SICILIA IN CAMPER COSA VEDERE ON THE ROAD
Argomenti trattati
Sicilia in camper è un viaggio di due settimane, che si è svolto fra settembre e ottobre. Abbiamo esplorato questa regione in un periodo di basso afflusso turistico, così non ci sono stati problemi organizzativi. L’isola si è fatta scoprire non solo per il suo mare, che effettivamente ce lo siamo goduti poco, ma soprattutto per la sua storia e la sua cultura.
La Sicilia è stata comunque la meta di un successivo viaggio on the road, ma in macchina. In questa occasione alcuni luoghi li abbiamo approfonditi, ma altri erano per noi ancora sconosciuti.
Possiamo dire, quindi, di aver girovagato un po’ ovunque in Sicilia, a parte le isole….Ma bando agli indugi….ecco allora il nostro itinerario…
STRETTO DI MESSINA SICILIA
Il viaggio di avvicinamento è durato quasi due giorni, e dopo circa 1300 km, siamo arrivati a Villa San Giovanni. In mattinata, siamo saliti sul traghetto per sbarcare così in Sicilia, in circa 20 minuti…

Si tratta, infatti, di un braccio di mare di circa 3 km, e navigare in mezzo è davvero emozionante, soprattutto con la prospettiva di sbarcare in un altro mondo….come lo è la Sicilia…
In passato questo era lo Stretto di Scilla e Cariddi, i due mostri marini che con le loro lotte, creavano alte onde. Le forti correnti si generano infatti con l’incontro delle acque del mare Ionio e quello Tirreno.
Diverse sono le compagnie di navigazione, che effettuano il trasporto, per cui i prezzi variano in base al periodo, ed è consigliabile quindi una prenotazione anticipata.
Nel frattempo… la nostra avventura in terra sicula stava cominciando da Messina, a pochi km dallo sbarco.
PRIMO GIORNO SICILIA IN CAMPER COSA VEDERE ON THE ROAD 100 KM
MESSINA
La storia di Messina è stata alquanto travagliata, soprattutto a causa di due potenti terremoti, che l’hanno completamente rasa al suolo. L’ultimo dei quali è accaduto nel 1908, ed è stato anche accompagnato da un maremoto, che ha terminato la devastazione.

Nonostante tutto, Messina riserva molte cose interessanti da vedere, e noi siamo partiti dalla Passeggiata a Mare Messina. Si tratta di un bel lungomare alberato dal quale si osserva bene il porto della città, quasi tutto racchiuso su se’ stesso.
MESSINA COSA VEDERE SICILIA
Non può passare inosservata la Madonna della Lettera, all’imbocco del porto. La statua dorata della patrona della città svetta su un’altissima colonna, mentre alle sue spalle si trovano le mura del Forte San Salvatore. Proseguendo sul porto si incontra anche il Faro Lanterna di San Rainieri.

Messina è la città delle fontane, se ne trovano in ogni angolo, ma una delle più suggestive è la maestosa Fontana del Nettuno, proprio di fronte al Palazzo del Governo. Poco dopo si trova invece il magnifico Teatro Vittorio Emanuele
Superata Piazza Unione Europea, con i Leoni dello Sbarcadero, e il Palazzo del Municipio di Messina, si arriva a Piazza Duomo e la sua Fontana di Orione. La costruirono per celebrare l’arrivo dell’acquedotto a Messina, e raffigura la divinità di Orione, il fondatore mitologico di Messina con i quattro fiumi, il Nilo, Tevere, Ebro e Camaro.
CHIESE DI MESSINA
La vera attrazione della piazza è però il duomo di Santa Maria Assunta, ricostruito varie volte, e soprattutto il campanile. Lo decorano statue e lo spettacolare Orologio astronomico, considerato il più grande del Mondo di questo genere.

Nei pressi, si trova anche la Chiesa dei Catalani che mostra vari stili architettonici. Passando davanti alla Galleria di Arte Moderna, ci siamo diretti verso Piazza Antonello, dove siamo entrati nella splendida Galleria Vittorio Emanuele III. Tre lunghi corridoi confluiscono sotto l’enorme cupola decorata, che richiamano i fasti dell‘art-deco’.

Seguendo via Sant’Agostino, fino a Piazza Falconieri con l’omonima fontana, siamo saliti sulla Rampa della Colonna, abbellita con sculture colorate, che richiamano le immagini mitologiche. In cima si trova il Santuario di Santa Maria di Moltaldo.

Un altro punto molto suggestivo e panoramico è quello in cui si trova il Sacrario Cristo Re, che accoglie le spoglie dei caduti delle guerre mondiali. Le sue forme richiamano quelle della Basilica di Superga a Torino, visto che il suo architetto, Filippo Juvarra, è lo stesso che realizzato molti palazzi piemontesi.

Il Museo Regionale di Messina è uno dei principali della città, e ospita fra l’altro opere di Caravaggio e di Antonello da Messina. Si trova in posizione un po’ decentrata e noi l’abbiamo visto passando quando ci siamo diretti a nord.
GANZIRRI
Lasciata Messina, abbiamo seguito la strada che costiera, con splendide visuali sullo stretto e sulla Calabria. Varie località balneari si susseguono e si incontra anche la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, davanti al quale si trova il Belvedere Mia Martini.

A Ganzirri si possono vedere i due laghi costieri, chiamati anche Pantano Grande e Pantano Piccolo, collegati fra loro, ma sfociano in mare, uno in quello Tirreno e uno nel Mar Ionio. In questi bacini si coltivano soprattutto le cozze, non a caso tutto attorno ci sono molti ristoranti di pesce e molluschi.

TRINACRIA COSA E’
Il simbolo della Sicilia è la Trinacria, e deriva proprio dalla forma dell’isola. Si tratta di una testa femminile, che somiglia a una medusa, con tre gambe piegate, rappresentate come se fossero in movimento. Proprio queste tre gambe si riferiscono ai tre promontori siciliani, Capo Passero a sud di Siracusa, Capo Lilibeo o Boeo in prossimità di Marsala a ovest, e infine Capo Peloro a nord-est della Sicilia.
In passato la Trinacria aveva una valenza religiosa, e rappresentava il dio del sole, in seguito i romani utilizzarono questo termine per riferirsi proprio alla Sicilia.
CAPO PELORO
Lo spartiacque fra il Mare Ionio e il Tirreno è costituito da Capo Peloro. Su di esso svetta il pilone in acciaio di Torre Faro, rosso e bianco, alto oltre 220 metri. Utilizzato per trent’anni, fino agli anni Cinquanta, faceva arrivare l’elettricità dalla terra ferma, in seguito sostituito con una connessione sottomarina.

Non a caso, anche in Calabria, dopo il paese di Scilla, è ancora visibile il Pilone Santa Trada. Questi due punti possono essere identificati come quelli di Scilla e Cariddi. Secondo la storia di Ulisse, a Scilla si trovava il mostro con sei teste, mentre a Cariddi ce n’era uno che risucchiava e rigettava il mare, proprio come succede con le correnti marine. I due mari hanno un diverso dislivello, per cui in base alle fasi lunari, si compensano a vicenda, creando queste correnti costanti.
MILAZZO
Proseguendo l’itinerario, eccoci arrivati a Milazzo, sull’omonimo promontorio, lungo e stretto. Questa cittadina è famosa per i traghetti che portano alle isole Lipari o Eolie e le collegano fra loro. Si tratta di sette isole maggiori contornate da isolotti e scogli. Quella più vicino a Milazzo è l’isola di Vulcano, poi si dispongono a Ypsilon, per cui ci sono da un lato Lipari, Salina, Filicudi e Alicudi, sull’altro invece Panarea e Stromboli.

Milazzo è sovrastata da una cittadella fortificata, con l’antico Duomo di Santo Stefano e i resti del castello. Vale la pena raggiungere la cima solo per il gran panorama che si apre su entrambi i lati del capo, dove si trovano spiagge e calette ghiaiose.
Dirigendosi verso la punta di Capo Milazzo, si incontra il suggestivo santuario di Sant’Antonio, incastonato nella roccia e dipinto di rosa. Si termina, infine, con la Piscina di Venere, in mezzo alle rocce costiere, con l’acqua azzurra.
OLIVERI LAGHETTI DI MARINELLO SICILIA
Ripresa la strada, abbiamo terminato la giornata a Oliveri, sistemandoci in un campeggio di questa località balneare. Ci siamo affrettati a raggiungere a piedi i Laghetti di Marinello, una riserva naturale posizionata sotto al promontorio di Tindari.

Si tratta di laghetti salmastri soggetti a mareggiate, per cui la loro forma varia a seconda del periodo. Molto particolare è la lingua di sabbia, che si allunga in mezzo al mare, soprattutto se si osserva dal promontorio.

Dopo una passeggiata sulla spiaggia ghiaiosa, bordata da varie specie di piante, ci siamo fatti un bagno rinfrescante….peccato che nell’acqua c’erano anche i ricci di mare ad aspettarci….
La serata si è conclusa in un ristorante dove abbiamo mangiato un’ottima pasta alla Norma, con melanzane fritte e ricotta salata.
SECONDO GIORNO SICILIA IN CAMPER COSA VEDERE ON THE ROAD KM 115
TINDARI SICILIA IN CAMPER
Nella nuova giornata on the road in Sicilia, ci siamo diretti a Tindari, una storica località posta sul promontorio, dei Monti Nebrodi a meno di dieci km dal campeggio di Oliveri.

Il luogo è maggiormente conosciuto per il maestoso Santuario della Madonna Nera, sorto in seguito al miracoloso ritrovamento di una scultura lignea. In realtà, nell’VIII secolo, questa statua venne gettata di proposito in mare, allo scopo di alleggerire il carico di una nave rimasta incagliata, che era diretta a oriente.

La Madonna di Tindari appare scura e con un volto allungato, ed è realizzata in legno di cedro.
Il santuario è sorto sui resti archeologici di una città fondata dal tirano Dionisio da Siracusa nel IV secolo a.C. Divenne colonia cartaginese durante le guerre puniche, chiamandosi Tyndaris in onore del re di Sparta. Successivamente passò ai romani e ai Bizantini che la trasformarono in una sede vescovile. L’arrivo degli arabi, significò la distruzione della città, che risparmiarono solo il santuario.

Il continuo afflusso di pellegrini portò alla costruzione dell’attuale Santuario, che si affaccia proprio sui laghetti di Marinello e la lunga lingua di sabbia. Secondo la leggenda, la forma di questo arenile richiama la mano della Madonna, che ha salvato un bimba caduta dal promontorio…Successe a causa della madre che rimase delusa nel constatare che la Madonna fosse “nera” e per questo fu in un certo modo punita per il suo “razzismo”….
SITO ARCHEOLOGICO DI TINDARI
Dopo la visita alla basilica e al bel panorama dall’alto, abbiamo seguito il sentiero per raggiungere il sito archeologico. L’antica città di Tindaro era circondata da possenti mura, in parte ancora visibili con archi e pietre massicce. La zona più interessante è quella del teatro greco, ancora oggi utilizzato per eventi teatrali e musicali.

E’ rimasta visibile anche una parte dell’antica città romana, con i tracciati delle strade, ambienti commerciali, abitazioni e terme. Proprio in questo sito archeologico è stato rinvenuto il mosaico più antico che raffigura la Trinacria.

Passeggiare in questa area è molto rilassante, circondati dalla macchia mediterranea e dagli scorci panoramici sul Golfo di Patti. E’ possibile percorrere, inoltre, il sentiero denominato “Coda di Volpe”, che collega Tindari ai Laghetti di Marinello, utilizzato dai pellegrini.

La località di Tindari evoca alla mente anche un famoso romanzo di Andrea Camilleri, della serie del commissario Montalbano, intitolato appunto “Gita a Tindari”.
SANTO STEFANO DI CAMASTRA
Questo paesino è noto per le sue ceramiche, ma non ha una lunga storia come Caltagirone o Sciacca. In origine il nucleo abitativo si trovava sulle colline dell’entroterra, ma a causa di continue frane gli abitanti si sono spostati sulla costa, reinventandosi nuovi mestieri.

Il fatto che allora non esistesse ancora l’autostrada, ha reso Santo Stefano di Camastra una tappa intermedia nei lunghi spostamenti.
Anche noi, quindi, abbiamo girovagato fra una bottega artigianale e l’altra, ammirando le varie tecniche decorative di queste ceramiche colorate e davvero interessanti. In paese si trova anche il Museo delle Ceramiche suddiviso in sezioni tematiche.
FIUMARA D’ARTE
Proseguendo sulla strada costiera, abbiamo addocchiato da lontano il “Monumento a un poeta morto” conosciuto anche come “Finestra sul mare”. Si tratta di un enorme riquadro azzurro di 18 metri per 18, posizionato sulla spiaggia, che incornicia il mare.

Fa parte di un percorso artistico, che comincia nell’entroterra, chiamato “Fiumara d’Arte”, ed è composto da dodici opere di artisti contemporanei. Si trovano in prossimità delle rive del fiume Tusa, e sono uno diverso dall’altro. Molto bello è il “Labirinto di Arianna” posizionato su una collina nei pressi di Castel di Lucio, di forma tondeggiante e dai colori rossastri.
CASTEL DI TUSA
Questo progetto artistico si conclude a Castel di Tusa, con il “Cavallo Eretico”, in acciaio inox e lamiera, alto quattro metri. Nel borgo si trova, inoltre, il museo-albergo “Atelier sul Mare” le cui stanze sono state concepite da artisti contemporanei. Dal lungomare si osserva il porticciolo e la bella spiaggetta delle Lampare con ciotoli, sabbia e scogli spettacolari.
CEFALU’ SICILIA IN CAMPER
Anche in questo viaggio, come in quello successivo, siamo andati a Cefalù, ma stavolta abbiamo trovato bel tempo, viste le temperature più miti. In questo borgo medievale sono molte le attrazioni turistiche da vedere. Primo fra tutti lo spettacolare Duomo Normanno, che comprende vari stili architettonici, e dove troneggiano le due torri appuntite. All’interno risplende il Cristo Pantocratore realizzato con preziosi mosaici.

Scendendo una scalinata in pietra, si arriva al lavatorio medievale composta da molte vasche e 22 bocche in ghisa.
Proseguendo nell’intrico di strade, si giunge alla Porta Pescara o Marina, l’unica rimasta delle quattro porte originali della cinta muraria. Da qui si accede alla spiaggia di Cefalù, il suo porticciolo, e il vecchio molo.
In questo punto è possibile ammirare la cittadina adagiata ai piedi della Rocca e le facciate delle case medievali. L’adiacente Piazza Marina, delimitata da alcuni archi, conduce al sentiero degli scogli, e poco più avanti al Bastione di Capo Marchiafava, dal quale si osserva il faro in lontananza.

Come accennato, la rocca che sovrasta Cefalù, a 260 metri sul mare, è raggiungibile con un sentiero panoramico, che si innerpica sul fianco del colle, dove si incontrano anche antiche mura difensive. Sulla sommità si trovano inoltre ruderi dell’antico tempio di Diana, e altre antiche strutture. La vista è davvero spettacolare e nelle belle giornate si scorge addirittura Palermo.

La nostra giornata è terminata al Camping Costa Ponente, con un bel bagno in mare, raggiungibile dalla costa, scendendo alcuni scalini. Non ci siamo risparmiati neppure la grande piscina, in attesa del tramonto. In seguito abbiamo avuto modo di assaggiare il primo cous cous di questo on the road in Sicilia…

TERZO GIORNO SICILIA IN CAMPER COSA VEDERE ON THE ROAD KM 130
MONDELLO
Il mattino seguente, siamo arrivati a Palermo, cominciando la visita dal punto più lontano, ossia Mondello. Come la seconda volta in cui siamo tornati, non abbiamo trovato un tempo fantastico, per goderci la località di villeggiatura preferita dei palermitani.

Ci siamo limitati a passeggiare sul lungomare, osservando costruzioni in stile art-nouveu, primo fra tutti lo scenografico stabilimento balneare in mezzo all’acqua.

MONTE PELLEGRINO
Nonostante il maltempo, abbiamo deciso ugualmente di salire sul Monte Pellegrino, seguendo la tortuosa e ripida strada, che si inerpica lungo il fianco della montagna. La visuale man mano che salivamo era sbalorditiva, tuttavia, a causa delle raffiche di vento, ci siamo fermati varie volte, soprattutto perchè le curve erano a strapiombo sul vuoto, con poche protezioni di sicurezza…

Siamo arrivati fino al Santuario di Santa Rosalia, patrona di Palermo, colei che ha salvato la città dalla peste. La santa ha trascorso gli ultimi anni della sua vita nella grotta di questa montagna, ossia fino al 1170.

Il 4 settembre, il giorno della morte di Santa Rosalia, i pellegrini fanno “l’acchianata“, ossia la salita a piedi al santuario, percorrendo un sentiero molto faticoso come segno della loro devozione.
Sulla cima del Monte Pellegrino si trova anche il Castello Utveggio, dai richiami liberty, e costruito con funzione di albergo nei primi anni del Novecento.

Sul belvedere superiore, a 700 metri, oltre alle innumerevoli antenne, si trova anche la statua della santa.
Il Monte Pellegrino è una riserva naturale, ed è costellato di sentieri escursionistici percorribili anche in mountain bike. Seguendo proprio uno di questi, nella Piana di Mezzo, è possibile vedere il suggestivo labirinto del Montepellegrino, realizzato con migliaia di pietre. Si tratta di un labirinto a spirale unicursale, ossia con un unico sentiero, che conduce dall’esterno all’interno.
MONREALE SICILIA IN CAMPER
Una volta scesi dal Monte Pellegrino, dalla parte di Palermo, siamo andati a Monreale, a una decina di km a nord della città. Questa località si trova sulle colline, per cui occore salire e prestare attenzione molto bene ai cartelli stradali, che indicano chiaramente di non entrare nel centro abitato con il camper…cosa che non abbiamo fatto noi…

Ci siamo, infatti, ritrovati quasi incastrati in mezzo alle stradine, con tanto di terrazzini sporgenti, e strette curve…fortunatamente alla fine ce l’abbiamo fatta a uscirne indenni…
In ogni caso, dopo questa esperienza “indimenticabile”, ci siamo sistemati in un apposito parcheggio, che era indicato fin dall’inizio del paese….
DUOMO DI MONREALE PALERMO
Il duomo di Monreale è avvolto da varie leggende, tuttavia, furono i Normanni a eriggerlo nell’XI secolo. Abbiamo iniziato la visita del paese di Monreale dal Monastero benedettino, famoso per il suo chiostro romanico. Particolarmente belle sono le 200 colonne binate, completamente decorate con mosaici, fiori e animali.

Successivamente, passando per la bella piazza Vittorio Emanuele, sulla quale si affaccia anche il palazzo del Comune, siamo entrati nella Cattedrale di Santa Maria Nuova, Patrimonio Unesco. Questa chiesa, dai vari stili architettonici, si caratterizza all’esterno da due torri campanarie, di altezze differenti. In mezzo a esse si trova, inoltre, un porticato con arcate ogivali e un antico portone in bronzo.

L’interno della cattedrale è completamente ricoperto di mosaici dorati, con un enorme Cristo Pantocratore, e un soffitto in legno policromo.
Durante la visita completa, siamo saliti anche sulle terrazze panoramiche, che corrono tutte attorno al perimetro della chiesa, regalando splendide vedute, sia sui chiostri sottostanti, che sui tetti di Monreale e la cosiddetta “conca d’oro”.
Quest’ultima è praticamente la pianura sulla quale è adagiata Palermo, che un tempo, era occupata completamente da distese di agrumeti.
Terminata la visita, abbiamo gironzolato per le vie del quartiere Ciambra di Monreale, molto pittoresche e costellate di botteghe artigianali.
PALERMO SICILIA IN CAMPER
Tornati a Palermo, ci siamo sistemati nell‘area sosta camper Green Car, sebbene si trattasse più di un parcheggio di auto che per camper….Questo è tuttavia l’unico che si trova a pochi passi dal centro storico di Palermo, e perlomeno ci si può rifornire di acqua e collegarsi alla corrente elettrica.
QUARTO GIORNO SICILIA IN CAMPER COSA VEDERE ON THE ROAD
Abbiamo dedicato due giornate intere alla visita di Palermo. Come nel successivo viaggio in Sicilia, anche in questo il tempo è stato alquanto instabile…
PRIMO GIORNO PALERMO SICILIA IN CAMPER COSA VEDERE
La prima tappa l’abbiamo fatta al Palazzo della Cuba, un particolare edificio dalle chiare linee arabeggianti, sebbene lo abbiamo realizzato i normanni, come giardino delle delizie.

Il giro è proseguito oltrepassando Porta Nuova, per recarci al Palazzo dei Normanni e la sua splendida Cappella Palatina, che è completamente rivestita di mosaici dorati. Nel palazzo molto belle sono la Sala dei Venti e la Stanza di Ruggero, tutta rivestita di mosaici dorati.

Nelle vicinanze, ci siamo fatti una pausa ristoratrice nel mercato di Ballarò, ricco di bancarelle di street food locale, gustandoci le arancine palermitane (femminile) e gli sfincioni. Non abbiamo approfittato invece di assaggiare il pane con la milza “pane c meusa”, che pare sia una leccornia…
In seguito, passando per piazze e lunghi viali, è stata la volta del giardino botanico, che fa parte dell’Università di Palermo, ed è uno dei più importanti d’Italia. Qui si possono ammirare anche molte specie tropicali, come enormi ficus e alberi bottiglia.

Adiacente all’orto botanico, si trova il giardino di Villa Giulia, che in origine costeggiava il mare. Tutto è cambiato alla fine della seconda guerra mondiale, quando hanno utilizzato i ruderi dei palazzi per creare la Passeggiata a Mare o Foro Italico.

Il parco si compone di viali geometrici, punteggiati di strutture architettoniche e statue in marmo, che convergono tutti sulla centrale fontana del Dodecaedro.
Siamo tornati all’area sosta, passeggiando nell’antico quartiere della Kalsa, abitato un tempo dagli arabi, e passando per i Quattro Canti, l’incrocio più famoso di Palermo. Si tratta di uno spazio circolare, sul quale si affacciano edifici con facciate curvilinee. Le decorano statue di re spagnoli, sante e fontane delle stagioni.
SECONDO GIORNO PALERMO SICILIA IN CAMPER COSA VEDERE
La giornata successiva è iniziata con le Catacombe dei Cappuccini, che si trovano sotto l’omonimo convento. La sepoltura dei corpi dei cappuccini iniziò nel 1500, quando scoprirono per caso che le salme si mummificavano in maniera naturale.
CATACOMBE DI PALERMO
Nel corso dei secoli, in questo luogo si fecero tumulare anche famiglie benestanti, ecco perchè è possibile vedere le mummie divise in base agli ordini di appartenenza. Ci sono quindi avvocati, militari, bambini, imbalsamati con tecniche differenti, ma non sempre sono ben conservati.
Una delle mummie più stupefacenti per il grado di conservazione è quello della piccola Rosalia, morta a due anni, quasi 100 anni fa….e a vederla sembra che stia tranquillamente dormendo…
Tornati alla luce del sole, abbiamo raggiunto la Cattedrale di Palermo, per poi proseguire su Via Vittorio Emanuele fino ai Quattro Canti e la magnifica fontana Pretoria, soprannominata “della vergogna”. Questo appellativo è dovuto sia per la nudità delle statue, che per l’amministrazione corrotta del tempo. Nella piazzetta adiacente non passa inosservata la Chiesa di san Cataldo, con le sue tre cupolette rosse.

Siamo tornati nel quartiere della Kalsa, per visitare la chiesa della Magione e la chiesa di Santa Maria dello Spasimo, che da sempre è rimasta senza un tetto….

Arrivati al lungomare di Palermo, chiamato Foro Italico, con belle viste sul golfo fino al Monte Pellegrino, abbiamo costeggiato la Cala, il porto turistico della città.

Passando davanti al porto principale dei traghetti, saimo arrivati fino al carcere dell’Ucciardone, con la nota aula bunker, (che non abbiamo “visitato”…) nella quale si svolgono importanti processi.

Nei pressi dei Giardini Inglesi, abbiamo svoltato per raggiungere il Teatro Politeama e più avanti il bellissimo Teatro Massimo. Si affaccia sulla centrale Via Maqueda, disseminata di ristoranti, locali e negozi. Abbiamo concluso così il nostro soggiorno a Palermo.

QUINTO GIORNO SICILIA IN CAMPER COSA VEDERE ON THE ROAD KM 200
CAPACI
Di nuovo on the road sulle strade della Sicilia, abbiamo salutato Palermo. Percorrendo l’autostrada, in prossimità di Capaci, siamo passati davanti al Monumento alle vittime della strage di Capaci. Si tratta di una stele color mattone posizionata nel punto esatto in cui è saltata in aria l’auto e la scorta del magistrato Giovanni Falcone il 23 maggio 1992 alle 17.58.
Poco più avanti a Punta Raisi si trova invece l‘aeroporto di Palermo.
CASTELLAMARE DEL GOLFO
Usciti dall’autostrada, siamo passati per Castellammare del Golfo, con lunghe spiagge e caratterizzata dal castello arabo normanno affacciato sul porto. Dal belvedere sulla strada in salita verso Scopello si gode di una magnifica vista su questa cittadina.

Percorso alcuni km si incontra Scopello, nota per la sua antica tonnara, posta su una scenografica cala, di fronte ai faraglioni. Sul promontorio vicino si trova inoltre una torre squadrata che fa da guardia. Una curiosità è quella che in questo luogo è stata girata una scena del film “Ocean Twelve” con Brad Pitt e George Clooney, del 2004.
RISERVA DELLO ZINGARO SICILIA IN CAMPER
Abbiamo deciso di addentrarci nella riserva dello Zingaro, seguendo il sentiero costiero solo per un tratto. Questa area naturale è posizionata nella penisola di San Vito lo Capo, e inizia da Scopello, una frazione di Castellammare del Golfo, per terminare proprio a San Vito lo Capo.

L’itinerario sulla costa frastagliata ha una lunghezza di sette km, e conduce a varie calette come Cala Capreria, Cala del Varo, Cala della Disa, Cala Beretta, Cala Marinella, Cala dell’Uzzo, e Cala Tonnarella dell’Uzzo.

Si passano alcune gallerie oltre a esserci grotte e edifici storici, trasformati in musei della tradizione e naturalistici.

SEGESTA COSA VEDERE SICILIA
Finalmente è stato il momento di visitare l’interessante sito archeologico di Segesta, circondato dalla natura e adagiato sulle colline, dalle quali le viste panoramiche sono stupefacenti.

Lo splendido tempio dorico, del V secolo a. C. si erge con tutta la sua imponenza in posizione rialzata. 36 sono le colonne che lo compongono, e sorreggono entrambi i timpani che poggiano su architravi massicce. Probabilmente non è mai stato terminato, e così è rimasto sempre senza il tetto.

L’altra attrazione principale di Segesta è il teatro greco, raggiungibile con un bus navetta, dato che dista oltre un km e si trova sul Monte Barbaro.

E’ stato scavato nella roccia posizionato verso Castellammare del Golfo, furono i romani che lo ingrandirono.

Vi si tengono ancora spettacoli ed eventi e può ospitare fino a 4000 persone. Nei pressi sono visibili anche i resti del castello Calatabarbaro, tuttavia, ancora una volta ciò che cattura è la splendida vista sulle verdi vallate circostanti.

ERICE SICILIA IN CAMPER
Un’altra brillante idea che ci è venuta in questo on the road in Sicilia, è stata quella di salire a Erice in camper, quando invece avremmo potuto farlo con la funicolare…

Seguendo i consigli che ci erano stati dati, nonostante la nostra titubanza, ci siamo inerpicati sulla ripida strada piena di tornanti e curve strette. A un certo punto abbiamo incrociato anche un autobus in discesa…e per una manovra sbagliata da parte nostra, ci siamo ritrovati una bella strisciata del suo specchietto sulla fiancata, fortunatamente era di plastica….

In ogni caso, dopo l’ennesima scarica di adrenalina, ci siamo dedicati alla visita di questo borgo, che è davvero arroccato sull’omonimo monte, a 750 metri di altezza.
ERICE CENTRO STORICO
Il centro storico medievale è caratterizzato da vicoli e stradine acciotolate, tutte pedonali. Varie porte si aprono sulla citta muraria, come Porta Trapani, che è rivolta appunto verso questa città e il suo mare.
A tal proposito, data la sua posizione, le viste panoramiche da Erice sono spettacolari…anche se quando siamo arrivati noi era un po’ avvolta dalla nebbia…Sul piazzale di Porta Trapani, fra l’altro, si trova la funicolare che sale e scende dal monte.

Sembrava di stare veramente in alta montagna con tutta quell’umidità, fortunatamente poi è spuntato il sole….Molto bella è la Chiesa Madre o Duomo dell’Assunta, con il suo bel campanile sul quale è possibile salire per avere un’altra vista fantastica.
Durante il cammino, si incontrano anche altre chiese, come la Chiesa di San Martino dalla facciata rosata, e la centralepiazza della Loggia. Ci sono molte attività economiche, fra cui pasticcerie che vendono golose specialità siciliane, come i cannoli e dolci di pasta di mandorle.
Il borgo ha una pianta quasi triangolare, e su un vertice è posizionato il giardino della Villa Comunale Balio, che regala altri punti scenografici. Nei pressi è possibile vedere anche la Torretta Pepoli e le rovine del Castello normanno di Venere, sorto proprio su un antico tempio.
Su un altro vertice del “triangolo” si trova anche il Quartiere Spagnolo con il forte, che ospita un museo. Anche su questo lato le vedute sono straordinarie, sia su Erice che su tutta la pianura, il mare e le isole Egadi in lontananza.
MAKARI E LA FICTION
La Sicilia si presta bene a fare da sfondo a serie televisive, tratte da racconti di bravi e importanti scrittori italiani. Come per il Commissario Montalbano, nato dalla penna di Andrea Camilleri, anche Makari è ispirato ai romanzi di Gaetano Savatteri.
In questo caso le location si trovano soprattutto nella penisola di San Vito lo Capo e in genere nella Sicilia nord-occidentale, contrariamente a quella di Montalbano che era girata a sud-est.

La Makari del telefilm corrisponde al paesino dell’entroterra di Macari, ma è riferita più che altro all‘omonima spiaggia, e alla Baia di Santa Margherita. Luoghi apparsi anche nel film hollywoodiano “Maria Maddalena” del 2018, con Joaquin Phoenix e Rooney Mara.
In posizione rialzata si trova proprio la casa del personaggio principale di Makari, Saverio Lamanna, un ex giornalista, che si ritrova a risolvere casi intricati.
SAN VITO LO CAPO
L’ultima tappa della giornata è stato San Vito lo Capo, adagiato proprio in un golfo dell’omonimo promontorio. Si tratta di una nota località balneare del trapanese, che vanta una meravigliosa e lunga spiaggia bianca.

La centrale via Savoia è costellata di attività commerciali, e comprende la piazza con il Santuario di San Vito, che appare come una fortezza. In passato, infatti gli abitanti si rifugiavano all’interno per difendersi dagli attacchi dei pirati.
San Vito lo Capo è famoso per il Cous Cous Fest, un evento internazionale che si tiene a settembre. Quando siamo arrivati noi, era terminato da una settimana. Non ci siamo fatti scappare, però, questa specialità gastronomica, che è arrivata dall‘Africa, in seguito alla dominazione araba e per i frequenti contatti dei pescatori siciliani con quelli nordafricani.

In ogni caso, il cous cous trapanese si diversifica da quello africano, perchè viene cotto a vapore con brodo di pesce, e si utilizza una specifica pentola in terracotta forata, la couscoussiera.
SESTO GIORNO SICILIA IN CAMPER COSA VEDERE ON THE ROAD KM 130
TRAPANI COSA VEDERE SICILIA IN CAMPER
Tornati sui nostri passi, abbiamo raggiunto Trapani, il cui centro storico si sviluppa su una stretta penisola, ed è quindi quasi completamente circondato dal mare. Abbiamo cominciato l’esplorazione dal caratteristico porto dei pescatori, racchiuso in una grande darsena, dove si scorge il Lazzaretto. Questo edificio semicircolare risale al XIX secolo, ma già nei secoli precedenti si trovava qui un’altra struttura, che ospitava le persone malate, che arrivavano via mare, al fine di prevenire le epidemie.
Dal porto si propagano in mezzo al mare diverse “protuberanze”. Su una di queste è posizionata la Torre di Ligny, una postazione di avvistamento costruita dagli spagnoli. Ospita all’interno il Museo Civico, e molto particolare è la terrazza superiore, dalla quale si ammira la linea costiera siciliana e le sagome delle isole Egadi. In zona si trova anche la caletta San Liberale, mentre al largo si incontrano il mar Mediterraneo e il Tirreno. Trapani è chiamata infatti “città dei due mari”…

Su un’altra stretta lingua di terra, si trova invece il Villino Nasi, dallo stile art-nouveau. Sull’isoletta vicina spicca il Castello della Colombaia, o Torre Peliade, un’antica fortezza più volte rimaneggiata, con una torre ottagonale centrale. Ma è visibile solo all’esterno e da lontano, perchè è ormai pericolante. Poco distante troneggia, inoltre, il faro sullo scoglio Palumbo.

Dalla profonda insenatura del porto di Trapani partono i traghetti per l’arcipelago delle Egadi, composto da tre isole principali, Marettimo, la più lontana, Favignana e Levanzo e svariati scogli.
CENTRO STORICO DI TRAPANI
Durante il nostro tour, ci siamo addentrati nel centro storico della città, passeggiando su Corso Vittorio Emanuele, costellato di edifici barocchi, come la sede del Comune, che è ospitato nel Palazzo Senatorio o Cavaretta. Sulla facciata nelle nicchie sono collocate tre statue di santi mentre in cima sui frontoni, due orologi.
Proprio accanto, la Porta Oscura, che era parte delle mura difensive, è anch’essa decorata con uno dei più antichi orologi astronomici d’Europa. Nei paraggi, la Fontana di Saturno, ricorda l’arrivo dell’acquedotto in città avvenuto nel 1342.

A Trapani, abbondano le chiese, e per questo è chiamata anche “città delle cento chiese”, e fra queste il Duomo di San Lorenzo vanta una magnifica cupola maiolicata. Un’altra chiesa molto interessante è la Chiesa del Purgatorio, che conserva 20 statue lignee, i Misteri, che sono portate in processione il Venerdì Santo.
La scenografica Porta delle Botteghelle regala meravigliosi scorci sul mare aperto, la spiaggia dove sono ormeggiate le barchette in legno dei pescatori e le mura di Tramontana. Seguendo queste ultime, si arriva alla Piazza del Mercato del Pesce, dove un tempo era consegnato il pescato, mentre ora è utilizzata in occasioni di eventi e manifestazioni culturali. Ha la forma di un’esedra porticata con al centro la fontana di Venere che nasce dal mare.

Trapani è stata sempre una città strategica, per questo motivo si possono vedere diversi bastioni. Il bastione imperiale o Sant’Anna era utilizzato anche come prigione, e a poca distanza si trova il Bastione Conca. Sull’altro lato della penisola è visibile inoltre il Bastione dell’Impossibile, realizzato in tufo.
SALINE DI TRAPANI SICILIA IN CAMPER
Percorsi una decina di km, siamo arrivati alle saline di Trapani, considerate riserva naturale con molte specie di uccelli migratori, come ad esempio fenicotteri, garzette, aironi. Le saline sono molto antiche, risalgono addirittura a 3000 anni fa, all’epoca dei Fenici, ma quelle che si vedono ora si devono ai normanni e agli spagnoli.

L’insieme delle vasche formano le saline, nelle quali il sale si concentra in maggiore o minore misura, e viene poi raccolto durante i mesi estivi più caldi.
In passato, il flusso dell’acqua lo regolavano i mulivi a vento, oggi sostituiti da pompe elettriche. Le saline fanno parte del WWF e si possono visitare da soli, sia a piedi che in bicicletta, o partecipando a tour organizzati.

Le saline siciliane si estendono fino a Marsala, ma si diversificano in base all’intervento dell’uomo, e se quest’ultimo vi pratica o meno l’agricoltura e la pesca.

La Riserva Naturale Orientata delle saline di Trapani-Paceco comprende il Museo del Sale, con il mulino del XV secolo, che illustra i processi di lavorazione del sale, chiamato Oro Bianco. Si conosce inoltre l’evoluzione dei macchinari usati dai salinari per estrare questo bene primario, e si ammira la scenografica torre di Nubia del Cinquecento.
STAGNONE DI MARSALA
Abbiamo continuato il nostro on the road in Sicilia, dirigendoci a Marsala, e oltrepassando l’aeroporto Vincenzo Florio di Trapani Birgi e lo Stagnone.
In questo caso si tratta della riserva naturale protetta delle saline di Marsala, situate all’interno di una laguna, in cui si trovano anche varie isole. L‘Isola Lunga formatasi con l’unione di vari isolotti, ha chiuso la laguna, che contiere fra l’altro l‘isola di Mozia, abitata in passato dai fenici, come dimostrano i resti archeologici ritrovati.
MARSALA SICILIA IN CAMPER
La città di Marsala è famosa per due motivi. Il primo per lo sbarco dei garibaldini, avvenuto il l’11 maggio 1860, come ricorda il monumento situato sul lungomare Boero e l’omonima Porta Garibaldi.
Il secondo motivo è la ricca produzione del vino liquoroso, vanto di Marsala, di cui le numerose cantine ne sono testimoni. E’ possibile visitarle immergendosi quindi negli aromi e nei sapori di questa pregiata produzione siciliana.

La fama del vino Marsala iniziò nel 1773 per opera dell’inglese John Woodhouse, un commerciante che lo esportò soprattutto in patria. Allo scopo di mantenerne la qualità, e fortificarlo in vista del lungo viaggio in nave, vi aggiunse una certa quantità di alcool. Questo è il motivo per cui è detto vino liquoroso o fortificato. Sorsero molte grandi aziende vitivinicole, i bagli, e le cantine Florio sono diventate quelle più note.
Il nostro giro a Marsala si è svolto perlopiù nel centro storico, seguendo la pedonale via XI Maggio, soprannominata il Cassaro. Raggiunta piazza della Repubblica, abbiamo visitato il duomo barocco dedicato a San Tommaso di Canterbury, vicino al quale si trova anche il palazzo comunale di ispirazione palladiana, date le sue innumerevoli arcate.

Molto particolare è il Museo degli Arazzi, che contiene otto arazzi fiamminghi realizzati in lana e seta, che furono donati dal vescovo di Messina nel 1589.
Uscendo dal nucleo storico, dirigendosi verso la costa ovest, si incontra il parco archeologico Lilibeo, un’antica città fenicia. Nell’annesso museo del Baglio Anselmi, è custodito invece un interessante relitto di una nave punica.

MAZARA DEL VALLO SICILIA IN CAMPER
In questo on the road in Sicilia in camper, per mancanza di tempo, non ci siamo fermati a scoprire Mazara del Vallo. Questa cittadina vanta uno dei porti pescherecci più importanti del sud Italia. Inoltre si trova un un bel centro storico intricato, dai richiami arabeggianti, e dalle architetture colorate.
Mazara del Vallo è nota specialmente per il Satiro danzante. Si tratta di una statua bronzea greca, alta due metri e mezzo, che rappresenta una divinità dei boschi. La ritrovarono in mare aperto dei pescatori nel 1997, ed è ora custodita nel museo civico.
SELINUNTE SICILIA IN CAMPER
Il sito archeologico di Selinunte ha una storia lunga do oltre 2500 anni. La città fu fondata nel 650 a.C. dai coloni greci, spostatisi da Megara Hibleya, l’attuale Augusta a sud di Siracusa, per cercare nuovi sbocchi commerciali.

Prese il nome da una pianta che cresceva nella vallata, una specie di sedano, durò solamente 240 anni, poichè arrivarono in cartaginesi e gli accerrimi nemici di Segesta, con i quali si è da sempre scontrata.
Completamente distrutta, Selinunte risorse con un altro assetto dalle architetture puniche, ma venne spazzata via dall‘impero romano. Nel corso dei secoli terremoti e incuria determinarono la sua distruzione, e molti suoi tesori furono depredati e portati nei musei.

L’area archeologica si divide principalmente in due zone, e proprio per il fatto che i templi sono collassati è difficile stabilire a quali divinità fossero dedicati. Per questo motivo vengono indicati con le lettere dell’alfabeto.

Quelli che si vedono sono stati in parte ricostruiti in base ai pezzi ritrovati nelle vicinanze.

Interessante è sapere invece che le pietre calcaree utilizzate per innalzare questi spettacolari edifici, provengono dalle cave di Cusa, a una decina di km da Selinunte. Visitando quel sito, è possibile comprendere le varie fasi di estrazione di questi enormi blocchi di pietra…

SETTIMO GIORNO SICILIA IN CAMPER COSA VEDERE ON THE ROAD KM 140
SCIACCA SICILIA IN CAMPER
La prima tappa nella nuova giornata in Sicilia in camper è iniziata a Sciacca, cittadina affacciata sul mare, nota per la sua flotta peschereccia, il suo carnevale e una ricca produzione di ceramiche.
Adagiata sui pendii di una collina, la caratterizzano strette viuzze, ripide scalinate decorate con piastrelle colorate. Molto suggestivo è il medievale castello Luna di Sciacca, di cui rimangono perlopiù le mura, ma adagiato in posizione panoramica.

Nel nostro caso siamo andati a visitare il Castello Incantato, poco fuori Sciacca. Si tratta di un giardino fantastico, ai piedi del monte Kronio, caratterizzato da sentieri acciottolati fiancheggiati da migliaia di teste scolpite. Lo ha realizzato “l’artista”, Filippo Bentivegna, nell’arco di 50 anni, si tratta di una specie di labirinto in pietra, con tanto di grotte, ulivi e mandorli, nel quale è divertente girovagare…

SICILIA MERIDIONALE COSA VEDERE IN CAMPER
Le seguenti tappe le ho già descritte nel nostro on the road in Sicilia più recente. Mi limito a descrivere il percorso.

Dopo Sciacca, siamo andati a vedere la Scala dei Turchi, scenografica falesia di marna bianca, che nelle giornate di sole intenso diventa praticamente acceccante.

In seguito siamo andati a Agrigento in autobus, sistemando prima il camper in un campeggio a San Leone, una località sulla costa, dopo Porto Empedocle.

Abbiamo dapprima visitato la città e poi la Valle dei Templi, mentre in serata ci siamo concessi una cena in un locale sul lungomare di San Leone.
OTTAVO GIORNO SICILIA IN CAMPER COSA VEDERE ON THE ROAD KM 150
VULCANELLI DI MACCALUBE
Il giorno seguente, ci siamo diretti nell’entroterra siciliana, per vedere i Vulcanelli di Maccalube. Si tratta di una vasta area argillosa, caratterizzata da vulcani, alti pochi metri, che eruttano appunto fango e gas….

Solitamente lo fanno lentamente, con una costante fuoriuscita di fango…Quando siamo stati noi, questa riserva naturale non era chiusa al pubblico, poichè la tragedia, che ha causato la morte di due fratellini non si era ancora verificata….

In ogni caso, si tratta di una meraviglia naturale, che ricorda un paesaggio lunare e misterioso…
VILLA DEL CASALE SICILIA IN CAMPER
In seguito siamo andati alla Villa del Casale di Piazza Armerina. Questo sito archeologico riguarda una villa romana extraurbana, costruita verso il IV secolo d.C.
Si compone di vari nuclei abitativi, dalle diverse architetture. Le loro funzioni si comprendono soprattutto ammirando gli splendidi mosaici pavimentali, per cui è famosa la villa.

Costituiva certamente un possedimento di campagna di ceti abbienti o aristocratici, che coltivavano le terre con l’ausilio di coloni e non di schiavi.
I mosaici pavimentali delle 48 stanze mostrano scene di vita, di caccia, personaggi, gare sportive, decorazioni…insomma un vero spaccato della società di quel tempo…

Il giro è continuato a Caltagirone, di cui ho già raccontato nel viaggio successivo…

NONO GIORNO SICILIA IN CAMPER COSA VEDERE ON THE ROAD KM 150
CAVA D’ISPICA SICILIA COSA VEDERE
La nuova giornata è iniziata a Modica, per poi dirigerci a Cava d’Ispica, un sito archeologico posizionato in una stretta vallata, scavata nella roccia. Si tratta di un antico insediamento rupestre, con le pareti di tufo, alte anche 100 metri, completamente erose sia dalla natura che dall’uomo.

Con il tempo, le cavità si sono trasformate in centinaia di catacombe, dalle caratteristiche variegate. Il paesaggio è ricoperto da una folta vegetazione, grazie alla presenza di corsi d’acqua.

Fra le varie cose da vedere ci sono la Larderia, ossia lunghe gallerie sepolcrali a baldacchino, il Castello, un insediamento nella roccia su cinque piani, la chiesa rupestre di San Nicola, tunnel con gradini scavati nelle pareti rocciose.

PACHINO E MARZAMEMI SICILIA ON THE ROAD
Scendendo verso la costa si scorgevano infinite distese di serre, eravamo infatti nella zona di Pachino, famosa per i gustosi pomodorini. C’erano inoltre molti appezzamenti di terreno suddivisi con i caratteristici muretti a secco.

PORTOPALO DI CAPO PASSERO SICILIA
Dapprima abbiamo raggiunto Portopalo di Capo Passero, una delle località più a sud della Sicilia, bagnata dal Mar Mediterraneo e dallo Ionio, non a caso si trova la spiaggia dei due mari. Proprio di fronte è posizionata l‘isola di Capo Passero con uno scenografico forte quadrangolare e la colonna della Madonna.

Seguendo la strada costiera ci siamo fermati al belvedere di Portopalo, poco lontano da un castello stile liberty. Si vede inoltre la vecchia tonnara di Portopalo, chiusa nel 1969. In passato in Sicilia esistevano diverse tonnare, poi per la carenza di pesce e la pesca effettuata in altri mari sono state man mano chiuse. In quella di Capo Passero si distinguono ancora la fornace, lo stabilimento, i magazzini e una chiesa del XVII secolo.
MARZAMEMI
Pochi km e siamo arrivati al pittoresco borgo dei pescatori di Marzamemi, dove ci siamo sistemati in un campeggio. Raggiunta la spiaggia, abbiamo trascorso qualche ore in ozio per poi terminare la serata in una trattoria del paese.
Anche a Marzamemi si trovava un’altra tonnara, oggi i suoi spazi sono stati riconvertiti al turismo, assieme all’annesso Palazzo di Villadorata. Questo luogo è stato location di vari film, uno fra tutti “Sud” di Gabriele Salvatores.
DECIMO GIORNO SICILIA IN CAMPER COSA VEDERE ON THE ROAD KM 70
RISERVA NATURALE VENDICARI
Continuando la nostra risalita della costa siciliana verso nord, ci siamo fermati alla riserva naturale di Vendicari, suddivisa in varie aree dai diversi habitat naturali, con un ricca flora e fauna, soprattutto uccelli migratori.

Fra le cose che si possono vedere ci sono le Catacombe della cittadella dei Maccari, un insediamento del IV a.C., la Trigona bizantina, una struttura in pietra con tre absidi, le latomie, ossia le cave di tufo.

Si trova inoltre, la Torre Sveva, le vasche greche e la tonnara di Vendicari, che cessò la sua attività durante la seconda guerra mondiale. Oggi si possono ancora vedere molti pilastri, l’alta ciminiera e le abitazioni dei pescatori. Varie sono anche le spiagge, le calette e gli stagni dei dintorni.

SICILIA ORIENTALE IN CAMPER COSA VEDERE
Le tappe successive le ho descritte anche nel viaggio in Sicilia on the road, per cui mi limito a raccontare i luoghi visitati solo in questo tour.
La giornata è proseguita a Siracusa, dove abbiamo pernottato in un’area sosta camper. Abbiamo visitato il bellissimo Parco Archeologico Neapolis, con le impressionanti latomie, il teatro greco e l’anfiteatro romano.

Poi ci siamo diretti verso il centro storico, passando prima a vedere la maestosa e moderna Basilica di Santa Maria delle Lacrime, dalla particolare forma conica, visibile da ogni direzione di Siracusa.

Ortigia è il nucleo più antico della città, con resti archeologici disseminati in giro, e edifici barocchi, come il duomo. Una delle attrazioni più famose dell’isola è senza dubbio la fonte Aretusa, posta sul lungomare, dal quale si raggiunge poi il Castello Maniace, sulla punta dell’isola.

UNDICESIMO GIORNO SICILIA IN CAMPER COSA VEDERE ON THE ROAD KM 90
RISERVA NATURALE FIUME CIANE
Lasciata Siracusa, ci siamo diretti, momentaneamente, a pochi km a sud, perchè ci tenevo a visitare la Riserva Naturale del fiume Ciane….che comprende anche le saline costiere.
La particolarità di questo corso fluviale, il cui nome “Ciane” significa verde-azzurro, sono proprio le sue acque, affiancate dai papiri…pare infatti che in tutta Europa, solo qui e a Fiumefreddo, attorno all’Etna, cresca questa splendida pianta esotica.

L’arrivo in Sicilia è ancora incerto, probabilmente furono i cartaginesi a importarlo, ma alcuni studiosi sostengono, che apparve nel medioevo grazie ai commerci nel Mediterraneo.
In ogni caso passeggiare in questa riserva naturale è molto piacevole e rilassante….dove ascoltare il gorgoglio dell’acqua e scorgere la ricca avifauna che la abita. Per chi lo volesse, è possibile risalire il fiume, con le barche che partono dal Ponte Grande, a sud della città, in questo modo si osservano anche altre specie botaniche come eucalipti e agrumeti.
CATANIA IN CAMPER COSA VEDERE
Siamo giunti così al Sicily Camping, a qualche km a nord di Catania. Per raggiungere la città abbiamo preso un autobus, altrimenti sarebbe stato troppo difficoltoso trovare un parcheggio. Abbiamo girovagato in lungo e in largo, come nel viaggio successivo.…e in serata siamo tornati indietro.

DODICESIMO GIORNO SICILIA IN CAMPER COSA VEDERE KM 100
Il nostro viaggio era ormai agli sgoccioli, così ci siamo diretti verso Taormina…Siamo passati per Aci Reale e Aci Trezza, per poi deviare verso le pendici dell’Etna…

GOLE DI ALCANTARA SICILIA ON THE ROAD
Non volevamo perderci, infatti, le spettacolari gole dell’Alcantara o di Larderia, praticamente uno stretto canyon. Questo spettacolo della natura si è formato negli ultimi 8000 anni, con le colate laviche dell’Etna, che sono confluite in mare, a sud di Giardini Naxos.

Il loro immediato raffreddamento con l’acqua gelata del fiume Alcantara, ha creato incredibili formazioni basaltiche prismatiche. Vista la stagione e la temperatura gelida dell’acqua, nel nostro caso ci siamo inoltrati solo per pochi metri all’interno della gola, camminando sui fianchi asciutti.

E’ possibile, però, visitare la gola più in profondità con guide esperte, o in autonomia nei mesi più caldi e quando il livello dell’acqua è minimo, altrimenti si rischiano brutte avventure, in quanto il fiume è soggetto a piene improvvise….
Abbiamo terminato la visita percorrendo un tratto del Sentiero delle gole, per ammirare altri punti scenografici dall’alto….
TAORMINA IN CAMPER
Prima di salire a Taormina, abbiamo sistemato il camper a qualche km a nord, nel camping Euro Marmaruca di Letojanni. Abbiamo raggiunto questa iconica località turistica siciliana con l’autobus, dove ci siamo fermati fino a sera.

Abbiamo visitato il meraviglioso Teatro Greco, i giardini della Villa Comunale e girovagato per le caratteristiche viuzze costellate di botteghe….
Si è concluso così questo viaggio in Sicilia in camper, un’esperienza indimenticabile e sicuramente da rifare…come è poi successo….