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TSUKIJI cosa vedere Mercato del pesce Tokyo

TSUKIJI cosa vedere MERCATO DEL PESCE DI TOKYO

Il mercato del pesce di Tsukiji, fino al 2018, era proprio un must da visitare, tuttavia ancora oggi la zona è molto popolare, grazie allo street food che si può degustare. Visitiamo allora il quartiere di tsukiji.

STORIA DEL MERCATO DEL PESCE

Lo storico mercato del pesce di Tokyo ha chiuso i battenti nell’ottobre del 2018, sostituito dal nuovo e moderno Toyosu Fish Market.

Tsukiji ex mercato del pesce di Tokyo
Tsukiji ex mercato del pesce di Tokyo

La storia racconta che il primo mercato del pesce è sorto durante il periodo Edo, sotto gli shogun Tokugawa. A quel tempo, i pescatori, dopo aver dato una quota del loro pescato al governo, vendevano il pesce sotto il ponte di Nihonbashi.

Con il grande terremoto del Kanto del 1923, che distrusse gran parte della città, il mercato venne spostato a Tsukiji, sui terreni della Marina Imperiale. Il mercato cominciò ad ingrandirsi per la popolazione che era aumentata, grazie al boom economico e allo sviluppo dei trasporti.

Il prezzo era tuttavia imposto dal governo, sopratutto per i cibi deperibili, per cui le aste ancora non esistevano.

Alla fine della seconda guerra mondiale, l’area del mercato del pesce venne confiscata dalle forze alleate, che la utilizzarono come parcheggio e come lavanderia. Quando, finalmente, il Giappone riprese il potere, il mercato di Tsukuji aprì definitivamente la sua sede.

TSUKUJI COSA VEDERE

Tsukuji Fish Market si trovava nel distretto di Chuo, a sud di Ginza, e fino alla sua chiusura avvenuta nel 2018, è stato il  più grande del mondo. Decine di bancarelle si disponevano attorno agli stretti corridoi, carrelli e camioncini sfrecciavano in mezzo a grida e contrattazioni.

OUTER MARKET DI TSUKIJI COSA VEDERE

Il quartiere che si trovava attorno al mercato centrale di Tsukiji, per distinguersi, era chiamato Outer Market, ed è tuttora molto popolare fra i visitatori.

Questa zona è composta da stradine piene di bancarelle di street food, ristorantini, negozi che vendono accessori da cucina e molto altro. Gli edifici sono decorati con grandi insegne colorate e esuberanti, con riproduzioni di crostacei e altri pesci.

Durante le ore più critiche, è veramente difficile camminare, tanta è la gente che ci aggira per gustare pesce freschissimo, cucinato alla griglia, fritto, in tempura o da portare via. E’ sicuramente un luogo unico dove curiosare e vedere un altro aspetto del popolo giapponese.

TOYOSU IL MERCATO NUOVO

Il nuovo mercato del pesce si trova sull‘isola artificiale di Toyosu, collegata da ponti, come la vicina Odaiba.
Il suo nome è Toyosu Fish Market ed è aperto tutti i giorni, tranne la domenica e i giorni festivi.

Si tratta di una sede moderna e super pulita, composta da diversi edifici, ma solamente in parte sono visitabili. Come nel vecchio mercato di Tsukiji, anche in questo è possibile andare ad assistere alle aste dei tonni.

ASTA DEI TONNI AL MERCATO

Gli edifici 5-6-7 sono quelli aperti al pubblico, collegati fra loro da passerelle. Seguendo i cartelli che indicano le direzioni da prendere, si arriva all‘edificio sette nella sala dell’asta del tonno, che avviene alle cinque e mezza del mattino, e dura circa un’ora.

Contrariamente al vecchio mercato, qui il numero dei visitatori è maggiore, poichè sono stati realizzati dei percorsi con delle vetrate, dai quali osservare, dal secondo piano, lo svolgimento dell’asta.

I potenziali acquirenti, prima di procedere con le contrattazioni, ispezionano i tonni con una torcia elettrica per vedere le condizioni dei muscoli, il colore del sangue e della carne. L’asta è abbastanza frenetica, proprio per accapparrarsi i pezzi migliori.

Nell’edificio cinque è possibile vedere invece il mercato della frutta e verdura, forse un po’ meno interessante. In questa nuova sede del mercato del pesce, si trovano anche molti ristoranti con chef rinomati. I menu’cambiano in base alla stagione, mentre negozi specializzati in cibo giapponese sono i luoghi giusti dove trovare particolari specialità.

Per terminare la visita, salendo alla terrazza “Green Roof Plaza” si ha modo di vedere il panorama sulla baia e i dintorni.

NAMIYOKE SHRINE A TSUKIJI

A pochi passi dall’ex mercato del pesce, si trova il santuario shintoista di Namiyoke, che risale al 1659. Il quartiere di Tsukiji , infatti, durante il periodo Edo, venne realizzato strappando le terre al mare, tuttavia dovettero risolvere molti problemi. Da sempre il santuario è stato venerato dai pescatori e dalle persone che avevano a che fare con il mare.

INARI E I LEONI DEL TEMPIO

Cominciarono quindi a pregare una divinità che avesse il potere di scacciare la sfortuna e la sofferenza, riuscendo così a calmare le onde. Si trattava di Inari, conosciuta per avere le volpi come messaggere, ecco perchè nel santuario ci sono molte statue di quesi animali. Sono adottate dalla popolazione e abbigliate con grandi pettorine rosse.

In un edificio del Namiyoke Shrine è visibile la scultura di un grande leone, per il quale il santuario è fra l’altro conosciuto.  Secondo le credenze giapponesi, infatti, assieme ai draghi, controllava con i suoi ruggiti, i venti e le nuvole.

Nel tempio si celebra un vistoso festival annuale, dedidato proprio al leone. In questa occasione enormi statue raffiguranti il leone e la leonessa vengono portate in processione in giro per la città. La zona invece si riempie di bancarelle di cibo e amuleti.

Nel santuario esistono però anche altri tempietti minori. In uno, ad esempio, le donne nubili, nel periodo Meiji, erano solite dipingersi i denti di nero, e pregavano Benzaiten, la dea della musica, della fortuna, dell’arte dell’acqua. I fedeli ancora oggi si purificano nella fontana, lavandosi le mani e la bocca, prima di incontrare la divinità.

Infine, gironzolando per il santuario è facile imbattersi in una serie di sculture in pietra ,che celebrano gli ingredienti che compongono il sushi.  Si vede, quindi, un uovo in pietra scolpito con ideogrammi, che è un dono della corporazione degli allevatori, o di altri “cibi”. Ci sono anche degli altarini dedicati alle creature marine, considerate la base della dieta giapponese.

TSUKIJI HONGWANJI COSA VEDERE

Il tempio Tsukiji Hongwanji è uno dei più strani di Tokyo, che si rifà all’architettura indiana, proprio per ricordare la discendenza del Buddismo giapponese.

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Costruito nel 1617 a Asakusa, andò però distrutto a causa di un incendio. Venne ricostruito a Tsukiji, che a quell’epoca era ancora sotto il livello dell’acqua. Grazie alle donazioni dei fedeli fu possibile bonificare i terreni  ma poi, con il terremoto del 1923, venne raso a terra.

La struttura che si vede oggi, del 1934, è completamente in pietra e fu realizzata da un architetto che viaggiò molto in India. Questo tempio era uno dei luoghi che allora erano preposti all’insegnamento della pratica della meditazine e promuoveva l’attività missionaria a Tokyo.

Il grande piazzale anteriore esalta la grandezza di questo tempio, sulla cui facciata spiccano le volte a punta e l’ampia scalinata, oltre alla statua del fondatore del Buddhismo della Terra Pura.

Le stranezze della struttura non sono tuttavia finite. Sopra le entrate, ad esempio, si notano le bellissime vetrate decorate con fiori di loto.  All’interno, invece, oltre all’altare tutto dorato, fa bella mostra di sè un’organo occidentale, con ben 2000 canne.

Una volta al mese nel tempio si svolgono degli esaltanti concerti accompagnati dai canti buddisti.

 

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