ARLES E VAN GOGH COSA VEDERE
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Arles è spesso associata alla figura di Van Gogh, come testimoniano le numerose opere d’arte realizzate durante il suo, pur breve, soggiorno in Provenza.
Scopriamo questa bella cittĂ provenzale, adagiata lungo il corso del Rodano…e dalla storia millenaria…

PERCHE’ VAN GOGH ARRIVO’ AD ARLES
Vincent Van Gogh arrivò ad Arles nel febbraio del 1888, con lo scopo di cercare quei colori, che hanno reso memorabili i suoi dipinti. Stanco dei lugubri ambienti parigini e dei soggetti ritratti fino ad allora, giunse nel sud della Francia, pieno di entusiasmo, che lo portò a realizzare addirittura 300 quadri.
LUOGHI DI VAN GOGH AD ARLES
La “Casa Gialla” in Place Lamartine fu sia l’abitazione che lo studio di Vincent, dove rimase fino a maggio del 1889, quando poi decise di ricoverarsi all’Ospedale Psichiatrico di Saint Paul de Mausole.
Al suo arrivo ad Arles, il pittore aveva molti sogni e desiderava creare un luogo di incontro per artisti con i suoi stessi ideali artistici. Paul Gauguin fu, però, l’unico che accettò l’invito…
Con il senno di poi, questa fu una decisione infelice, in quanto la loro amicizia si concluse drammaticamente. In seguito a un ennesimo litigio fra i due, infatti, Vincent reagì violentemente e si mutilò tagliandosi l‘orecchio sinistro.
L’edificio che si vede ora ha sostituito la “casa gialla”, che fu bombardata durante la seconda guerra mondiale. All’epoca, però, in questa abitazione era ubicata la famosa cameretta di Van Gogh, che fece in tre versioni.

L’iconico Caffè di Place du Forum è invece ancora “in piedi”, come testimoniano ancora i suoi caratteristici muri gialli con le tende all’esterno. A quel tempo, Van Gogh amava frequentarlo, tanto che lo rappresentò nel noto quadro “La terrazza del caffè la sera”.
Passeggiando sulle rive del Rodano si riconoscono anche altri scorci suggestivi, che tanto impressionarono Vincent, come il ponte Trinquetaille, riconoscibile nella “Notte stellata sul Rodano”. L’artista riprese questo tema anche per il piĂą noto capolavoro “Notte stellata”, realizzato però a Saint Paul de Mausole.
L’Espace Van Gogh è ora la sede di mostre, ma all’epoca di Van Gogh ospitava un sanatorio, nel quale fu lui stesso ricoverato varie volte. Molto bello è il suo rilassante e silenzioso chiostro, soprattutto quando le aiuole sono fiorite.

Per terminare, è possibile visitare anche la Fondazione di Vincent Van Gogh, che espone in realtà pochi capolavori di questo artista.
PERIFERIA DI ARLES
Allontanandosi dal centro cittadino, memorabile è anche il Pont de Langlois, un ponte levatoio in legno sopra un canale, sebbene si tratti di una ricostruzione realizzata non esattamemte nello stesso posto.
La campagna provenzale ispirò profondamente Van Gogh, che qui dipinse i suoi famosi girasoli, riprodotti in oltre una decina di versioni, anche se con piccole varianti. Appaiono, infine, nelle pitture di questo periodo, anche i viali alberati degli Alyscamps, ossia Campi Elisi, della necropoli romanica di Arles.

ARLES COSA VEDERE PROVENZA
La cittĂ provenzale di Arles ha origini molto antiche, come testimoniano le spettacolari costruzioni soprattutto di epoca romana. La vistosa Arena Romana la utilizzano ancora per grandi eventi e spettacoli, non tutti proprio degni di nota, specialmente quelli che vedono la presenza dei tori…

In questo ultimo caso, occorre tuttavia distinguere tra taumachie, dove l’animale sopravvive, e corride vere e proprie, nelle quali non ha invece una via scampo…
A breve distanza, appare anche il grandioso Teatro Antico, mentre sulle sponde del Rodano ci sono i ruderi delle Terme di Costantino, un tempo ritenute fra le piĂą importanti della Provenza.

PLACE DE LA REPUBLIQUE ARLES
Il Duomo di Saint Trophime, vanta un bel chiostro, che è considerato Patrimonio Unesco, e si affacciano entrambi su Piazza della Repubblica.

Nelle fondamenta dell’Hotel de Ville, il municipio della cittĂ , si cela il percorso dell’Arles sotterranea, con il bellissimo Criptoportico e numerosi resti archeologici. L’obelisco egizio in granito al centro della piazza, con la fontana fu trasferito qui al tempo di Luigi XIV.

L’Eglise de Notre Dame de la Major ha conservato, per un breve periodo, le relique di San Marco, questo come segno di riconoscenza da parte di Venezia, per l’aiuto ricevuto durante una carestia.

Come giĂ accennato, les Alyscamps era il luogo della necropoli romana di Arles e della Chiesa di Saint Honorat. Un’antica cinta muraria punteggiata da torri e varchi, fra cui la Porte de la Cavalerie, circonda ancora in parte la cittĂ .
Gallery immaginii del viaggio on the road!!
Aix en Provence e Paul Cezanne!!
Pont du Gard l’acquedotto sui 5 euro!!
Gole del Verdon il Grand Canyon d’Europa!!
Saint Remy de Provence e Van Gogh!!
Les Baux de Provence e le Carrieres des Lumieres!!
Valle della Loira on the road!!