COOBER PEDY COSA VEDERE AUSTRALIA
Coober Pedy è una nota cittadina mineraria dell’Outback australiano, a oltre 500 km a nord di Port Augusta, nello stato del South Australia, con capitale Adelaide. Qui viene estratto l’opale un minerale spettacolare molto pregiato, che ha dato vita a questa parte desertica dello stato.
Negli ultimi anni Coober Pedy è diventata sempre più una meta turistica, anche perchè si trova sulla rotta del Red Center o meglio ancora di Ayers Rock o Uluru….un must di un on the road in Australia…

L’OPALE DI COOBER PEDY
La pietra che ha reso celebre Coober Pedy è l’opale, una gemma di origine sedimentaria, formata dall’accumulo di organismi marini o di acqua ricca di silice. Lo spettacolare gioco di colore dell’opale, detto opalescenza, si ottiene con la rifrazione della luce sulle sfere di biossido di silicio di cui sono fatti.

A seconda di come sono disposti questi elementi, se allineati o casuali, si determina il valore di questa pietra iridescente. Si tiene però conto anche della trasparenza, brillantezza e luminosità.
Le diverse tonalità dipendono dal tipo di roccia sulla quale si è formato l’opale, chiamata roccia matrice o potch. Esistono quindi opali neri, grigi, chiari e bianchi, azzurro o crisopale, giallo, verde e molti altri a seconda delle zone della terra in cui vengono estratti. L’Australia detiene tuttavia il primato sulla produzione di questa pietra, oltre il 90%, e la sua estrazione è iniziata nel 1915.
MINIERE DI OPALE
Negli ultimi anni, però, le miniere non sono più redditizie come una volta. Molti minatori hanno quindi abbandonato le concessioni, anche per i costi di gestione e per le numerose privazioni a cui sono soggetti.

La richiesta di una licenza dà il diritto di scavare un “appezzamento” che misura solitamente 50 metri per 50 o 100 metri per 50. La maggior parte dei pozzi viene perforato inizialmente con una trivella, ma poi comincia il vero e duro lavoro manuale con “pala e piccone”, che prosegue lateralmente.
PAESAGGIO DI COOBER PEDY
Il paesaggio lunare di Coober Pedy è disseminato di cumuli conici, risultato degli scarti rocciosi e di conseguenza anche di crateri, il tutto naturalmente opera dell’uomo.
Non a caso, la parola Coober Pedy, che è di origine aborigena, e significa “uomo bianco in un buco”. In superficie, in realtà, appaiono pochi edifici, e ciò a causa delle temperature non proprio gradevoli.
Di giorno si sfiorano anche i 50° mentre di notte, in determinati periodi, anche lo 0 termico. Questo è il motivo per cui la gente ha optato di vivere sottoterra, dove invece la temperatura è abbastanza costante, e si aggira dai 20 ai 25 gradi.
L’utilizzo di cunicoli di vecchie miniere ormai chiuse, permette spesso di spostarsi fra una struttura e l’altra, che possono essere negozi e alberghi. I “dugouts” sono invece le abitazioni scavate sul fianco delle colline, dove appaiono all’esterno solo le facciate e gli ingressi, dato che poi si sviluppano nel sottosuolo.
Il terreno è costellato inoltre da decine e decine di comignoli e sfiatatoi, per il cambio dell’aria.

COSA VEDERE A COOBER PEDY
L’ambiente roccioso di Coober Pedy presenta una gran varietà di colorazioni dalle mille sfumature, non a caso è stato spesso utilizzato come location di film fantascientifici internazionali. Uno di questi è “Pitch Black” con Vin Diesel, dove sul luogo è ancora visibile “l’astronave” realizzata per le riprese.
Quando si arriva in questa cittadina, la grande scritta Coober Pedy accoglie i visitatori, in stile hollywoodiano, formata da grandi lettere. Il Big Blower Track è invece il tipico macchinario utilizzato per gli scavi, e in questo caso un esemplare è stato posizionato sopra il cartello cittadino.

Nell’arco dei decenni, avventurieri e minatori sono arrivati da ogni parte del mondo, per cui anche i luoghi di culto sono diversificati. La Catacomb Church, è una di queste, ma ci sono anche una chiesa ortodossa, la St. Peter e Paul’s Church e la Revival Fellowship, sempre scavate nella roccia.
MUSEI E GALLERIE DI COOBER PEDY
Numerosi sono i musei che attirano i visitatori, alcuni narrano la storia di Coober Pedy, altri illustrano i processi estrattivi degli opali, o mostrano come sono organizzate e arredate le case degli abitanti.

L’Umona Opal Mine e Museum racconta la storia degli aborigeni, ed espone reperti fossili che testimoniano come nel centro dell’Australia 70 milioni di anni fa ci fosse il mare.

La Tom’s working opal mine permette di cimentarsi nel “noodling” ossia provare a cercare opali sui cumuli di detriti all’esterno.

TURISMO A COOBER PEDY
I turisti arrivano in questo posto sperduto anche per la presenza della vicina Stuart Highway. Si tratta dell’autostrada centrale, che taglia a metà da nord a sud l’Australia, ossia da Darwin a Port Augusta per circa 3000 km.

Solitamente i visitatori si trovano a percorrere questo nastro d’asfalto solitario, perchè diretti al mitico centro rosso, Ayers Rock, simbolo dell’Australia. E’ possibile trovare quindi un’ampia scelta di hotel e strutture ricettive, bar e negozi di articoli da regalo incentrati sulle ceramiche, gli opali e gallerie d’arte.

Uno dei più lussuosi hotel è il Desert Cave Hotel in parte sotterraneo, con un ottimo ristorante. Qui è possibile assaggiare anche la carne di specie autoctone…
Un’ultima annotazione riguarda il fatto, che è severamente proibito inoltrarsi su sentieri in mezzo alle miniere ancora attive. Questo per due motivi….il primo per la pericolosità delle buche profonde anche 20 metri e poi…per possibili esplosioni in corso…
Ayers Rock Uluru cosa vedere!!
Mataranka e le pozze smeraldine!!
Dodici Apostoli e la Great Ocean Road!!