GRECIA ON THE ROAD VIAGGIO COSA VEDERE
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Grecia on the road viaggio cosa vedere da Atene al Peloponneso, fino ad arrivare alle Meteore…
vedi liveblog Grecia Continentale on the road!!
Spesso quando si pensa alla Grecia ciò che viene in mente è Atene con l’Acropoli, i siti archeologici e soprattutto le sue infinite isole.
In questo viaggio on the road nella Grecia continentale racconterò la nostra esperienza attraverso i diversi paesaggi, luoghi alternativi e interessanti da visitare.
Atene è stata la prima tappa di questo viaggio, alla quale abbiamo riservato due giornate intere, che a mio avviso possono essere più che sufficienti per conoscerla.
Abbiamo organizzato la visita nella domenica, il giorno dopo il nostro arrivo, e l’ultimo giorno prima di ripartire per l’Italia. Preferiamo fare il giro on the road riservando sempre uno o due giorni all’ultima tappa, prima del rientro, in caso di contrattempi che possono essere sempre dietro l’angolo.
ATENE
Una delle prime attrazioni della capitale della Grecia non può che essere l’Acropoli, anfiteatri, agorà , ma anche i musei, le piazze, i quartieri e le colline così particolari…
ATENE ARCHEOLOGICA
Il luogo simbolo di Atene è l’Acropoli, per cui il primo giorno lo abbiamo dedicato ai siti archeologici. Un conveniente biglietto cumulativo dà diritto anche alla visita di aree archeologiche attorno all’acropoli. In una giornata è tuttavia molto difficile vedere tutti i luoghi con una certa rilassatezza. L’ultimo accesso infatti è alle 16.30.

Nel nostro caso ci siamo recati subito sull’acropoli, per non trovare un sovraffollamento. La vista sulla città bianca è spettacolare, con i suoi quartieri adagiati ai piedi dei vari rilievi e le sue colline.
L’Acropoli comprende una serie di edifici, fra cui il Propileio, che è l’accesso all’area sacra, l’Erechteion con il portico delle famose cariatidi e il Partenone, il tempio principale, che spicca su tutti ed è visibile da ogni parte di Atene.
FIANCHI DELL’ACROPOLI
Scendendo lungo i fianchi della collina, il percorso, che rientra nel biglietto cumulativo, conduce all’Odeion, ossia l’anfiteatro di Erode Attico, e più avanti all’anfiteatro di Dioniso. Naturalmente molti sono i monumenti e i luoghi di interesse all’interno di questa area.

Oltre i cancelli del sito, si trova il Museo dell’Acropoli, in un edificio moderno, progettato da famosi archistar. Grandi vetrati e pavimentazioni in vetro caratterizzano il museo, nel quale sono esposti oggetti e sculture provenienti proprio dall’Acropoli.
L’arco di Adriano, che un tempo segnava il limite fra la città greca e quella romana, si trova davanti al Tempio di Zeus Olimpo, caratterizzato da colossali colonne.
LA PLAKA
Nel quartiere della Plaka, ai piedi dell’acropoli, si trovano gli altri siti compresi nel biglietto cumulativo. I luoghi dove un tempo avvenivano i commerci e i dibattiti politici erano le agorà . Nella Plaka si trovano quindi l’Agorà romana e quella greca, quest’ultima molto più grande. Altri due luoghi sono la Biblioteca di Adriano e il Ceramico, un antico luogo di sepoltura, piena di lapidi ma anche con i resti delle botteghe dei vasai.
STADIO PANATENAICO
Quando Pierre de Coubertin ripristinò i giochi olimpidi, sospesi nel 393 d.C. dagli antichi romani, volle ricostruire lo stadio olimpico nello stesso luogo dove sorgeva quello dell’antichità .

Sebbene le misure al momento della costruzione fossero state rispettate, non è stato utilizzato a lungo per le moderne competizioni, che richiedono altri standard.
Questo è comunque un luogo molto suggestivo da vedere, con le lunghissime gradinate che possono ospitare fino a 60.000 spettatori e un relativo museo sulle olimpiadi.
Camminare in mezzo a questa lunga pista con la struttura bianca tutta attorno è veramente emozionante e si può solo intuire le sensazioni coinvolgenti che si provano durante i grandi eventi sportivi.
ATENE E LE SUE PIAZZE
Atene è caratterizzata anche da interessanti e pittoresche piazze. Piazza Syntagma, rappresenta un po’ il cuore di Atene, sulla quale si affaccia il Parlamento e dove si trovano i soldati che fanno il curioso cambio della guardia con i loro simpatici costumi.

Piazza Omonia e Kotsia localizzate nei quartieri commerciali, non a caso nella seconda si trova il Mercato municipale con i numerosi banchi di carne, pesce e frutta e verdura.
Infine Piazza Monastiraki situata nell’omonimo quartiere, con stradine strette affollate di ristoranti tipici e negozi di souvenir capaci di soddisfare ogni esigenza.
MUSEI DI ATENE
Atene naturalmente vanta i più grandi musei archeologici sugli antichi greci del mondo. Oltre il vasto Museo Archeologico Nazionale, si trova anche il Museo dell’Acropoli, il Museo sull’arte Cicladica, il Museo Benaki, che possiede fra l’altro anche collezioni islamiche, cinesi.

Un’alternativa possono essere invece il Museo di arte contemporanea greca, dedicato solo ad artisti greci, il Museo della Guerra riguardante i conflitti ai quali la Grecia ha partecipato, e il Museo Numismatico.
PUNTI PANORAMICI DI ATENE
Visitare Atene vuol dire anche scalare diverse colline che si trovano proprio in mezzo ai suoi quartieri, regalando un tocco di colore con le loro cime verdeggianti.
Naturalmente la prima non può che essere la collina dell’Acropoli, alta 156 metri, da dove godere una vista a 360 gradi su tutta la città , soprattutto i quartieri circostanti della Plaka e Monastiraki.

AEROPAGO
Poco sotto l’Acropoli si trova la collina dell’Aeropago. Qui un tempo si riunivano i magistrati dell’antica Grecia per decidere le leggi da applicare ai vari reati compiuti. Successivamente da questo punto San Paolo pronunciò un suo famoso discorso sulla resurrezione di Cristo. Oggi è costituita da nuda roccia levigata a forza di camminarci sopra, attenzione quindi a non scivolare.
La collina di Filopappo inceve è facilmente riconoscibile dall’omonimo monumento che spicca sulla cima, eretto in onore di un console romano. Un tempo era la collina delle muse e luogo di una battaglia fra Teseo e le Amazzoni, secondo Plutarco. Oggi è un’area verde piacevole dove salire in mezzo a una ricca vegetazione, dalla quale ammirare la bellezza dell’Acropoli e dei monti circostanti, fino al porto del Pireo.

La collina del Licabetto è una delle mete imperdibili di Atene. La lunga ed estenuante passeggiata conduce fino alla cima di 272 metri, la più elevata della città . Si passa da una boscaglia a un paesaggio arido con cactus e bassi cespugli. La chiesetta di San Giorgio spicca sulla punta dalla quale la vista si perde in ogni direzione. Una funicolare conduce in cima, risparmiando una salita piuttosto ripida, sebbene non sia molto economica. Come per la salita anche la discesa può avvenire sul lato opposto della collina.
Questi sono le principali attrazioni di Atene, naturalmente molti altri possono essere i luoghi da visitare, come i parchi pubblici, edifici storici, chiese di ogni genere, e addirittura le stazioni della metropolitana che possono riservare gradevoli sorprese….
GRECIA ON THE ROAD PELOPONNESO
Lasciata Atene il nostro on the road è cominciato dal Peloponneso, in origine una penisola…ma con la costruzione del canale di Corinto è diventata a tutti gli effetti un’isola.
Un on the road nel Peloponneso non può che iniziare da questa meraviglia, per proseguire nei suoi siti archeologici principali come Micene, Argo e Olympia. Tuttavia diverse sono le località balneari e turistiche da visitare, noi ci siamo fermati nella storica Nauplia e siamo passati per Patrasso.
PELOPONNESO STORICO
Se si guarda una cartina geografica, il Peloponneso somiglia a una mano rovesciata dove le dita sono praticamente delle profonde penisole. L’interno del Peloponneso è costellato di monti separati da strette pianure.
Nell’antichità queste terre videro sorgere famose civilità , come quella micenea, e grandi e potenti poleis, fra cui Sparta, eterna nemica di Atene, Corinto, Argo, Tirinto.
Questo è il motivo per cui nel Peloponneso si trovano gli importanti siti archeologici di Micene, Argo e Olympia, che in questo on the road abbiamo visitato.
Dal 1400 in poi ci fu un continuo conflitto fra i turchi e i veneziani che si spartirono le terre e le conquistarono. Nauplia con le sue fortezze, è proprio il luogo simbolo di questa lotta, sebbene poi fu occupata dai nazisti durante la seconda guerra mondiale e poi liberata dall’esercito greco.
STRADE E AUTOSTRADE GRECHE
Il sistema autostradale greco è piuttosto a singhiozzo. Non è possibile infatti raggiungere tutte le località principali sperando di rimanere sull’autostrada dall’inizio alla fine. Accade la maggior parte delle volte di ritrovarsi all’improvviso su strade minori, che passano per i centri abitati. Si allungano così i tempi di spostamento, cosa da tenere in considerazione quando si organizzano viaggi a tappe.

Le autostrade inoltre sono a pagamento, ma non su tutti i tratti. Spesso ci si ritrova a tirare fuori il portafoglio a distanza di pochi minuti da un casello all’altro, e i pedaggi non sono sempre proporzionati al percorso fatto. In ogni caso, non si parla di cifre esagerate, anche perchè come ho detto l’autostrada non è molto sviluppata.
CANALE DI CORINTO
Quest’opera titanica costruita dall’uomo non volevo proprio perdermela, e vederla dal vero mi ha veramente sbarlordita.

Il canale di Corinto è stato costruito fra il 1881 e 1893, ed è lungo circa 6,3 km. Il suo scopo è quello di evitare di far percorrere, in alcuni casi, anche 700 km alle imbarcazioni, che vogliono spostarsi fra l’Egeo e lo Ionio. Tuttavia essendo largo 21 metri alla sua base, navi cargo e molto grandi non vi possono passare.
L’idea di realizzare un canale in questa zona venne addirittura agli antichi greci, nel 7° secolo a.C., ma venne accantonata. Lo stessero fecero gli antichi romani successivamente, in questo caso per problemi scaramantici.
Con l’apertura del canale di Suez, la Grecia moderna decise di non voler essere da meno, così avviò definitivamente i lavori.
La profondità del canale si aggira sugli otto metri, mentre le pareti rocciose si elevano per 90 metri sul livello del mare.
Il canale è attraversato da due ponti alle estremità , che possono essere sommersi durante il passaggio delle imbarcazioni. Inoltre si trova un ponte ferroviario, due stradali e uno pedonale.
Per raggiungere questo il ponte pedonale abbiamo seguito le indicazioni segnalate sulla strada. Il Corinth Canal Footbridge si trova in una zona lontana dal traffico, immerso nella natura e nel silenzio, così il suo attraversamento è stato emozionante e suggestivo. Pensare a quante persone vi abbiano lavorato e come abbiamo potuto solo architettarlo si rimane veramente sbalorditi.
MICENE
A un cinquantina di km da Corinto si trova Micene, una delle più importanti civiltà greche che hanno dominato la Grecia fra il 2000 e 1200 a.C.

Prima di arrivare al sito della città antica, lungo la strada si trova la Tomba di Agamennone chiamata anche Tesoro di Atreo. Agamennone fu un importante re della civiltà micenea, ricordato soprattutto per la guerra di Troia, le cui gesta furono raccontate nell’Iliade di Omero, quattro secoli dopo.
La tomba scavata sul fianco di una collina, è detta a tholos, poichè è tonda e presenta una cupola con pietre incastrate, alta 13 metri.
L’accesso avviene percorrendo un corridoio lungo 36 metri con pareti rivestite di enormi blocchi in pietra. Questa tomba è famosa perchè fu scoperta dall’archeologo Heinrich Scliemann.
Proseguendo sulla strada principale, per qualche centinaia di metri si giunge al parcheggio del sito. I resti della città di Micene si caratterizzano dalle mura ciclopiche e l’imponente porta dei Leoni, oggi purtroppo incompleta.
Seguendo il percorso si ha modo di vedere le fondamenta ovali delle tombe e man mano che si sale la collina, si raggiunge quello che un tempo era il palazzo reale.
Ai piedi del sito si trova la tomba di Clitemnestra, strutturato alla stessa maniera di quella di Agamennone. Nel vicino museo archeologico è conservata la copia della maschera di Agamennone in oro, l’originale si trova invece ad Atene.
Arrivando in questo posto sperduto in mezzo alle montagne, ci si meraviglia veramente come Micene abbia esteso il suo potere in gran parte della Grecia e del Mediterraneo, lontana oltre 10 km dal mare, allora la principale via di comunicazione.
ARGO
Lasciata Micene, ci siamo diretti a Argo, a una decina di km. Anche questa in passato era una città micenea, conosciuta come Argolide. Nei secoli successivi, si coalizzò con Atene, ma Sparta ridimensionò definitivamente il suo potere.
Durante il periodo ottomano, sulla collina, un tempo acropoli, fu edificato un castello, che a fase alterne venne conquistato anche dai veneziani.
Attualmente oltre al Kastro che spicca sul panorama, si può visitare l’anfiteatro, con 90 scalinate e che un tempo poteva ospitare fino a 20.000 persone ed era uno dei più grandi teatri dell’antichità .
NAUPLIA
Di nuovo in viaggio, siamo giunti a Nauplia, città fortificata adagiata sul golfo Argolico che dal 1829 al 1834 fu la prima capitale greca.

Al nostro arrivo, abbiamo visitato subito la fortezza di Palamidi, poichè gli orari di visita sono alquanto limitati.
Palamidi è una fortezza costruita in tempi diversi, composta da 8 bastioni indipendenti, e si trova sulla collina a un’altezza di 216 metri, alle spalle di Nauplia. Fu costruita dai veneziani, ma a periodi alterni venne occupata dai turchi, fintanto che venne liberata dall’esercito greco.
La visita conduce ai diversi bastioni dai quali i panorami si aprono sul golfo e su tutta la città , ad altezze vertiginose. Un altro modo per raggiungere la fortezza è salire gli oltre 900 gradini che partono dal centro storico di Nauplia e conducono fino all’ingresso.
La seconda fortificazione, stavolta sulla collinetta più bassa di Nauplia, è quella di Acronauplia. Qui si trovano anche resti risalenti al paleolitico ma fu importante soprattutto per essere stata la cinta fortificata della città fino al 15° secolo.
Nel golfo di Nauplia si fa notare invece l’isoletta di Bourtzi, fortificata sempre dai veneziani per proteggere la città dagli attacchi via mare. Le visite si possono fare con delle barche che salpano dal porto.
Nauplia è proprio una bella località turistica con stradine pittoresche, disposte su più livelli, dove si trovano ristorantini e negozietti. Piazza Sintagma è circondata da bar e locali, e il fulcro dove si riversano i suoi abitanti e si svolgono manifestazioni e feste.
OLIMPIA
Il sito di Olimpia, per chi vuole fare un on the road in Grecia Continentale, è a mio avviso un luogo irrinunciabile. Qui sono nate le Olimpiadi nel 775 a.C.
In origine a Olimpia sorgeva solo il tempio di Zeus, che con il tempo è diventato uno dei luoghi di culto più importanti del mondo greco. Proprio per la grande frequentazione di fedeli, si cominciarono a organizzare i giochi olimpici celebrati in onore delle divinità .

Le Olimpiadi erano così importanti, che quando si svolgevano ogni quattro anni, si fermavano addirittura tutte le guerre fra le poleis greche.
Con l’arrivo dei romani i giochi olimpici cessarono nel 383 d.C. per poi essere ripresi alla fine del 1800 con Pierre de Coubertin.
Il sito archeologico è molto interessante e i pannelli informativi illustrano i vari edifici esistenti a quel tempo. Il vicino museo archeologico espone importanti reperti rinvenuti nel sito, come sculture, bronzi e statue.
Nell’area archeologica si trova il tempio di Zeus, utilizzato come modello per quelli costruiti anche nella Magna Grecia, ossia le colonie greche come la Sicilia, e quello di Hera.
Nell’area si ha modo di vedere il primo stadio olimpico dove si svolgevano i giochi, la palestra, il Gymnasium, la sede del Senato e l’edificio dove lavorava Fidia, uno degli scultori più famosi di allora.
PATRASSO
Ultima tappa nel Peloponneso è stata la città di Patrasso, sebbene in realtà abbiamo solamento attraversato il suo ponte strallato, che con i suoi 2800 metri è il più lungo del mondo.

Questa opera è stata inaugurata nel 2004 in occasione dei giochi olimpici, infatti allora vi passò sopra la fiamma olimpica.
GRECIA ON THE ROAD METEORE
Il viaggio nella Grecia Continentale è proseguito per 300 km in direzione delle famose Meteore. Non è stata tuttavia una velocità di crociera elevata, poichè l’autostrada c’è stata solo per un tratto. A un certo punto infatti è terminata e la strada si è inerpicata sulle montagne praticamente quasi fino a destinazione.

Durante il viaggio abbiamo avuto modo di ammirare il paesaggio che ci scorreva davanti agli occhi, con montagne altissime dai picchi innevati, molte superavano i 2000 metri di altezza.
Noi, per fortuna, non abbiamo scalato quelle vette, sebbene i rilievi superati necessitassero di una certa concentrazione nella guida.
Siamo arrivati a Kalambaka, la cittadina ai piedi delle Meteore, ormai quasi al tramonto, un po’ scombussolati da tanti saliscendi con tornanti e pendenze non da poco.
Kalambaka è praticamente la località di appoggio per chi vuole visitare le Meteore, dove si trovano alberghi e ristoranti, ma anche equipaggiamenti per le arrampicate o qualsiasi altro servizio.
Due sono i motivi per cui si arriva fino a Kalambaka, le meteore vere e proprie e i monasteri ortodossi che vi sono aggrappati in cima.
LE FORMAZIONI ROCCIOSE DELLE METEORE
Le meteore sono delle formazioni rocciose che si sono formate con l’erosione da parte di un fiume che milioni di anni fa scorreva in questo luogo. Proprio per la presenza dell’arenaria, pietra facile ad essere levigata, si sono create queste spettacolari torri rocciose, che raggiungiono i 400 metri di altezza.
Dal nome meteora, che significa “sospeso in aria” i monaci ortodossi, nell’XIV secolo, cominciarono a costruire i loro monasteri solitari, per sfuggire ai turchi.
MONASTERI ORTODOSSI
Un tempo esistevano oltre venti monasteri, mentre attualmente solo sei sono rimasti ancora attivi. Quando si programma una visita occore prestare attenzione alla giornata nella quale si pensa di arrivare. E’ impossibile infatti, visitare tutti e sei i monasteri nello stesso giorno poichè chiudono a turno.

Nel nostro caso ne abbiamo visti quattro, dato che siamo arrivati il mercoledì. Tuttavia abbiamo ammirato da fuori anche quelli chiusi, vista la loro spettacolare posizione.
Se si dovesse disporre di tempo, i monasteri sono collegati con sentieri che partono dalla cittadina di Kalambaka. In caso contrario, una comoda strada circolare di 17 km, conduce a tutti i monasteri.
La fatica tuttavia non è risparmiata, poichè per visitare questi monasteri si devono percorrere sentieri e scalinate a tratti impervi. Una volta arrivati alla meta la soddisfazione è comunque assicurata.
Come per tutti i siti turistici in Grecia, anche nei monasteri gli orari di visita sono alquanto ridotti, per cui è meglio programmarsi la prima visita alle nove, l’ora di apertura di quasi tutti.
Nel nostro caso abbiamo terminato la visita sia dei monasteri che delle meteore vere e proprie all’una del pomeriggio, reputandoci pienamente soddisfatti.
Inutile dire che lo spettacolo dal vivo di questi paesaggi è assicurata e non è minimamente paragonabile a ciò che si vede nelle foto e nei documentari.
TERMOPILI
In questo on the road nella Grecia continentale, dirigendoci verso Atene, abbiamo fatto una piccola deviazione di qualche decina di km per andare a vedere il monumento della battaglia delle Termopili.

Questa fu la seconda battaglia, che si svolse nel 480 a.C., fra gli spartani guidati da Leonida e gli invasori persiani capeggiati dal sovrano Serse. Questi ultimi cercarono di sbarcare con le loro navi in questo punto della Grecia, che allora era occupato da un profondo golfo, ma furono sorpresi alle spalle e bloccati.
Ciò che rese la battaglia memorabile fu in realtà il numero dei soldati dei due schieramenti che era completamente sproporzionato. Secondo alcune fonti, gli spartani dovevano essere circa 300, mentre i soldati persiani potevano arrivare al milione, ma il numero varia a in base a chi riportò i fatti storici.
MONUMENTO DELLE TERMOPILI
Il monumento si trova lungo la strada e ritrae il re spartano Leonida armato di lancia e scudo. Sotto viene riportata anche una frase da lui pronunciata “Vieni a prenderle“, riferendosi alle armi che il re persiano Serse aveva chiesto come segno di resa dei greci.
Sui lati del monumento, due statue simboleggiano invece il fiume e il monte di Sparta, mentre sui marmi bianchi sono rappresentate scene di questa battaglia.
La battaglia delleTermopili è stata raccontata anche in diverse pellicole cinematografiche come “300” con Gerard Butler del 2006.
LIVADEIA
Livadeia è una località che abbiamo utilizzato come base per un pernottamento. In realtà la cittadina nell’antichità era famosa come luogo di oracoli. Attualmente ciò che attrae i turisti è soprattutto il fiume che la attraversa e che crea cascatelle scenografiche illuminate anche la sera.

DELFI
Come altri siti piuttosto isolati e difficili da raggiungere, anche Delfi suscita incredulità per come nel passato fosse così conosciuto e trafficato.

Situato alle pendici del monte Parnaso, che secondo i greci era la dimora di Apollo, Delfi era considerata l’ombelico del mondo antico. Questa polis greca era anche un luogo di culto importante, poichè qui Pizia, la sacertocessa, riferiva i responsi di Apollo tramite i suoi oracoli.
Le poleis greche fecero costruire molte cappelle votive e monumenti i segno di devozione e ringraziamento agli dei, che è possibile ammirare nel sito.
La visita comincia all’interessante museo archeologico che espone reperti rinvenuti nel sito e prosegue lungo la collina dove rimangono le tracce degli edifici e i monumenti dell’antica Delfi.
Delfi fu importante anche per i giochi pitici, delle gare musicali, poetiche e atletiche, come dimostra lo stadio in cima all’area.
MONASTERO DI OSSIOS LOUKAS
Tornando sui nostri passi, ci siamo fermati al Monastero di San Luca, patrimonio dell’Umanità per la sua architettura bizantina. Il monastero tuttavia non è dedicato all’evangelista Luca ma un eremita greco.

San Luca fondò il monastero nel X secolo e le sue spoglie si trovano all’interno. La struttura della chiesa è composta da un mix di mattoni, pietre e marmo con una cupola ottagonale.
Visto il tempo incerto, la nostra visita si è svolta in totale solitudine così è stato ancora più suggestivo esplorare questo luogo inserito in un paesaggio naturale.
Dopo questa ultima tappa siamo tornati a Atene dove abbiamo dedicato ancora una giornata alla città , concludendo così il nostro viaggio nella Grecia continentale.
CUCINA GRECA
La cucina greca è influenzata anche dalla sua storia, visto che molti ingredienti risalgono ai tempi degli antichi greci, che importarono e coltivarono molti prodotti, come il vino e l’olio. Alcuni piatti si rifanno invece a quelli di popoli che hanno esteso i loro dominio sulla Grecia, come la Turchia e altri paesi del Medio Oriente.

In Grecia è praticamente impossibile sbagliare ristorante. Nel nostro caso ci siamo trovati sempre bene e soddisfatti, con prezzi contenuti e porzioni abbondanti. A cominciare dagli antipasti ricchi di verdure, per proseguire con i secondi di carne e pesce, senza dimenticare i dolci ipercalorici a base di frutta secca e miele.

Le bevande costituiscono anch’esse una nuova esperienza, come ad esempio il corposo caffè greco, i particolari vini o il famoso ouzo, il distillato da bere come aperitivo o allungato con acqua durante i pasti.
GRECIA ON THE ROAD CONSIDERAZIONI FINALI
In questa Grecia on the road viaggio è durato una settimana. Atene l’abbiamo visitata in due giorni, il primo quello prima di ripartire.
La macchina noleggiata l’abbiamo presa appena arrivati in Grecia e restituita al momento di andare in aeroporto. Le strade della Grecia continentale sono in buone condizioni, nonostante le autostrade finiscano in certi casi all’improvviso. Consiglio quindi per gli spostamenti su lunghe distanze di tenerne conto.
I siti archeologici da noi visitati sono a mio parere i più importanti della Grecia continentale. L’Acropoli di Atene, Micene, Olympia e Delfi sono quelli fondamentali per conoscere e capire la storia greca, sebbene molte altre decine ce ne sarebbero.
La Grecia on the road ci ha regalato un’esperienza culturale ma anche naturalistica incredibile e immersiva, con paesaggi insoliti e straordinari come le Meteore e vette innevate.
Questo viaggio on the road è stato quindi soddisfacente grazie anche alle persone disponibili che abbiamo incontrato sul nostro cammino.
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