NARA COSA FARE e vedere ON THE ROAD GIAPPONE
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Direzione Nara, antica capitale del Giappone, a pochi km a sud di Kyoto, ricca di storia, cultura e attrazioni turistiche, templi, santuari e meravigliosi giardini zen.
PARTENZA PER NARA
Trascorsa la seconda notte nel Green Hotel di Fujinomiya e dopo aver visitato, il giorno precedente, il Monte Fuji e i suoi 5 laghi in mezzo a una natura spettacolare e paesaggi rilassanti, siamo pronti a rimetterci on the road.
Ben 340 km ci separano dalla nostra meta di oggi, Nara, ma con le efficientissime e veloci autostrade giapponesi ci siamo preparati con piacere a questo viaggio, anche per riprendere le forze dopo i km percorsi a piedi di questi giorni.
VIAGGIO IN AUTOSTRADA
Le autostrade giapponesi sono nuove e sono simili a quelle italiane, con autogrill strutturati nella stessa maniera. Proprio in uno di questi ci siamo fermati a fare colazione, trovando tutto ciò che desideravamo, brioches e dolcetti vari, sebbene, qualcuno avesse optato per un hot-dog di primo mattino…

La giornata si presentava con nuvoloni bassi, e durante la notte aveva piovuto parecchio. Il giorno prima quindi abbiamo visitato l’area del monte Fuji giusto in tempo…
La sera precedente, fra l’altro, abbiamo avuto anche la brutta notizia, da parte di un nostro amico che incontreremo a Kyoto, dell’arrivo di un forte tifone. Pare che si abbatterà nella zona di Osaka e Kyoto ed è già stato ribattezzato Jebi. Ottimo quindi per proseguire in serenità e spensieratezza il nostro viaggio…
Dato che avevamo quattro ore di viaggio ne ho approfittato per documentarmi su ciò che avremo visto a Nara, anche perchè ci saremo fermati solo un giorno.
NAGOYA E I PONTI STRALLATI
Lungo il tragitto, siamo passati in prossimità di Nagoya, un’altra metropoli giapponese. Abbiamo percorso anche molti ponti strallati, con lunghezze e altezze variabili e dai colori vivaci.

A parte alcuni tratti, non abbiamo trovato traffico di veicoli o rallentamenti, così siamo giunti a Nara verso l’una del pomeriggio. Trovare l’hotel Pagoda, invece, è stato un po’ più complicato, anche perchè il navigatore indicava strade a senso unico, senza contare che un paio di volte ci siamo trovati in mezzo alla strada gli abitanti del luogo….i cervi e cerbiatti…
HOTEL PAGODA A NARA
Alla fine siamo riusciti a localizzare l’hotel, anche perchè, dopo essere passati un po’ troppe volte nelle stesse strade, ho deciso di scendere e cercarlo a piedi. Siccome gli hotel si confondono con gli edifici normali o le abitazioni è spesso difficile localizzarli, anche perchè hanno scritte giapponesi che non facilitano la ricerca.
L’hotel Pagoda somigliava molto a un’abitazione su vari piani. Abbiamo parcheggiato l’auto nel parcheggio coperto, poi in una guardiola abbiamo mostrato la prenotazione, così ci hanno consegnato le chiavi della camera. Visto che avevamo fretta, abbiamo lasciato i bagagli e siamo partiti immediatamente con l’esplorazione di Nara.
NARA COSA FARE
Ho scelto l’hotel Pagoda proprio per la sua posizione vicino al parco di Nara in modo tale da non doverci spostare con la macchina.
CERVI E CERBIATTI DI NARA
Appena usciti infatti ci siamo ritrovati subito nel grande parco di Nara, dove scorrazzavano liberi i cervi. Questi animali sono ritenuti sacri, infatti, e sono considerati i messaggeri delle divinità kami.

I cervi con i loro piccolini non avevano timore ad avvicinarsi, infatti eravamo noi quelli più restii a farlo, perlomeno all’inizio. Memore di ciò che avevo letto sulle guide, temevo che potessero in qualche modo “attaccare” con le corna o prendere le persone a calci….specie se non ricevevano i loro biscottini preferiti.

Nel parco di Nara sono venduti infatti degli speciali cracker, di cui questi animali vanno veramente ghiotti. Tuttavia non disdegnano neppure altri cibi, magari procurandoseli da soli dalle bancarelle o dalle borse…

Scattato un sacco di fotografie in loro compagnia, ci siamo quindi dedicati alla visita di templi e santuari, che a Nara, sono veramente numerosi.
GIARDINI ZEN E TEMPLI DI NARA COSA FARE
Il Kofuku-ji è il primo tempio buddista dove ci siamo recati, ed è uno dei più antichi, con la sua bella pagoda a cinque piani e due edifici ottagonali.
Successivamente, camminando ancora in mezzo a cerbiatti affamati e prati ben curati, ci siamo dedicati ad ammirare due splendidi giardini zen, lo Yoshikien e lo Isui-en, entrambi a pagamento.

Abbiamo veramente goduto di ogni momento in queste oasi di pace e serenità , una meravigliosa cartolina vivente, con angoli scenografici ovunque. Laghetti, ponticelli, pietre, edifici, piante e alberi, tutto meritava di essere immortalato nella mente e con le foto…

Ritornati nella zona del parco di Nara, ci siamo diretti verso un altro imponente tempio buddista, il Todaiji. All’interno ospita una delle più grandi statue di Buddha del Giappone, in posizione seduta, posto nella grande sala, considerata l’edificio in legno, più grande del mondo.

Purtroppo si stava facendo tardi, così abbiamo proseguito con altri templi buddhisti e santuari shintoisti sparsi in tutta Nara e sulle colline circostanti.

CUCINA TEPPANYAKI DI NARA
Lunghi viali in mezzo al bosco, disseminati di infinite lanterne in pietra e la luce del tramonto ci hanno accompagnati fuori dal parco. Vista l’ora, ci siamo messi alla ricerca di un bel posto dove mangiare, fermandoci in un ristorantino con cucina teppanyaki….

Il locale era composto da tavoli che avevano incorporata una piastra in ferro, sulla quale si poteva cucinare da soli o semplicemente completare la cottura dei cibi a piacimento. In questo tipo di ristorante si mangiano solitamente i famosi okonomiyaki, delle frittatine, o pancakes, farciti con verdure, pesce o carne oppure gli yakisoba, spaghetti di grano saraceno saltati sulla piastra.
Il ristorantino, come ho detto era probabilmente a conduzione familiare, perchè c’erano pochissimi tavoli. Per questo motivo è stato facile scambiare quattro chiacchiere con i commensali vicini.
Una ragazza giapponese si è infatti accorta che eravamo italiani, così visto che studiava la nostra lingua, ho approfittato per chiederle qualcosa sul Giappone e la cucina giapponese, lei da parte sua si è un po’ esercitata con l’italiano…
CAMERA DELL’HOTEL PAGODA DI NARA
Soddisfatti di questa serata alternativa, siamo tornati all’hotel dove finalmente abbiamo avuto modo di vedere meglio la camera che ci era stata assegnata. Sebbene i letti fossero all’occidentale, e non quindi non c’erano i futon, era veramente bella e confortevole.

Il bagno disponeva di una bellissima vasca in marmo, di forma inusuale, veramente pazzesca. C’era anche l’imbarazzo della scelta dei saponi, creme e profumini…insomma un sogno…
Peccato che le previsioni del tempo non facevano presagire niente di buono nei prossimi giorni…
comincia il viaggio on the road in Giappone!!
Gallery templi e santuari Giappone!!