TOKYO due giorni cosa vedere giappone
Due giorni a Tokyo, è quello che ci riserva questo viaggio on the road in Giappone!! Visiteremo quindi Shinjuku, Kabukicho, Ginza, e Ueno…ma anche molte altre cose!!
RITORNO A SHIBUYA QUARTIERE DI TOKYO
Eccoci pronti a trascorrere altri due giorni a Tokyo, dopo i primi tre a inizio viaggio. Li consideriamo una specie di bonus, per i disagi che la cancellazione del volo ci ha procurato. Il tifone Jebi infatti, ha scombussolato i nostri programmi di questo on the road in Giappone, quando eravamo a Kyoto.
AIRBNB A SHIBUYA
Tornati a Tokyo, abbiamo trovato una sistemazione in un airbnb a Shibuya, una zona che avevamo già visitato, per cui sapevamo già cosa ci aspettava.

In camera fortunatamente abbiamo trovato anche un router portatile, che ci ha permesso di rimanere connessi a internet, sia per ottenere aggiornamenti che per le informazioni in generale.
Sistemati i bagagli non abbiamo perso ulteriore tempo e ci siamo tuffati in mezzo alla folla domenicale di Shibuya. Harajuku, nello specifico, è considerato uno dei quartieri del divertimento e dello shopping di Tokyo, preso d’assalto soprattutto dai giovani. In questo luogo si possobo vedere tutte le mode e le tendenze più disparate, come in nessun altro luogo al mondo.
TOKYO DUE GIORNI COSA VEDERE
Cogliendo l’occasione di essere tornati a Tokyo per due giorni, abbiamo approfittato per visitare alcuni quartieri che nei primi tre giorni non siamo riusciti a raggiungere.
KABUKICHO COSA VEDERE TOKYO
Ripresa la metropolitana da Shibuya ci siamo recati a Shinjuku, il centro della vita notturna di Tokyo. Quando ci siamo arrivati naturalmente era primo pomeriggio, ma brulicava ugualmente di gente.
Appena usciti dalla stazione abbiamo visitato il santuario shintoista l’Hanazono-jinja, dedicato alla divinità kami Inari. E’ posizionato in mezzo agli edifici moderni così le sue strutture rosso vivo risaltano particolarmente.
Percorso poche strade, ci siamo ritrovati a Kabukicho, una piccola parte del quartiere di Shinjuku, ma molto famoso per i locali notturni e a luci rosse. Qui comanda la yakuza, la mafia giapponese, ma contrariamente a quanto si possa pensare non è pericoloso aggirarsi per le sue strade.
Enormi tabelloni tappezzano gli edifici e ritraggono giovani giapponesi ammiccanti, di entrambi i sessi. Inoltre insegne colorate di ogni grandezza indicano locali, negozi e love hotel che si susseguono incessantemente.
PACHINKO IL FLIPPER GIAPPONESE
Abbiamo avuto modo di vedere anche una vera e propria mania giapponese, il pachinko. Nel quartiere di Kabukicho le sale gioco sono veramente numerose. Ci siamo avventurati all’interno, ma abbiamo resistito poco, a causa della confusione e del rumore assordante, che contribuisce a creare una certa dipendenza ai giocatori accaniti.
Il pachinko si può dire che è una specie di flipper verticale. Le biglie in acciaio, con cui si gioca, furiescono a tutta velocità, in base anche a come il giocatore gira una manopola. Questi sono luoghi dove i giapponesi ci lasciano una fortuna, e le vincite per la maggior parte consistono i piccoli premi senza grande valori. Il denaro come ricompensa è infatti vietato dalla legge.
ROBOT RESTAURANT DI KABUKICHO
Proseguendo nella nostra camminata, abbiamo visto, dall’esterno, anche i famosi Robot restaurant. Si tratta di spettacoli con molte luci stroboscopiche e psichedeliche e musica elettronica a tutto volume.

Ma il clou della situazione sono le ballerine vestite con abiti succinti che sono affiancate da enormi robot e automi, che irrompono sulla scena in determinati momenti.
GODZILLA E LA PORTA ROSSA A KABUKICHO
Il quartiere di Kabukicho presenta anche altri due simboli che lo contraddistinguono. Una “porta” di ingresso segnalata con luminosi neon rossi, che ricordano due templi, e l’enorme testa di Godzilla che sporge dall’ottavo piano dell’hotel Gracery.

Per vederlo da vicino è possibile salire sul tetto dell’edificio, passando per un locale dove bisognere almeno fare una consumazione. Ogni ora la testa di Godzilla si illumina e produce suoni e musiche.
Prima di cambiare zona siamo entrati anche nel cinema multisala , per dare un’occhiata ai film in programmazione. Abbiamo preso l’occasione al balzo per fare scorta di piccole locandine dei film con scritte giapponesi…
SHINJUKU I GRATTACIELI COSA VEDERE
Il quartiere di Shinjuku, già in parte visitato nei nostri primi tre giorni di viaggio, riserva ancora altre sorprese. Oltre al bellissimo parco di Shinjuku Gyoen e la torre Tokyo Metropolitan Building, dalla quale ammirare il panorama sulla città, si trovano molti altri scenografici grattacieli.
La Gakuen Cocoon Tower, si presenta, come dice il suo nome, con una forma a bozzolo, ed è la sede di numerose scuole. Gran parte dei grattacieli, in mezzo ai quali ci siamo aggirati, sono occupati da uffici governativi, da società finanziarie e alberghi internazionali.
INSTALLAZIONI ARTISTICHE A SHINJUKU COSA VEDERE
Negli slarghi ai piedi dei grattacieli si aprono particolari spazi e piazze, che presentano divertenti installazioni artistiche. Nel nostro caso abbiamo localizzato la famosa scultura LOVE, riprodotta già in tutto il mondo, dell’artista Robert Indiana.

In prossimità della stazione metropolitana Nishi-Shinjuku c’erano anche due opere di Roy Lichtenstein nel suo classico stile pop.
GOLDEN GAI E OMOIDE YOKOCHO
Ormai era scesa la sera, così siamo tornati nel quartiere di Kabukicho, molto più affollato. Siamo passati per Golden Gai, caratterizzato da strette stradine, dove si susseguono baretti, da pochi posti dove i clienti possono chiacchierare fra loro e il barista.
Sulla Omoide Yokocho invece è possibile mangiare in piccoli ristorantini tradizionali, gli izakaya.
STOCK EXCHANGE DI TOKYO COSA VEDERE
L’ultima giornata di viaggio a Tokyo l’abbiamo voluta trascorrere cercando di vedere ciò che non eravamo riusciti a visitare in precedenza.
Con la metropolitana, ci siamo diretti nel distretto di Chuo, nel quartiere di Nihonbashi, costeggiato dall’omonimo fiume, sul quale scorre un groviglio di strade sopraelevate.
Abbiamo visto il bel ponte storico che costituisce il punto dal quale vengono misurate tutte le distanze delle località del Giappone rispetto a Tokyo.
Percorso diversi isolati, siamo arrivati nuovamente davanti alla borsa di Tokyo, che stavolta era aperta al pubblico. Finalmente abbiamo visto questa istituzione, di cui abbiamo sentito menzionare spesso nei telegiornali. Seguendo un percorso siamo arrivati in un punto dal quale si osservata dall’alto la sala delle contrattazioni, che a quell’ora era deserta.
STAZIONE CENTRALE DI TOKYO COSA VEDERE
Soddisfatti della Tokyo Stock Exchange, ci siamo diretti alla stazione centrale di Tokyo, con la metropolitana, visto che non era molto vicina. In questo caso abbiamo raggiunto la parte più storica, quella con la facciata in mattoni rossi, che richiama un po’lo stile della stazione di Amsterdam.

Siamo arrivati proprio mentre si stava svolgendo o una parata o stava per arrivare qualche personalità della casa imperiale. Il traffico era bloccato, addetti alla sicurezza controllavano le persone, mentre una carrozza, seguita da cavalli, si stava dirigendo proprio verso la stazione centrale.
GIARDINI DEL PALAZZO IMPERIALE DI TOKYO
Non ci siamo soffermati a curiosare chi fosse arrivato con la carrozza, e abbiamo proseguito verso il giardino del palazzo reale.
Questo lato del vasto parco reale, che la volta precedente non abbiamo visto, è stato veramente esaltante scoprirlo. Oltrepassato il ponte sul fossato, ci siamo ritrovati in una spaziosa area, con larghe strade, che conducevano ai cancelli del palazzo reale, zona inaccessibile ai comuni mortali…
I prati erano disseminati da meravigliosi pini neri contorti, oltre 2500, le cui forme suggestive si stagliavano contro lo skyline della città, creando uno straordinario contrasto.

Raggiunto il fotogenico doppio ponte di Nijubashi, con la torre di guardia bianca in lontananza, il nostro giro è terminato. Sebbene ci fosse molto da camminare, perchè le distanze erano lunghe, ovunque si posasse lo sguardo si rimaneva estasiati, e increduli di essere proprio lì.
Prima di cambiare zona, abbiamo passeggiato nel quartiere di Chiyoda dove si trovano varie istituzioni giapponesi, come quello della Dieta, praticamente il Parlamento giapponese.
UENO A TOKYO COSA VEDERE
Il quartiere di Ueno è caratterizzato principalmente per la presenza dell’omonimo parco, visto in parte all’inizio del viaggio. La meta era però lo zoo di Tokyo, per osservare da vicino i panda. Purtroppo, essendo lunedì, era chiuso, con nostro grande disappunto…ormai ci eravamo fatti l’idea…
ZOO DI TOKYO
Sebbene gli zoo mi mettano un po’ di tristezza, visto che eravamo tornati a Tokyo, non mi sarebbe dispiaciuto dare un’occhiata a questo, che è considerato come lo zoo più grande del Giappone.
All’interno sono stati ricreati degli habitat naturali e il parco si sviluppa parzialmente attorno a un lago. L’attrazione principale naturalmente sono i panda giganti, vista la loro rarità in natura. Per visitarlo è possibile usufruire di una monorotaia, dato che l’area è abbastanza ampia.
Sconsolati, ci siamo buttati sul cibo, facendo scorte in un Family Mart e gustandoci poi snack e bevande su una panchina del parco di Ueno, osservando la gente del luogo.

Ueno Park è un’area molto grande, nella quale si trovano numerosi templi e santuari, uno più scenografico dell’altro, come il Toshogu. Alcuni li avevamo già visitati, altri invece riservavano ancora molte sorprese. Nel parco si ha modo di visitare diversi musei fra cui il Museo Nazionale di Tokyo e il Museo delle scienze.
AMEYOKO A UENO COSA VEDERE TOKYO
Terminata la passeggiata nel parco, il tempo si stava rannuvolando, così ci siamo diretti verso Ameyoko una zona commerciale di Ueno,con moltissimi negozi e bancarelle. Ci siamo recati in molti negozi specializzati in giocattoli.
Poichè si era messo anche a piovere siamo entrati nello Yamashiroya, un gigantesco toy center su sette piani, dove si possono trovare giocattoli da collezione, modellini da costruire, riproduzioni di personaggi dei fumetti, gadgets, robot dei cartoni animati, un’infinità di bambole…
Presi dall’entusiasmo, ci sembrava di essere nel paese dei balocci ed essere tornati bambini, anche perchè c’era una vasta scelta di giochi di decenni precedenti.
AKIHABARA COSA VEDERE A TOKYO
Nonostante la pioggia, ci siamo avventurati lo stesso nel quartiere di Akihabara, raggiunto però con la metropolitana. Non abbiamo visto molto poichè si era fatto tardi, non c’era molta gente in giro e il tempo era peggiorato.

Akihabara è considerato un quartiere alternativo con grandi centri commerciali, specializzati principalmente nell’elettronica, manga e anime. L’ambientazione è quindi tutta a tema con locali particolari e i famosi maid cafè.
In ogni caso, già il fatto di passeggiare lungo le sue strade è un’esperienza entusiasmante, illuminate a giorno con insegne colorate e bizzarre, che rendono il luogo speciale e irreale.
Ormai non si poteva fare altro che dirigerci alla stazione di Shibuya, dove abbiamo gironzolato ancora un po’ per poi tornarcene nel nostro airbnb, dove trascorre l’ultima notte di questa pazzesca avventura.
RITORNO ALL’AEROPORTO NARITA
Al nostro risveglio, il mattino successivo abbiamo trovato il sole ad attenderci, così preparato i bagagli, con la metropolitana siamo arrivati fino alla stazione di Ueno. In attesa del treno per l’aeroporto Narita, ci siamo fatti una bella colazione in un baretto di una catena internazionale, con brioche e cappuccino, tanto per entrare nell’ottica dell’imminente rientro in Italia.
Puntale, lo Skyliner della Keisei ci ha portati a destinazione. Controllato il volo all’aeroporto Narita, che dopo varie vicissitudini, ci sembrava alquanto familiare, ci siamo diretti al gate di imbarco.
Abbiamo quindi salutato questo meraviglioso paese, che con le sue bellezze paesaggistiche e le due tradizioni ci ha lasciato un segno nel cuore, ripromettendoci di tornarci molto presto.
Viaggio on the road in Giappone!!