LAZIO IN CAMPER COSA VEDERE E DOVE ANDARE
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Il nostro viaggio in camper prosegue nel Lazio, lasciandoci alle spalle l’Umbria e in particolar modo Orvieto, dopo la disavventura della sera precedente…
BOMARZO IL PARCO DEI MOSTRI
Ci siamo alzati presto perchè abbiamo raggiunto Bomarzo per visitare il parco dei mostri o Bosco sacro, la cui visita avevo prenotato online…Visto il momento covid meglio prenotare per non rischiare di rimanere fuori una volta superato un certo numero di visitatori.

In effetti facevano accedere prima coloro che avevano già il biglietto…poi però entravano tutti.
Il parco dei mostri si è rivelato veramente suggestivo e fantastico da visitare, ovviamente non ci si poteva avvicinare alle sculture che erano recintate. Certamente se si andasse fuori stagione, con meno gente, magari con un clima più autunnale, l’atmosfera sarebbe ancora più surreale e elettrizzante, con tutte quelle sculture, che ritraggono di animali mitologici e mostri fantasiosi.

La visita quindi non ci ha deluso, anzi ero proprio curiosa e ansiosa di vederlo finalmente dopo averne a lungo sentito parlare.
Il percorso, a senso unico, ha portato via un paio di ore per cui abbiamo deciso di andare a vedere un altro parco, più esattamente la Villa Lante a Bagnaia.
VILLA LANTE
Date le temperature elevate, abbiamo pensato di andare a vedere Villa Lante a pochi km da Viterbo, tanto per rimanere ancora all’ombra di alberi e rinfrescarci con la mente alla vista delle magnifiche fontane e giochi d’acqua.

Più della villa, in effetti, ciò che si visita sono i giardini che si dividono in due parti. Nella prima si trova un giardino alla francese con aiuole perfettamente potate che formano disegni e stemmi disposti attorno alla maestosa fontana dei Mori.

Salendo le scalinate e terrazzamenti della seconda parte si possono invece ammirare bellissime cascate e giochi d’acqua divertenti, tutto all’ombra di imponenti alberi.

VITERBO
Sistemati nell’ampio parcheggio ai piedi del centro storico di Viterbo, con un ascensore siamo saliti fino alla piazza S. Lorenzo. Qui oltre all’omonima cattedrale, si affaccia il palazzo dei Papi, che fra l’altro sono andata a visitare, con la sua magnifica loggia panoramica. I papi vi risiedettero nel 1200 per fuggire all’ostilità del popolo e della borghesia di quel tempo.

Abbiamo girovagato per le viuzze medioevali passando sotto porticati e scalinate ancora ben conservati. Per riprendere fiato e rinfrescarci ci siamo gustati una deliziosa granita nella bella piazza del Gesù, per poi proseguire in piazza del Plebiscito e piazza delle Erbe.

SORGENTI DEL BULICAME
Lasciando Viterbo, a pochi km, si trova la zona termale del Bulicame. Leggendo varie informazioni mi sono incuriosita così ci siamo recati, ma ahimè ancora per causa covid, non ci si poteva fare il bagno, ma solamente vederle.

Questa zona del Lazio ha origine vulcanica per cui ci sono varie sorgenti termali che riaffiorano. Queste del Bulicame sono normalmente accessibili senza dover pagare niente. Parlando con un guardiano ci ha spiegato che l’area circondata dalla struttura trasparente, presenta un profondo cratere pieno di acqua calda molto pericolosa.
Più spostata si trova invece una vasca circolare, nella quale è possibile entrare, che ha una temperatura più bassa. Questa è presa normalmente d’assalto dalla gente che qui viene a prendere anche il sole e a rilassarsi.
Una ulteriore vasca rettangolare è alimentata in parte con acqua termale e in parte con quella normale, per cui bagnarsi lì ha effetti curativi minori. In ogni caso si tratta di una paesaggio naturale lasciato a se’ stesso.
Per chi volesse andare alle terme nei paraggi si trovano comunque strutture termali vere e proprie con tutti i confort, come le Terme dei Papi.
CIVITA DI BAGNOREGIO
Prima di raggiungere il lago Bolsena, visto che avevamo ancora tempo, abbiamo fatto tappa a Civita di Bagnoregio. Soprannominato il borgo che muore per la sua posizione in cima e una rupe tufacea che si sgretola con il passare del tempo, Civita è diventata una vera e propria attrazione turistica.

Per accedere al borgo si percorre un lungo ponte pedonale, ma occorre pagare il biglietto, e la cosa non mi ha entusiasmato affatto…e questo è uno dei motivi per cui ci siamo limitati ad ammirare il paese dal punto panoramico.
In ogni caso la visita ci avrebbe portato via molto tempo, anche perchè avevamo parcheggiato il camper sull’altro capo del paese, quello moderno, e una bella “sudata” ce l’eravamo già fatta.
Come dicevo si tratta di un borgo turistico nel quale si trovano negozietti, musei, ristoranti e locali vari, ristrutturato e reso carino con fiori e angoli scenografici.
LAGO DI BOLSENA
Avendo guadagnato tempo, per la mancata visita approfondita di Civita di Bagnoregio, siamo arrivati al lago di Bolsena in tempo per farci un bagno rinfrescante nelle sue acque.

Purtroppo non abbiamo trovato posto nel vicino campeggio così ci siamo sistemati come altri camper nel grande parcheggio pubblico, dove abbiamo trascorso la notte.

Dopo esserci rilassati sia in acqua che sulla spiaggetta di ghiaia scura, essendo un lago vulcanico, siamo tornati al camper a cambiarci per andare a cena fuori. I ristoranti tuttavia erano tutti prenotati, così abbiamo dovuto attendere le nove e mezza affinchè si liberasse un tavolo.
Nel frattempo abbiamo passeggiato sul lungolago, nei giardini fioriti, ammirando il meraviglioso tramonto e la rocca Monaldeschi ben illuminata.
MONTEFIASCONE
Lasciando Bolsena, ci siamo diretti verso la costa passando per Montefiascone. Questo fu un luogo di villeggiatura dei papi così è possibile salire in cima alla collina dove si trova il castello. Dai suoi giardini panoramici, la vista spazia su tutto il lago Bolsena e l’entroterra, fino alla costa, nelle belle giornate.

La nostra visita è stata alquanto veloce, giusto il tempo di raggiungere la cima e vedere la Cattedrale di Santa Maria con la sua grande cupola, visibile anche da lontano.

TUSCANIA
La parte del Lazio che abbiamo attraversato in questi giorni è la Tuscia, che fu abitata nell’antichità dagli etruschi. Le cittadine quindi si caratterizzano da borghi arroccati su speroni rocciosi o circondate da mura di tufo.

Questo è il caso di Tuscania che presenta mura fortificate con torri, chiese romaniche, archi, scalinate e bellissime fontane rinfrescanti. Girovagando abbiamo raggiunto il Parco di Tor Lavello dal quale ammirare il panorama circostante e dove vedere una meridiana e un piccolo anfiteatro.

Stradine piene di fiori e vicoli silenziosi ci hanno veramente rilassati rendendoci la visita veramente piacevole.
TARQUINIA
Pochi km ancora e siamo arrivati a Tarquinia, sempre territorio etrusco, non a caso sparse in giro ci sono moltissime necropoli. Noi ci siamo riservati di vedere quella di Cerveteri, che però abbiamo scoperto essere aperta solo nei fine settimana…

Tarquinia quindi è una cittadina fortificata con doppie mura e ben 38 torri. Per raggiungerla abbiamo percorso il sentiero pedonale che conduce alla chiesa di Santa Maria di Castello con accanto una delle torri più alte della città . Girovagando per le vie silenziose e quasi deserte per il gran caldo, abbiamo visto il duomo, il torrione di Matilde di Canossa, piazzette scenografiche e fontane.
LIDI DI TARQUINIA
Distrutti siamo tornati al camper con la sola idea di trascorrere il resto della giornata al mare. Così abbiamo raggiunto i lidi di Tarquinia e siamo andati all’Europing Camping Village dove accettavano anche i cani.

Si trattava di un campeggio enorme, immerso nel verde della pineta, con posti camper, casette di varie dimensioni, piscine e market. Naturalmente non mancava la spiaggia di sabbia scura e una mare, il Tirreno, dall’acqua gelida….proprio quello che ci voleva.
Siamo rimasti fintanto che il sole cominciava a calare, così siamo tornati al camper a farci una bella pastasciutta, per poi tornare in spiaggia, quando era calata la notte.
Lo scopo era quello di vedere le stelle cadenti, dato che questi erano i giorni fatidici. Forse avremmo potuto addocchiarne qualcuna di stella, visto che la spiaggia era propria immersa nel buio e le luci di altre località erano molto distanti. Purtroppo però si trovavano lì anche diversi pescatori che pescavano al buio con canne che avevano dei bastoncini fosforescenti e che quando li lanciavano, li scambiavamo per stelle cadenti….
COSTA LAZIALE
Il mattino seguente, rigenerati, siamo partiti seguendo la linea costiera del Lazio fino a Ladispoli. Abbiamo passato varie località balneari come Civitavecchia, dove abbiamo visto molte navi da crociera ferme in porto, a causa covid. Oltrepassato Santa Marinella e Santa Severa siamo tornati nell’entroterra, saltando purtroppo Cerveteri con la sua magnifica necropoli etrusca, perchè era chiusa.
LAGO DI BRACCIANO
Dopo la gran delusione per non aver visitato questo famoso sito archeologico, ci siamo diretti al lago di Bracciano, parcheggiando sul lungolago, in seguito a un tentativo fallito di raggiungere il centro storico sulla collina.

Purtroppo i parcheggi per camper non c’erano così abbiamo optato per il lago e non stressarci ulteriormente. Anche in questo caso si tratta di un lago di origine vulcanica e la sabbia ghiaiosa è scura. Dopo un iniziale bagno con cigni e papere, abbiamo deciso di noleggiare un pedalò e una canoa.
Nel momento esatto che siamo partiti verso il centro del lago siamo stati perseguitati dalla nuvoletta di Fantozzi che ci ha riversato addosso una bella doccia di acqua gelata….per fortuna che come è arrivata se n’è andata….e il pomeriggio è proseguito in totale relax.
Verso le sei abbiamo raggiunto Anguillara Sabazia, ma anche qui niente parcheggio, così la sognata cenetta in una trattoria tipica è sfumata.
Per avvantaggiarci per il giorno successivo ci siamo diretti verso Ostia, sempre con l’intento di trovare un agriturismo lungo la strada…ma come sempre accade che quando si cerca qualcosa non si trova…abbiamo lasciato perdere.
La giornata è terminata quindi con un risotto in camper, sistemati in un parcheggio per strada.
OSTIA
La giornata è cominciata raggiungendo il sito archeologico di Ostia antica, il sito più importante del Lazio. Purtroppo sbagliando di girare allo svincolo giusto, ci è toccato fare quasi trenta km per tornare indietro, visto che ci siamo infilati nella superstrada diretta a Roma.

Alle otto e trenta, in ogni caso siamo arrivati all’entrata, proprio quando apriva. Il sito di Ostia è veramente enorme da visitare, e volevo godermelo bene fino in fondo. Tuttavia le temperature roventi sono presto arrivate, così dopo quattro ore ho dovuto gettare la spugna, e una piccola parte l’ho dovuta saltare.

Visitare questi luoghi, seguendo dei percorsi segnalati, porta via veramente molto tempo. E’ preferibile quindi venirci in stagioni climatiche più clementi. Tuttavia è stato proprio come fare un viaggio nel passato.

Anche questa volta, come è successo in altri viaggi, mi sono portata dietro un libro a tema. Si trattava di “Una giornata nell’antica Roma” di Alberto Angela. Consiglio veramente questa lettura specialmente se si decidesse di visitare siti archeologici romani.

Le descrizioni e i particolari narrati fanno entrare letteralmente nell’epoca dei romani, e conoscere nei dettagli come vivevano, le loro abitudini, i loro edifici e le loro tradizioni.
CAMPING VILLAGE ROMA CAPITOL
Ancora una volta distrutti dalle temperature e dalla stanchezza, ci siamo diretti al campeggio con l’intento di trascorrere il resto della giornata tranquillamente rilassati a bordo piscina.

Anche in questo caso il campeggio era molto vasto, ma perlopiù deserto. Pochi erano i vacanzieri, la crisi ha ha fatto sentire anche qui i suoi effetti. In ogni caso le piscine erano veramente belle, così fra bagni, giochi d’acqua e relax totale abbiamo passato la giornata.
CINECITTA’ WORLD
I miei viaggi cercano sempre di accontentare tutti. Così dato che eravamo in zona siamo andati al parco di divertimenti e acquatico di Cinecittà World. Questo parco tematico è incentrato sul cinema ed è organizzato in cinque distinte aree.

I biglietti li avevo acquistati in anticipo così, alle 11, orario di apertura eravamo già sul posto. Purtroppo per varie restrizioni covid o forse altre disposizioni non è stato possibile portare dentro cibi e bevande….era permesso tuttavia uscire e entrare dal parco quanto si voleva.

Abbiamo quindi mangiato in camper e fatto entrare e uscire il cane varie volte. Il pomeriggio, infatti, c’era molta confusione ed era molto caldo, così lo abbiamo lasciato nel camper, per poi riprenderlo dopo qualche ora.

Nel frattempo abbiamo approfittato per andare tutti assieme nelle varie attrazioni, altrimenti avremmo dovuto andarci a turno. Le ore sono volate, e non ci sono state neppure code lunghissime per salire sulle giostre, che naturalmente abbiamo sperimentato tutte.
Ci siamo rinfrescati anche nelle piscine, dove c’era un megaschermo che proiettava film mentre si era in ammollo. Verso le sette abbiamo ripreso il cane e mangiato nei chioschi del parco, che a quell’ora erano numerosi.

In queste sere di agosto la chiusura era alle undici, inoltre, visto che era quasi ferragosto, facevano spettacoli pirotecnici che duravano a lungo…con gran pena per il nostro povero cane….
Usciti al momento della chiusura, ci siamo trovati un posto appartato per trascorrere la nottata e prepararci ai tre giorni di visita a Roma….
CASTELLI ROMANI
Dopo aver passato tre giorni nella capitale in concomitanza del week-end di ferragosto, abbiamo ripreso il viaggio nel Lazio in camper.
Per cambiare panorama e aria ci siamo diretti ai famosi castelli romani, meta di gite dei romani soprattutto nei fine settimana, dove si trovano trattorie e fraschette che permettono di gustare soprattutto la porchetta.
CASTEL GANDOLFO
Ci siamo diretti quindi a Castel Gandolfo, nota meta estiva dei papi. Con il camper non c’era altra soluzione che parcheggiare vicino al lago Albano per poi salire a piedi. Man mano che ci innerpicavamo sulla collina si godeva dell’eccezionale vista del lago e dei borghi circorstanti.

Raggiunto il centro storico, costituito dalla via centrale piena di negozi e ristorantini, siamo arrivati fino al Palazzo Pontificio, che era chiuso alle visite. Questo edificio è ben riconoscibile già da lontano grazie alla specola, ossia l’osservatorio astronomico vaticano.
Fatto un giretto per le viuzze e visto il panorama dall’alto, siamo ridiscesi per farci un bagno rinfrescante nel lago.
FRASCATI
Prima di raggiungere Frascati, siamo passati per Ariccia, famosa località conosciuta fra l’altro per la porchetta, che di questa zona è il piatto forte. Frascati è invece il “castello romano” più gettonato grazie alle ville tuscolane, residenze estive di nobili famiglie costruite in epoca rinascimentale.

Parcheggiato il camper, abbiamo notato che non c’era molta gente in giro, così siamo andati in cerca di un posto tipico dove mangiare. Cercavamo una frasca, il nome dal quale deriva “Frascati”, e ci hanno indicato un chiosco in una piazzetta ombreggiata dove c’erano già altri turisti.
Ci siamo affidati all’oste così ci siamo ritrovati mega porzioni di porchetta, sottaceti, pomodorini sott’olio…insomma ce ne siamo andati che scoppiavamo.
Abbiamo proseguito con la visita e siamo andati alla ricerca dei parchi delle ville visitabili…teoricamente, visto che erano in ristrutturazione ed erano praticamente tutti chiusi. Con grande delusione abbiamo fatto un giro solo per i giardini comunali che un tempo erano della villa Torlonia.
Anche qui, a causa siccità e poco turismo, i giochi d’acqua, per i quali era conosciuto, erano chiusi….sconsolati, ci siamo riposati sulle panchine all’ombra degli alberi, per poi riprendere la strada con il camper.
ABBAZIA DI MONTECASSINO
Siamo ripartiti quindi da Frascati per raggiungere l’abbazia di Montecassino prendendo l’autostrada. Per non stressarci in cerca di un parcheggio abbiamo deciso di fermarci in un’area di sosta.
La decisione è stata fatale per ciò che poi è successo. Praticamente mentre eravamo in sosta, un altro camper in fase di manovra ci è venuto addosso e ha impattato sulla portiera laterale. Il danno non è stato enorme, ma la carrozzeria si è ammaccata e il braccio dello specchietto si è rotto…morale della favola abbiamo fatto una bella constatazione amichevole, pensando che sarebbe potuto andare peggio…almeno il viaggio in camper è proseguito.

Il mattino seguente quindi siamo saliti a 500 metri di altitudine per visitare l’abbazia di Montecassino. Questa fu fondata da San Benedetto da Norcia ed è uno dei monasteri più antichi d’Italia. La nostra visita è durata un’oretta, perchè non abbiamo partecipato a visite guidate. Ci siamo limitati a vedere i tre chiostri, il panorama sulla vallata e la chiesa.

L’abbazia è stata completamente ricostruita negli anni sessanta in seguito ai bombardamenti subiti dagli alleati che cercavano di stanare le truppe tedesche nemiche.
GAETA
Prima di tornare sulla costa del Lazio, siamo passati per Minturno, non tanto per vedere il sito archeologico, che era chiuso, quanto per il Real Ponte Ferdinando. Si tratta di un ponte borbonico, costruito nel 1927 sul fiume Garigliano che fa da confine fra Campania e Lazio.

Passati per Formia siamo giunti a Gaeta trovando posto nel parcheggio per camper sui fianchi del monte.
Velocemente ci siamo preparati per andare in spiaggia, viste le temperature calienti. Sistemati sul bagnasciuga siamo rimasti a rilassarci fino alle cinque. Poi di corsa siamo saliti a piedi alla Montagna Spaccata, una delle attrattive naturali della zona.

La montagna prende il nome da una stretta fenditura nella quale si trova incastonata la Cappella del Crocifisso. Strada facendo abbiamo ammirato il panorama sulla linea costiera che in questo tratto si chiama Riviera di Ulisse, per le varie leggende e le caverne che vi si trovano.

Per cena siamo andati a piedi sull’altro lato della montagna, nel centro storico. Qui c’era l’imbarazzo della scelta di ristorantini e trattorie, anche se molti erano già tutti prenotati.

Abbiamo concluso quindi la serata con assaggini di polipo, paccheri con astice e frittura mista. Tornando al camper abbiamo sbirciato nelle varie bancarelle lungo la strada mentre erano in corso festeggiamenti con concerti e spettacoli di marionette.
SPERLONGA
Il giorno seguente abbiamo proseguito lungo la riviera di Ulisse fino ad arrivare a Sperlonga, un bellissimo borgo con case bianche arroccato su uno sperone roccioso. Su entrambi i lati di questo promontorio si trovano invece lunghe spiagge e belle viste sul litorale.

Nel nostro caso abbiamo girovagato un po’ per le stradine del centro storico, con begli scorci e scalinate, poi siamo scesi verso torre Truglia, una torre saracena ben riconoscibile dalla sua particolare forma.
Avremmo voluto visitare la villa di Tiberio, all’imboccatura di una grande caverna lungo la costa, ma ancora una volta abbiamo trovato il sito archeologico chiuso.
Amareggiati abbiamo ripreso il camper e ci siamo diretti al campeggio di Sabaudia nel parco del Circeo.
PARCO DEL CIRCEO
Il parco del Circeo si distingue per il promontorio del Monte Circeo, una lunga striscia di dune, dei grandi laghi e una antica foresta. Gran parte del territorio si trova nell’agro pontino, terre bonificate fin dal passato dove sono sorte fra l’altro Sabaudia.

Nel nostro caso abbiamo raggiunto il campeggio Lilandà , immerso nella vegetazione e affacciato su uno dei laghi costieri. Senza perdere tempo ci siamo preparati per andare in spiaggia, attraversando la strada e scendendo la scalinata in legno sulle alte dune.
Il panorama era eccezionale, in lontananza si vedeva la montagna del Circeo e la spiaggia era veramente lunghissima. Rinfrescati e rilassati nelle onde del mare, siamo rimasti praticamente fino al tramonto. A conclusione della giornata ci siamo fatti una bella spaghettata sotto il tendalino del camper, che abbiamo aperto, dopo anni di oblio.
TIVOLI
Ultimo saluto al mare del Lazio, e siamo ripartiti il giorno seguente per Tivoli, passando per Latina, una delle città sorte in seguito alla bonifica dell’Agro Pontino. La struttura architettonica di questa giovane città rispecchia il periodo fascista nel quale è sorta, per cui gli edifici sono lineari e funzionali.
Abbiamo proseguito poi imboccando la grande circonvallazione di Roma, che per fortuna, visto il periodo estivo, era molto scorrevole.
A Tivoli, in un’altra occasione, siamo stati quando abbiamo visitato Villa d’Este, magnifica residenza di cardinali, con spettacolari fontane e i giardini maestosi.
VILLA ADRIANA
Stavolta ci siamo concentrati invece su villa Adriana, la villa che si fece costruire l’imperatore Adriano nel II secolo d.C.

Anche qui la visita è stata alquanto estenuante per le alte temperature, ma molto interessante e suggestiva. Non c’erano molti visitatori per cui ci siamo goduti la pace e la tranquillità del luogo, impiegando comunque oltre due ore per fare tutto il giro.

Terminata l’esplorazione, per rinfrescarci, siamo andati al Parco della Villa Gregoriana in centro a Tivoli; Villa Adriana infatti è in periferia della cittadina.
PARCO VILLA GREGORIANA
Il parco di Villa Gregoriana, che si sviluppa in una vallata del fiume Aniene, è chiamata la valle dell’inferno. La visita avviene percorrendo un sentiero circolare che si addentra sempre più in profondità di questo “canyon” rigoglioso.

Terrazze panoramiche, cascate naturali e artificiali, grotte e gallerie rendono il percoso emozionante. Abbiamo goduto quindi del frescore all’ombra di alberi e dissetati alle varie fontanelle, con gran gioia del nostro cane.

Soddisfatti di questo ultimo assaggio del Lazio, ci siamo diretti verso l’Umbria per trascorrere gli ultimi giorni di questa vacanza italiana in camper.
Sicilia on the road 7 giorni!!
Campania viaggio on the road!!
Napoli a piedi in tre giorni!!