTO
Arrivati da Osaka, la sera precedente, eccoci dunque in procinto a scoprire questa città Giapponese, cominciando da un lato un po’ inusuale..l’arrivo di un tifone.
Da questa giornata in poi, inoltre, il nostro viaggio subirà svariati cambiamenti e incapperemo in molte disavventure, che dovremo fronteggiare a sangue freddo, per non farci prendere dal panico…
Ma cominciamo dall’inizio… data l’emergenza per l’arrivo, nel primo pomeriggio, del tifone Jebi, ci siamo riorganizzati per sfruttare comunque al massimo questa giornata…
CAMBIAMENTO DI PROGRAMMA DELLA VISITA DI KYOTO
La nottata è comunque trascorsa tranquillamentre e ci siamo trovati molto bene nella camera in stile giapponese dell’Hotel Chatelet Inn di Kyoto. Fatta la colazione, con le cibarie acquistate il giorno prima, al konbini, il minimarket, vicino all’hotel, ci siamo organizzati per uscire. Eravamo consapevoli di dover rientrare presto, a causa del tifone in arrivo così dovevamo essere preparati ad ogni evenienza.
Una volta in strada, tuttavia, abbiamo constatato che il cielo era solamente un po’ coperto, sebbene l’afa fosse abbastanza pesante. Data la situazione di preallerta, molti siti turisitici erano chiusi, per cui ho dovuto modificare il programma di viaggio.
Non abbiamo, di conseguenza, potuto visitare il castello Nijo, di Kyoto, che nel frattempo avevamo raggiunto a piedi dal nostro hotel. Una volta lì, infatti, abbiamo trovato un cartello che avvisava della sua chiusura straordinaria.
Prima di prendere la metropolitana, e cambiare zona, abbiamo approfittato di visitare un piccolo tempio buddista, lo Shinsenen Temple, con un grazioso laghetto e un bel ponte rosso.

Fatto il biglietto giornaliero della metro, composta solamente da due linee, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, per una città come Kyoto, ci siamo diretti verso la downtown.
HIGASHI-HONGANJI DI KYOTO
Scesi quindi in prossimità del grande tempio Higashi-Honganji, legato al buddhismo shin o della terra pura. Questa è la sede principale di una scuola fondata dal monaco Shinran, la cui filosofia si fonda sul principio secondo cui l’uomo comprende che la sua sofferenza è causata da desideri inutili e invece di apprezzare una vita semplice.

In giro non c’era molta gente, per il tifone in arrivo, e cominciava ad alzarsi anche una certa aria. Siamo riusciti comunque ad ammirare questo maestoso tempio, seppure non fosse l’originale del 1200, che custodiva anche mausoleo del monaco Shinran.
Fra i vari edifici che lo compongono, c’era la meravigliosa sala del Fondatore, con la statua di Shinran, una delle costruzioni in legno più grandi del mondo e la sala Amida, con la bella statua di Buddha.
SHOSEI-EN GARDEN DI KYOTO COSA VEDERE
Percorso pochi isolati, con il tempo che si stava decisamente rannuvolando, siamo andati al giardino zen di Shesei-en di Kyoto, convinti di trovarlo chiuso…Fortunatamente ci è andata bene e siamo entrati in questo mondo di pace, con pochissimi visitatori, temerari come noi….

Il giardino è parte del tempio buddista Higashi-Honganji sebbene non si trovi vicino. All’interno un grande lago, con isolette, coperto di ninfee la fa da padrone, con costruzioni tipiche come la sala da the, ponti e lanterne disseminate ovunque.
Facendo un’altra lunga camminata, sempre con i nuvoloni sopra la testa e l’aria che si stava alzando siamo riusciti a dare un’occhiata a un altro tempio maestoso, il Koshoji. Ci trovavamo in prossimità della stazione centrale di Kyoto, e si vedevano passare,sul ponte sopraelevato, gli Shinkansen, i treni giapponesi super veloci.
STAZIONE CENTRALE DI KYOTO
Siamo passati quindi sotto la Kyoto Tower, alta 100 metri, dalla quale è possibile ammirare un panorama a 360 gradi su tutta la città. Inaugurata nel 1964, ospita ristoranti, negozi e hotel, oltre ad essere molto amata dai turisti.

Vista la situazione, non ci è rimasta altra alternativa se non quella di entrare nella vasta e moderna stazione centrale. Qui i pannelli informativi indicavano la sospensione di tutti i treni e gli schermi televisivi mostravano dove si stava abbattendo in quel momento il tifone Jebi.

Dall’alto soffitto vetrato arrivavano raffiche di vento, che avevano divelto alcune parti della struttura, così assieme a poca altra gente siamo scesi al livello inferiore, nella metropolitana.
METROPOLITANA DI KYOTO
Questo era praticamente un mondo sotterraneo, come a Tokyo, pieno di negozi e locali, ma la maggior parte erano chiusi vista la situazione… Ci siamo messi in cerca di un posto dove mangiare e passare un po’ di tempo, tuttavia la scelta era poca.
Alla fine, però, abbiamo trovato un ristorante dove ci siamo sistemati al bancone, ignari di quello che stava succedendo fuori…

Ripresa la metropolitana, siamo scesi in prossimità dell’hotel, ma una volta usciti avevamo perso un po’ l’orientamento, e abbiamo cominciato a vagare sotto gli scrosci della pioggia e riparandoci appena trovavamo qualche tettoia.
RITORNO IN HOTEL A KYOTO
Ritrovata la “bussola”, abbiamo tirato un sospiro di sollievo e fradici siamo entrati in camera…giusto in tempo fra l’altro, perchè poi ha cominciato a spirare un forte vento.
Dalla finestra della camera, che era un po’ riparata e non mostrava granchè, vedevamo volare oggetti in giro, fra cui le tegole degli edifici…
Ci è venuta subito in mente la nostra macchina, parcheggiata in mezzo alla strada…per fortuna che avevamo stipulato un’assicurazione kasko, che copriva ogni danno…
NOTIZIE DEL TIFONE SU KYOTO
Accesa la tv della camera, i canali erano pochi, e tutti riportavano le stesse immagini, in tempo reale della situazione e a quale stadio di avvanzamento era arrivato il tifone.
In particolare mostravano un enorme piazzale sommerso dall’acqua del mare e un ponte fortemente danneggiato da una nave, che era andata a sbatterci contro…non capivamo il senso di mandare sempre le stesse scene…ma ben presto avremmo capito di cosa si trattava….
IL TIFONE SI ABBATTE SU KYOTO
Fatto il punto della situazione, siamo scesi nella hall, da dove si vedeva meglio cosa stesse succedendo fuori. Mentre eravamo davanti alla grande vetrata, a un certo punto una raffica di vento ha abbattuto un alberello proprio davanti al nostro naso e divelto un cartello stradale. Ci siamo qiomdo tirati indietro, anche perchè la finestra non dava proprio un’idea di solidità.
AEROPORTO KANSAI DI OSAKA SOMMERSO
A un certo punto abbiamo cominciato a parlare della situazione con un’altra coppia, dove lui era italiano e lei giapponese. Abbiamo scoperto che avrebbero preso lo stesso nostro aereo da Osaka. Ci hanno raccontato di essere molto preoccupati per le notizie che davano ai notiziari.
A quel punto, abbiamo capito veramente il senso delle immagini mostrate in continuazione alla tv…il grande piazzale sommerso era praticamente l’intero aeroporto Kansai di Osaka e il ponte danneggiato era quello che lo collegava alla terra ferma…
Il panico mi ha subito messa in allerta, visto che tre giorni dopo saremmo dovuti ripartire per l’Italia esattamente da quel luogo. Dopo un po’ di agitazione, mi sono data una regolata, certa che la situazione si sarebbe sistemata prima di allora….almeno lo speravo…
ONSEN DELL’HOTEL
Tornati in camera, visto che il tifone stava perdendo forza e sulle strade cominciava ad esserci un po’ più di movimento, di persone e veicoli, abbiamo deciso di sfruttare l’onsen dell’hotel. Indossate le yukate, messe a disposizione dalla struttura, siamo scesi al piano inferiore, separandoci, uomini da una parte e donne dall’altra…
Fortunatamente nessuno aveva avuto la stessa idea, così abbiamo fatto con comodo e un po’ a modo nostro, godendocela immersi nell’acqua ben calda.
ULTIME NOTIZIE DEL TIFONE SU KYOTO
Belli rilassati, siamo tornati in camera, ci siamo aggiornati con le notizie sul tifone, che ormai si stava dirigendo nuovamente al largo delle coste e si stava indebolendo.
Fuori, la gente si era subito data da fare con le pulizie delle strade e dei marciapiedi, portando via immondizie volate in giro e macerie, oltre a sistemare alberi e piante, mentre le macchine hanno ripreso a circolare.
Nel frattempo era ormai giunta sera, e non avevamo voglia di uscire a cercare un ristorante, così abbiamo optato nuovamente per il konbini di fronte all’hotel. Qui ci siamo sbizzarriti ad acquistare cibarie come zuppe istantanee, cibi già cotti, dolci e leccornie varie che abbiamo degustato tranquillamente in camera seduti al tavolino basso sul tatami.
Prima però siamo andati a dare un’occhiata alla nostra macchina parcheggiata in mezzo agli edifici, dai quali erano cadute alcune cose. Fortunatamente il veicolo non riportava danni e ci siamo subito rincuorati, almeno da quel lato non avremmo perso tempo con pratiche burocratiche…
Questa giornata, memorabile, si è quindi conclusa abbastanza positivamente…ma gli strascichi del tifone Jebi si sarebbero fatti sentire molto presto…
comincia il viaggio on the road in Giappone!!