CAPRI COSA VEDERE IN UN GIORNO
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Capri cosa vedere in un giorno? Nel nostro viaggio on the road in Campania, abbiamo programmato anche una giornata a Capri… Ecco quindi, come si è svolta, questa visita alquanto”impegnativa”…ma senza dubbio molto entusiasmante…
Per raggiungere l’isola dal campeggio “La solfatara” di Pozzuoli, abbiamo preso il treno, e poi a Napoli il traghetto. La traversata è durata circa un’ora e venti minuti, che ci ha permesso di rilassarci, dopo le tre giornate a Napoli percorse a piedi, e il giorno precedente a Ischia.
CAPRI COSA VEDERE IN UN GIORNO LA MATTINA
SCALA FENICIA DI CAPRI
Appena sbarcati, abbiamo pensato bene di non perdere l’allenamento dei giorni precedenti, così siamo andati alla ricerca della Scala Fenicia, per raggiungere Anacapri.
La scala fenicia è composta da ben 921 gradini, e inizia dalla Marina Grande di Capri. Nonostante il nome, pare che siano stati, in realtà , i Greci a scolpirla nella roccia, verso il VII secolo a.C. Lo scopo era di trasportare acqua e viveri a Anacapri, e fu utilizzata fino al 1874, quando realizzarono la strada di collegamento con Capri, l’altro borgo principale dell’isola.
Nel nostro caso, sotto il sole a picco, abbiamo percorso circa 1700 metri, con un dislivello di 300 metri. Fortunatamente, a tratti era anche ombreggiato, ma alcuni scalini erano veramente ripidi.
Le viste panoramiche che si aprivano man mano che si saliva erano spettacoli, e in poco più di mezz’ora siamo arrivati a destinazione, praticamente distrutti…
Al termine della salita, prima di varcare una porta in pietra, ci siamo voltati a dare un’occhiata dall’alto al percorso impressionante,che avevamo fatto. Eravamo veramente increduli, di quanto eravamo saliti in alto, in così poco tempo.
VILLA SAN MICHELE DI ANACAPRI
Raggiunta Anacapri, ci siamo ritrovati in prossimità di Villa San Michele, così abbiamo deciso di visitarla.
La storia di questa spettacolare villa cominciò nel 1885, quando arrivò sull’isola un giovane dottore e scrittore svedese, di nome Axel Munthe. Rimase subito impressionato dalla bellezza paesaggistica, tanto che decise di edificare la casa dei suoi sogni, vicino ai resti della cappella di San Michele, e al sito di un’antica villa romana.

La villa San Michele si sviluppa su diversi livelli, con stanze e ambienti esterni, che conservano mobili e reperti archeologici. Ma quello che meraviglia sono le stupende terrazze, che si affacciano sul mare. Iconico è il belvedere con la sfinge sdraiata sul muretto, che scruta l’orizzonte.
Axel Munthe, che era il medico personale della regina Vittoria di Svezia, scrisse anche un famoso libro su questo luogo, che divenne, a quel tempo, un best-seller in tutto il mondo.
CASTELLO BARBAROSSA
Amante della natura e degli animali, Munthe acquistò anche la montagna alle spalle della villa, con il castello Barbarossa in cima, per proteggere molte specie di uccelli, che altrimenti venivano cacciati. Passeggiare nella quiete, sotto pergolati e giardini terrazzati con piante e vecchi alberi, è molto emozionante e al contempo rilassante.
ANACAPRI COSA VEDERE
Successivamente, ci siamo dedicati alla scoperta di Anacapri, che è caratterizzata da bassi edifici bianchi, una miriade di negozietto e laboratori di artigianato tipico, il tutto immerso nella splendida vegetazione mediterranea.
CASA ROSSA DI ANACAPRI
In tutto questo candore, risalta l’eclettica “Casa rossa“, edificata da una generale americano alla fine del 1800. Nella costruzione è stata inglobata anche una torre aragonese, con elementi architettonici di epoche differenti.
Oggi la struttua è sede di un museo che espone reperti archeologici, come le statue del ninfeo ritrovate nella Grotta Azzurra, e dipinti e oggetti di varie epoche.
CHIESA DI SAN MICHELE ANACAPRI
Un’altra attrazione imperdibile di Anacapri è la chiesa di San Michele Arcangelo, con lo spettacolare pavimento maiolicato, che ritrae il momento della cacciata di Adamo e Eva dal paradiso terrestre.
In questa maestosa opera d’arte, si possono vedere molti animali, fra cui un unicorno, simbolo dell’amore di Dio per gli uomini.

Per vedere l’intero pavimento in tutto il suo insieme, è sufficiente salire una scala a chiocciola, e affacciarsi alla balconata superiore.
FUNICOLARE MONTE SOLARO DI ANACAPRI
Da Anacapri parte, inoltre, la funivia che conduce al Monte Solaro, il più alto di Capr,i con i suoi 589 metri. Dalla cima è possibile ammirare il panorama a 360° gradi su tutta l’isola, e molto bene i suoi spettacolari faraglioni, mentre in lontananza, si scorge il golfo di Napoli. Il tragitto dura circa una decina di minuti, ma è possibile salire anche a piedi, seguendo un sentiero che conduce a destinazione in un’ora.
AUTOBUS A CAPRI
Terminata la visita di Anacapri, abbiamo raggiunto Capri, l’altro comune dell’isola, con un autobus. Come a Ischia, abbiamo provato nuovamente l’ebbrezza della guida alquanto “sportiva” degli autisti, abituati alle strade strette e tortuose dell’isola. L’incrocio con altri autobus, nei punti più stretti e a strapiombo dei burroni, comportavano una certa scarica adrenalinica….
CAPRI COSA VEDERE IN UN GIORNO
La corsa in autobus è terminata in prossimità della funicolare, che saliva dal porto dell’isola. Pochi passi, ed ci siamo ritrovati nel centro storico di Capri, costellato di ristoranti, caffè e negozi.
Piazzetta Umberto I è il punto più animato, oltre ad essere il salotto dell’isola, un vero must per i turisti, un po’ frettolosi…ma meno interessante per noi, che eravamo in cerca di angoli più “naturali” e solitari..
Ci siamo, quindi, avviati alla ricerca dei sentieri panoramici, che si innerpicavano in mezzo alla vegetazione, per raggiungere meravigliose mete alternative.
Passati davanti alla Chiesa di San Michele alla Croce, chiamata così per la croce che si trova in cima alla collina, abbiamo avuto modo di notare le sue particolari linee arrotondate. Nel tempo è stata utilizzata anche come rifugio contro i pirati e come polveriera da parte degli inglesi.
Lentamente, abbiamo cominciato a salire su viottoli silenziosi e profumati, che costeggiavano bellissimi giardini e orti curati, molto belli da osservare, con pergolati e cancelli fantasiosi. Abbiamo cominciato le visite a belle e antiche ville, percorso sentieri panoramici e avvistato i simboli di Capri.
CAPRI COSA VEDERE IN UN GIORNO IL POMERIGGIO
VILLA LYSIS DI CAPRI
La splendida Villa Lysis affacciata sulla costa caprese, verso Marina Grande, è un’idea dell’eccentrico e nobile parigino Jacques Fersen. La costruì agli inizi del Novecento, in seguito al suo autoesilio a Capri, in seguito a scandali, che lo riguardarono in patria.

Nonostante la meraviglia del luogo, la Villa non gli portò fortuna, poichè continuò a vivere sregolatamente, facendo uso di oppio, fino a morire prematuramente.
Negli anni successivi, Villa Lysis continuò ad essere un popolare ritrovo fra artisti e intellettuali alternativi, per poi essere lasciata in stato di abbandono.
La sua posizione a picco sul mare, e la sua architettura eclettica la rendono unica nel suo genere, un miscuglio elementi neoclassici, liberty e moderni. Materiali ricercati, arcate, colonnati, esedre, terrazze, richiamano atmosfere retrò, molto affascinanti e sognanti.
Fersten volle chiamarla Lysis, da Liside, il nome del filosofo ateniese, ricordato in un dialogo di Platone, riguardante l’amicizia platonica, un tema a lui molto caro.
I giardini della villa sono uno dei maggiori punti di forza, abbelliti da sculture e statue e con viste davvero emozionanti.
VILLA JOVIS LA VILLA DI TIBERIO
Imboccato il sentiero delle Calanche, alquanto impervio, abbiamo raggiunto Villa Jovis, una delle dodici ville, costruite per l’imperatore Tiberio, che da Capri governava il suo immenso impero, nel I secolo d.C.
Le ragioni che lo spinsero a scegliere, per lungo tempo questa isola, come residenza, derivarono dal suo stato di salute cagionevole e per evitare attentati, da parte dei suoi cospiratori, rimasti a Roma.
Villa Jovis, che significa Villa di Giove, si trova su un promontorio a 354 metri di altitudine, ed è raggiungibile, a piedi, dal centro di Capri in 45 minuti.
La grande villa era dotata di enormi cisterne per la raccolta dell’acqua piovana, utilizzata anche per il funzionamento delle maestose terme. Durante la visita, si scorgono, fra l’altro, i resti di una torre, che costituiva il faro, per comunicare con la terra ferma.
Di epoca successiva, è invece la chiesetta sul punto più alto della villa, davanti alla qualeè posizionata la colonna con una grande statua della Madonna con il bambino.
PARCO ASTARITA
Il percorso pedonale su questa parte dell’isola, prosegue nel Parco Astarita, dal quale ammirare altre viste spettacolari, fra cui il cosiddetto Salto di Tiberio.
Secondo la leggenda l’imperatore Tiberio era solito gettare nemici e prigionieri da questo scosceso dirupo., sebbene gli studiosi smentiscano la storia. Alla base di questa scarpata è situata, anche, l’omonima grotta di Tiberio.
VIA MATERMANIA
La scoperta di Capri prosegue lungo via Matermania, un sentiero con ben 775 scalini in discesa, che conduce allo spettacolare arco di roccia, lungo 12 metri e alto ben 20 metri, che si vede da lontano.
Poco oltre, si oltrepassa la grotta di Matermania, che ha un passato truculento, poichè era usata per sacrifi umani, in onore della dea Cibele.

Proseguendo, si scorge in lontananza la spettacolare e minimalista villa di Curzio Malaparte, un intellettuale neorealista. Dalle forme moderniste, si allunga su uno stretto promontorio e risalta per il suo rosso pompeiano.
PASSEGGIATA DI PIZZOLUNGO
Il percorso che costeggia la parte meridionale di Capri, prosegue con la passeggiata di Pizzolungo, dalla quale si ammirano i punti panoramici più famosi dell’isola. Saliscendi alternati all’ombra e al sole, conducono in mezzo alla natura profumata e solitaria.

FARAGLIONI DI CAPRI
Il modo migliore per ammirare i famosi faraglioni di Capri è in barca, tuttavia anche dalla terra ferma sono ben visibili, seppur da una certa distanza.
La parola “faraglione” deriva da un termine greco “faro”, probabilmente, perchè in passato sulla loro sommità , erano accesi dei fuochi notturni, per segnalare la presenza di scogli.
Secondo i racconti dell’Odissea di Omero, i faraglioni sarebbero i massi, che Polifemo scagliò su Ulisse.
Tre sono i faraglioni di Capri e ognuno di loro ha un nome e caratteristiche differenti.
Il faraglione collegato all’isola, si chiama Saetta, ed è il più alto, con i suoi 109 metri. Quello chiamato Stella, posizionato al centro, presenta un lungo arco, sotto al quale passano le barche turistiche, ed ha un’altezza di 81 metri. Infine, il faraglione più esterno, alto 104 metri, è detto Scopolo, ed è l’habitat dell’endemica lucertola azzurra.
Poco distante si trova anche lo scoglio del Monacone. che custodisce resti archeologici romani.
BELVEDERE DI TRAGARA
Il giro prosegue con il Belvedere di Tragara, dal quale ammirare un ampio panorama sulla parte meridionale dell’isola. Si tratta di una grande terrazza, delimitata da una ringhiera, dalla quale ammirare i faraglioni, e le imbarcazioni che si dirigono verso Marina Piccola.
Nei pressi, un sentiero scende verso il mare, dove si trova uno stabilimento balneare proprio a ridosso dei faraglioni.
Da questo punto in poi, il sentiero si inoltra in mezzo a ville lussuose, hotel e abitazioni immerse nel verde e protette da alte mura in pietra. E’ particolarmente suggestivo camminare in questi vicoli silenziosi e eleganti, continuando ad avere splendide vedute sulla costa.
CAPRI COSA VEDERE IN UN GIORNO NEL BORGO
Il centro di Capri si compone da un dedalo di stradine e vicoli suggestivi, con edifici bianchi intonacati di calce, e circondati dalla flora mediterranea, che sprigiona profumo di mirto, timo, fiori e piante tipiche.
CERTOSA DI SAN GIACOMO A CAPRI
Percorrendo via Tragara, con belle scalinate e saliscendi, si giunge alla Certosa di San Giacomo. La costruzione in stile romanico, risale al 1371 e ora ospita una pinacoteca e mostre temporanee. Particolarmente bello è il grande chiostro con arcate rinascimentali.
GIARDINI DI AUGUSTO A CAPRI
Gli stupendi giardini di Augusto costituiscono un altro angolo di Capri da non mancare, vista la presenza di numerose specie vegetali, il che lo rendono un vero e proprio giardino botanico.
Spettacolari le viste panoramiche sulla costa, la Certosa di San Giacomo e la sottostante scala Krupp. Vi si trovano anche numerose statue e il monumento a Lenin, che soggiornò a Capri nel 1908.
VIA KRUPP
A realizzare la via Krupp fu il ricco industriale tedesco Friedrich Alfred Krupp, quando si trasferì a Capri, nei primi anni del 1900, per motivi di salute.
Visse sempre negli hotel lussuosi, così anzichè costruirsi una casa, scavò questo sentiero per raggiungere il suo panfilo, ormeggiato a Marina Piccola.
Via Krupp un tempo era percorribile a piedi anche dai turisti, ma in seguito, per motivi di sicurezza, è stata chiusa, ed è ora visibile dall’alto dei giardini di Augusto. Si tratta di un sentiero panoramico lastricato, ed è circondato dalla macchia mediterranea. Serpeggia, per un km, lungo il fianco della collina, fino a collegarsi a Marina Piccola.
VIA CAMERELLE
La via dello shopping più famosa di Capri è via Camerelle, con decine di lussuose boutique e attività di artigianato locale. Si possono acquistare gioielli unici, abbigliamento e calzature dal vero stile caprese, fra cui i sandali capresi.
Altri punti interessanti di Capri sono i Giardini della Flora, una piazza circolare decorata con aiuole colorate, sulla quale si affaccia il Centro congressi, utilizzato per manifestazioni culturali ed eventi.
PIAZZA UMBERTO I
La famosa piazzetta di Capri, non è situata nel centro del borgo di Capri, come si potrebbe pensare, ma si affaccia verso Marina Grande. La sua storia inizia con i greci che la fortificarono, così pure accadde nel Medioevo, al fine di diffendersi dagli attacchi dei pirati.
Successivamente, con lo scampato pericolo, cominciarono ad essere edificati palazzi signorili e pubblici. Tutto cambiò, quando nel 1938 aprì lo storico Gran Caffè Vuotto, che diede il via al flusso turistico di elite.
CHIESA DI SANTO STEFANO A CAPRI
La piazza è caratterizzata dalle mure bianche della chiesa di Santo Stefano, il cui accesso è posto su un altro lato. Questo edificio sorse sui resti della chiesa di Santa Sofia, della quale è rimasto il campanile, che troneggia sulla piazza, confuso spesso come torre dell’orologio.
Per la costruzione della chiesa di Santo Stefano sono stati impiegati materiali provenienti da altri luoghi di Capri, come la pavimentazione della Villa Jovis.
Il campanile, invece, in origine aveva il quadrante in marmo, proveniente dalla Certosa di San Giacomo, poi, venne sostituito con 144 piastrelle maiolicate di colore giallo, blu e nero. Oltre alle ore, batte il segnale quando parte la funicolare per Marina Grande.
GIRO IN BARCA A CAPRI COSA VEDERE IN UN GIORNO
Nella nostra unica giornata a Capri, ovviamente, non abbiamo avuto il tempo di fare un’escursione in barca intorno all’isola. In ogni caso, sarebbe senz’altro un’esperienza da provare, poichè in questo modo è possibile scorgere angoli nascosti dell’isola.
Proprio per la sua origine carsica, riserva molte meraviglie naturali, soprattutto al livello del mare, come grotte, calette, promontori e strane formazioni rocciose, come i faraglioni.
GROTTA AZZURRA DI CAPRI
A Capri esistono moltissime grotte, più o meno grandi, ma la più famosa è la Grotta Azzurra, che è stata scoperta nel 1826. Per accedervi, le barchette utilizzano un’apertura alta solamente un metro, dal livello dell’acqua, e possono farlo solo in determinate condizioni del mare.
Al momento di uscire, inoltre, i barcaioli si servono di corde, per darsi una spinta, invitando i passeggeri ad abbassare la testa, per proteggersi dalle rocce. Proprio da questo stretto passaggio, entra quella luce che conferisce all’acqua interna la sua tonalità azzurra intensa.
L’ambiente principale della grotta si chiama Duomo azzurro, per le sue incredibili dimensioni. Ha infatti una larghezza massima è di 25 metri, per 60 di lunghezza, 14 di altezza, e una profondità di 22 metri. Esistono altre cavità minori, non accessibili dai visitatori, che si chiamano Sala dei Nomi, della Corrosione e dei Pilastri.
GRADOLA, BAGNI DI TIBERIO E PALAZZO A MARE CAPRI
La grotta Azzurra era, però, ben nota ai romani, che la adibirono, infatti, a Ninfeo. L’imperatore Tiberio, fra le sue dodici ville a Capri, ne possedeva una a Gradola, posizionata proprio sopra la grotta, e composta da terrazze che scendevano verso la grotta.
Un’altra residenza imperiale era invece Palazzo a Mare, con i vicini bagni di Tiberio, di cui si possono scorgere resti di piscine e moli. La Villa Damecuta, invece, in posizione panoramica si trova sul versante nord-ovest, ed è in parte visibile la sua planimetria.
GROTTE DI CAPRI
L’isola di Capri è cosparsa di anfratti e cavità , e oltre alla grotta azzurra, esiste la grotta bianca o della Madonna, per una particolare formazione rocciosa, che ne ricorda le forme, e dal colore delle concrezioni calcaree.
La grotta verde, richiama invece il colore del mare all’interno, ed era utilizzata dai pirati quando attaccavano le navi. Il suo ingresso è accessibile con particolari escursioni o a nuoto.
SENTIERO DEI FORTINI
Circumnavigando l’isola, dalla parte del comune di Anacapri, è facile, scorgere costruzioni militari. Furono realizzate dal IX secolo in poi, dai vari dominatori dell’isola, inizialmente per proteggersi dalle incursioni piratesche.
Il percorso naturalistico in mezzo alla macchia mediterranea, segnalato con tabelle in ceramica, comprende la grotta azzurra, il fortino dell’Orrico, di Mesola, di Pino, del Cannone, oltre a viste spettacolari sul calette, promontori.
Il sentiero, termina a Punta Carena, con l’ottagonale faro rosso e bianco, del 1867, che è stato uno dei primi d’Italia. Il giro completo può durare dalle tre alle cinque ore, con vari dislivelli.
MARINA GRANDE E PICCOLA DI CAPRI

MARINA GRANDE
Soddisfatti, e riposati, non ce la siamo, comunque, sentita di rifarci la salita a piedi, così con un autobus, siamo tornati al piazzale della funicolare di Capri, e da lì poi fino a Marina Grande.
Il porto di Capri è Marina Grande dove approdano tutte le imbarcazioni dal Golfo di Napoli, e da dove partono le escursioni intorno all’isola.
Oltre a negozi, ristoranti e agenzie di vario genere, da qui sale la funicolare al borgo di Capri. Esiste, però, anche la possibilità di arrivarci in venti minuti a piedi, con la ripida scaletta, che fiancheggia ville e giardini.
Marina Grande è praticamente la spiaggia più grande di Capri, con stabilimenti balneari e aree di libero accesso.
CONCLUSIONE DI COSA VEDERE CAPRI IN UN GIORNO
Pienamente soddisfatti della nostra unica giornata a Capri, siamo rimasti al contempo sbalorditi di quante attrazioni turistiche e naturalistiche possa riservare un’isola così piccola e variegata….
Con il sole che tramontava, ci siamo imbarcati per tornare a Napoli, salutati anche noi dalla statua di Gennarino, seduto sullo scoglio a Punta del Capo….
CAPRI COSA VEDERE IN UN GIORNO VEDI ANCHE COSA VEDERE A ISCHIA!!!
Ischia cosa vedere in un giorno!!
Castello aragonese di Ischia!!
Napoli a piedi in tre giorni!!
Orvieto e il pozzo di San Patrizio!!