NITEROI BAIA DI RIO de janeiro cosa vedere
Niteroi, musei e forti nella baia di Rio de Janeiro, cosa vedere, dove andare, cosa fare, itinerario nella baia e di viaggio on the road in Brasile…
NITEROI MUSEO DI ARTE MODERNA
VENERDI’ 19 FEBBRAIO
Ultimo giorno intero a Rio de Janeiro. Dopo la bella giornata in spiaggia a Leblon, oggi con la macchina siamo andati dall’altra parte dell’enorme baia di Guanabara, a Niteroi, percorrendo il lunghissimo ponte che abbiamo utilizzato i primi giorni per raggiungere l’hotel.

La cittadina di Niteroi è l’unica ad essere stata fondata da un indio e si trova a 5 km da Rio.

È famosa per ospitare il Museo di arte contemporanea progettato da Oscar Niemeyer nel 1996 con una forma a disco volante o fiore di loto come era nella sua intenzione.
La rampa di accesso permette di godere del bellissimo panorama sulla baia. Purtroppo quando siamo andati era chiuso per ristrutturazioni.
La città offre anche belle spiagge e parchi naturali e le colline circostanti sono molto amate dai deltaplanisti.

La baia di Guanabara è stata esplorata per la prima volta dai Francesi che fondarono una colonia, poi i Portoghesi presero il sopravvento nel 1565.

A causa dei continui attacchi da parte dei pirati olandesi e francesi si decise di costruire imponenti fortezze all’imbocco della baia fra cui la Fortaleza de Santa Cruz.

La zona era un punto strategico per il transito delle navi provenienti dall’Africa cariche di schiavi e spezie.

Per accedere alla fortezza abbiamo fatto un tour guidato di 45 minuti poiché è ancora attiva militarmente.

Eravamo solo noi con un altro signore brasiliano a fare il giro. Durante la visita ci hanno accompagnato dei giovani militari che ci hanno spiegato le varie parti del forte.
Ovunque c’erano militari in addestramento o in visita. Il giro inizia dalla cappella di Santa Barbara e passa attraverso le batterie di cannoni e il cortile centrale dove si trova la cisterna e le celle carcerarie.

Il forte ha ispirato famosi prigionieri come Giuseppe Garibaldi ma è stato utilizzato anche come carcere durante la dittatura militare.
Per arrivare in questa fortezza si costeggia la baia e si attraversa un piccolo borgo di pescatori.