AUSTRALIA ON THE ROAD COSA VEDERE
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Australia on the road…..già il nome evoca una destinazione talmente lontana….quasi irraggiungibile….sebbene le informazioni e le modalità per arrivarci ormai siano infinite.
In un certo senso, si tratta di una meta quasi “esclusiva”, poichè nonostante le numerose soluzioni, i costi restano in ogni caso esorbitanti….a cominciare dai voli…(rispetto a mete più gettonate, dello stesso livello, come gli Stati Uniti).
Come se non bastasse, quando abbiamo intrapreso questa specifica avventura, internet non era così alla portata di mano, e non c’erano le comodità alle quali ci siamo facilmente abituati negli ultimi anni…
Con il senno di poi, devo dire che è stato quasi un azzardo….organizzare un programma di viaggio con il solo ausilio di poche guide turistiche e mappe cartacee, e senza i “vitali” consigli e le recensioni di altri viaggiatori.
Probabilmente questa incoscienza e l’ignoto, che ci attendeva sul campo…ha dato maggior valore al viaggio, tanto da metterci alla prova.

A distanza di tempo, nonostante le difficoltà, abbiamo capito che ne è valsa veramente la pena e di aver fatto la cosa giusta…
Posso dire, quindi, che quando arriva il momento per certe decisioni, bisogna avere il coraggio di prenderle e lasciarsi andare…
PREMESSE DI UN VIAGGIO IN AUSTRALIA
Con tutte queste belle premesse, il viaggio in Australia di cui voglio parlare si è svolto nel 1999, tuttavia tengo a precisare, che sebbene sia passato diverso tempo.…la maggior parte delle cose, che ho visto sono ancora come allora….a parte le città, che sono in continua evoluzione…
La natura incontaminata, le specie animali, i paesaggi infiniti, le strade solitarie nell’outback….sono sempre lì, e speriamo ancora per lungo tempo.

Mi sento di voler trasmettere, quindi, la mia esperienza e consigliare questa terra, talmente lontana da noi, e non solo per la distanza fisica, ma anche per la sua storia, gli scenari infiniti e sperduti, la cultura aborigena ancestrale.
IL MIO VIAGGIO ON THE ROAD IN AUSTRALIA
Se si considera che l’Australia è 20 volte più grande dell’Italia e quasi il doppio dell’Europa….necessita di conseguenza ben più dei quindici o venti giorni canonici per conoscerla….
Vista la sua complessità paesaggistica e culturale che, a mio personale avviso, si debbano raggiungere gradualmente….senza i classici voli interni.…ho deciso di intraprendere questa avventura tutta on the road….

Quasi 16.000 sono stati i km che ci hanno fatto scoprire praticamente mezza Australia, la parte più orientale….e accessibile con una certa sicurezza….quella insomma più conosciuta e famosa.…
Indicativamente il nostro itinerario ha preso il via da Sydney per proseguire poi in senso orario, verso Melbourne, Adelaide, Ayers Rock, Darwin, Cairns, Brisbane, per terminare nuovamente a Sydney.
Come ho detto, questa è la parte dell’Australia più conosciutà dai visitatori, poichè quella occidentale presenta un’unica grande città, Perth, per il resto i parchi naturali sono davvero molto estesi e spesso non collegati con delle vere proprie strade asfaltate…
QUANTO TEMPO E’ DURATO IL VIAGGIO
Naturalmente, per riuscire a vedere così tante cose lontane fra loro, ci sono voluti oltre 30 giorni...34 per la precisione….a dire il vero, quando abbiamo restituito il mezzo, l’impiegato dell’autonoleggio è rimasto alquanto meravigliato per i km che avevamo percorso…
Ciò non significa che abbiamo solamente “corso”….ma che veramente le distanze fra un’attrazione turistica e l’altra sono enormi….e l’Australia rappresenta proprio questo….un viaggio on the road…con il panorama che ti scorre attorno e ti avvolge km dopo km….estraniandoti poco alla volta dal resto del mondo… catapultandoti addirittura in un’altra dimensione e un altro tempo….in mezzo a rocce millennarie, foreste pluviali incontaminate, barriere coralline infinite…maestose scogliere battute dagli oceani e rossi deserti silenziosi e polverosi.
DOWN UNDER E OZ COSA SIGNIFICANO
L’Australia, come capita spesso per altre nazioni, (Belpaese per l’Italia) viene identificata anche con altri nomignoli. Gli australiani stessi la abbreviano con OZ, al posto di AUS, e ciò a causa del loro accento australiano. Essi stessi si identificano infatti come Aussies...
Forse il termine più noto, quando ci si riferisce all’Australia, è “Down Under”. A quanto pare, furono i primi esploratori europei a coniare questo termine, vista la sua lontananza e il fatto di trovarsi nell’emisfero meridionale. Era comune indicarla infatti come “The Land Down Under”, il Paese giù sotto…come cantava il gruppo musicale australiano dei Men at Work nell’omonima canzone….
Una delle caratteristiche degli australiani è quella di parlare velocemente, abbreviando spesso le parole, magari aggiungendoci alla fine una “i”…e soprattutto lo fanno con un tono interrogativo, come se si trattasse sempre di una domanda….
Dopo queste “pratiche” informazioni...ecco dunque il nostro on the road in Australia….
ARRIVO IN AUSTRALIA
Il viaggio in Australia…è partito con il piede sbagliato…il volo da Venezia a Vienna è stato cancellato…causa nebbia…così con una corriera, abbiamo raggiunto l’aeroporto di Bologna e finalmente siamo riusciti ad arrivare in Austria…non Australia…con i conseguenti ritardi...che ci hanno fatto perdere la coincidenza del volo di linea per Sydney….
Con la riprogrammazione del viaggio, ci siamo imbarcati su un volo della Thai Airways, così abbiamo fatto uno scalo a Bangkok, per poi ripartire per Sydney….Per cui alle 11 ore di volo fino a Bangkok si sommano quasi altre dieci per arrivare a destinazione…praticamente strafatti.…
Dopo tutti questi disguidi, le uniche ad essere arrivate incolumi erano le nostre due valigie…che imbarcate a Venezia, si sono fatte il viaggio per i fatti loro….tanto che quando siamo andati al nastro trasportatore del ritiro bagagli…stavano girando sole solette e ci aspettavano con impazienza….In ogni caso, siamo rimasti proprio sbalorditi dell’efficienza del sistema internazionale dei trasporti aerei…
BUSHCAMPER IN AUSTRALIA
Eseguite le dovute formalità doganali, e usciti dall’aeroporto Internazionale di Kingsford Smith, ci siamo diretti verso le agenzie di noleggio dei veicoli. Prima di partire, avevo organizzato questo viaggio pensando di utilizzare un bushcamper, ma non avevo fatto nessuna prenotazione, per evitare complicazioni.

Ero consapevole, quindi, che una volta sul posto avrei rischiato di non trovare il mezzo che volevo, per il quale è necessaria un’apposita prenotazione. La fortuna ha voluto, che proprio in quel momento, stavano pulendo uno appena riconsegnato...
Davvero non credevo ai miei occhi…a questo punto sembrava, che stesse aspettando proprio noi (come le valigie…). Nel caso in cui non ne avessimo trovato uno disponibile, il piano B consisteva nel noleggiare una semplice vettura, anche se in quel caso, il viaggio sarebbe stato più scomodo e rischioso.
NOLEGGIO VEICOLO IN AUSTRALIA
I bushcamper si rivela ideale, infatti, se si vogliono visitare zone remote e isolate, sia per la sua robustezza, che per il fatto di avere quattro ruote motrici, 4WD, adatte per le strade sterrate.
Nel mio intinerario iniziale non prevedevo, naturalmente, di andare in mezzo all’ignoto e percorrere strade sabbiose, ma ancora non sapevo cosa ci stava aspettando. Bisognava considerare inoltre, che eravamo proprio in piena stagione delle piogge, che va da novembre ad aprile. Questo viaggio si è svolto, proprio, dai primi giorni di gennaio fino ai primi di febbraio.
Anche in questo caso, le pratiche per il noleggio sono state veloci…d’altronde avevamo le idee chiare, e per questo eravamo consapevoli, che la spesa avrebbe inciso un bel po’ sul budget del viaggio….non si tratta di un mezzo qualunque, e per questo volevo prima di tutto sicurezza e la certezza di prendere il volo di ritorno sani e salvi….
Avevo considerato, inoltre, che in questo modo le spese degli hotel, sarebbero state minori, dato che all’interno si poteva dormire e mangiare. In realtà, per vari motivi, ci siamo fermati anche in molte strutture alberghiere e non abbiamo mai pasteggiato nel veicolo….
Inutile dire, che abbiamo stipulato varie assicurazioni, fra cui quella sull’eventuale rottura del parabrezza, che puntualmente si è rotto durante il viaggio….
PRONTI PER LA PARTENZA…
Dopo vari consigli e raccomandazioni dell’addetto del noleggio, su come utilizzare il bushcamper, e delucidazioni sulle potenzialità del veicolo…eravamo pronti a metterci on the road…..
COME GUIDARE IN AUSTRALIA
Occorreva, però, fare un po’ di mente locale…..prima di “tuffarci” nel traffico australiano….visto che la guida era sul lato opposto. Niente di così tragico….basta solo fare attenzione ogni volta che ci si immette sulla strada, e non stare con la testa fra le nuvole…è di vitale importanza pensare a ciò che si fa…
Sbagliare è un attimo…proprio in questa avventura, ci è capitato un episodio, che ci ha fatto drizzare le antenne, ma finito bene fortunatamente. Una sera, terminato di mangiare in un ristorante sulla scogliera, siamo partiti imboccando la corsia opposta….e proprio da dietro la curva è spuntata una macchina…che abbiamo schivato, fiondandoci sul bordo della carreggiata, presente in quel punto… ma non sempre si è così fortunati….
Ovviamente dopo quello spavento, non ci siamo più sbagliati….
In ogni caso, almeno di non trovarsi da soli, cosa molto facile in Australia….basta seguire quello che fanno gli altri, specie alle rotonde, ai semafori, e nei parcheggi….Dopo pochi km, tuttavia, si entra subito in sintonia con lo spirito guida australiano….
Per prendere dimestichezza con la realtà australiana, abbiamo iniziato il nostro on the road, dirigendoci a sud, tralasciando quindi Sydney per la fine del viaggio….
Solitamente, gli ultimi giorni di viaggio li riserviamo per esplorare il punto di partenza, anche per essere certi di avere il tempo materiale per fare tutto il resto, e prendere soprattutto il volo di ritorno senza disguidi.
PRIMO GIORNO AUSTRALIA ON THE ROAD AEROPORTO SYDNEY – NOWRA 280 KM
NEW SOUTH WALES AUSTRALIA ON THE ROAD
Il Nuovo Galles del Sud è il primo stato australiano che abbiamo visitato. Lasciata alle spalle Sydney con i suoi sobborghi, ci siamo addentrati nel Royal National Park, limitandoci ad attraversare foreste di eucalipti, alberi simbolo della nazione….sui quali solitamente si arrampicano i koala, ghiotti delle loro foglie…che in realtà sono pure un po’ tossiche…

JET LAG E FUSI ORARI
Avevamo bisogno di un periodo di acclimatamento, sia per le temperature, alquanto alte rispetto a quelle invernali di partenza, ma anche per la stanchezza del lungo viaggio aereo, fra scali, imprevisti e jet lag….
Volevamo rilassarci, godendoci con calma i paesaggi, anche per prendere dimestichezza con il vecolo, le strade e il nuovo ambiente…sembra scontato dirlo, ma anche l’aria è diversa, si respirano davvero altri odori….
A seconda delle aree geografiche, in Australia ci sono tre fusi orari differenti:
- Australian Eastern Standard Time (AEST) a est, con 10 ore in + rispetto all’Italia. Si tratta del Queensland con la città di Cairns e Brisbane, New South Wales con Sydney, Victoria con Melbourne, Australian Capital Territory con Canberra, e l’isola della Tasmania.
- Central Standard Time (CST) in centro con 9 ore in + rispetto all’Italia. Quindi il South Australia con Adelaide, il Northern Territory con Alice Springs e Darwin.
- Australian Western Standard Time (AWST) a ovest con 8 ore in + di differenza. In questo caso riguarda l’enome Western Australia con la città di Perth.
Oltre a queste informazioni, occorre tenere conto anche di eventuali ore legali, che non tutti gli stati adottano.
SECONDO GIORNO AUSTRALIA ON THE ROAD NOWRA – EDEN 641 KM
GRAND PACIFIC DRIVE NEW SOUTH WALES
Dirigendoci verso il litorale, abbiamo imboccato la Grand Pacific Drive, con paesaggi a picco sulla costa e lunghe spiagge. Stanwell Park è una località nota per la presenza di surfisti e gli appassionati di deltaplano. Si incontra poi il Sea Cliff Bridge, un lungo ponte sospeso sulla costa, mentre Kiama è famosa per i blueholes, ossia potenti getti di acqua, che fuoriescono dalle fessure nella roccia costiera. Siamo arrivati fino alla grande baia di Jervis, con la spettacolare spiaggia bianca di Hyams Beach, vista con la luce del tramonto.

KANGAROO VALLEY
Tornati sui nostri passi, siamo passati per Nowra in modo da imboccare la Kangaroo Valley, una verde vallata dove si incontra il ponte vittoriano in legno e pietra Hampden Bridge.

Siamo entrati così nel Morton National Park, dove abbiamo raggiunto a piedi, le magnifiche cascate di Fitzroy alte 80 metri.

Passati per la storica cittadina di Berrima, ci siamo diretti a Gouldburn, per vedere la Big Merino, ossia la pecora più grande del mondo in cemento…Ha un’altezza di 15 metri, e si può scalare dall’interno per ammirare il panorama dai suoi occhi….

In Australia esistono oltre un centinaio di enormi riproduzioni, incentrate su animali, frutta, verdura e anche personaggi….e infatti, anche noi sul nostro cammino ne abbiamo incontrati più di qualcuno….
Siamo arrivati, quindi, nella capitale dell’Australia, e non si tratta nè di Sydney nè di Melbourne, come si potrebbe pensare, bensì Canberra.

Terminata la visita di poche ore, siamo tornati verso la costa fino ad arrivare a Eden, dove ci siamo gustati delle ottime ostriche.
TERZO GIORNO AUSTRALIA ON THE ROAD EDEN – ANDERSON 715 KM
STATO DEL VICTORIA AUSTRALIA ON THE ROAD
Siamo entrati quindi nello stato del Victoria, la punta più a sud dell’Australia, affacciato verso la Tasmania, e dalla sua forma, guardando una cartina, si vede nettamente, che in origine era attaccata.
WILSONS PROMONTORY COSA VEDERE
Superate varie località balneari, come Lakes Entrance e varie aree protette, l’itinerario è proseguito con il Wilsons Promontory. Si tratta di una penisola dichiarata parco naturale, ricoperta da una fitta foresta pluviale, con magnifiche baie, zone paludose, lunghe spiagge bianche, rocce granitiche, alte dune sabbiose.

PHILLIP ISLAND AUSTRALIA ON THE ROAD
Una destinazione molto famosa, è anche Phillip Island, un’isola a sud di Melbourne, che noi abbiamo raggiunto principalmente per vedere i pinguini. Ci siamo diretti quindi a The Nobbies, un promontorio, per assistere alla loro parata serale, nel senso che rientrano dal mare dove sono stati tutto il giorno a caccia.

QUARTO GIORNO AUSTRALIA ON THE ROAD ANDERSON – APOLLO BAY 466 KM
MELBOURNE COSA VEDERE AUSTRALIA
Nella seconda città più importante d’Australia, Melbourne, abbiamo trascorso mezza giornata, giusto il tempo di farci un’idea. Partendo dalla Stazione centrale, ci siamo addentrati in mezzo ai suoi grattacieli, piazze e vie pedonali. Abbiamo visitato i suoi bellissimi giardini disseminati di musei e varie attrazioni turistiche.

HANGING ROCK
Una meta che volevo assolutamente raggiungere era Hanging Rock, a circa 80 km a nord di Melbourne. Suggestionata dall’ambientazione del film “Picnic a Hanging Rock” non vedevo l’ora di immergermi in quegli scenari misteriosi, che la pellicola mi ha trasmesso.

Ci siamo innerpicati fino in cima, seguendo suggestivi sentieri costellati di antri misteriosi... pinnacoli grezzi, erosi dal tempo.
Passeggiando nella boscaglia tutta attorno, ci siamo imbattuti anche nei canguri, che scorrazzavano liberamente….
QUINTO GIORNO AUSTRALIA ON THE ROAD APOLLO BAY -HORSHAM 475 KM
GREAT OCEAN ROAD E I DODICI APOSTOLI
il giorno successivo, siamo tornati sulla costa per percorrere la Great Ocean Road, punteggiata da fantastiche spiagge e parchi nazionali come Cape Otway National Park e il Port Campbell National Park dove si trovano i Dodici Apostoli, ormai sette…in realtà…

Ci siamo fermati nei numerosi punti di osservazione sia in alto, che direttamente sulla spiaggia, fiancheggiata da ripide pareti rocciose piene di insenature. A Port Fairy, abbiamo puntato verso l’entroterra, per esplorare i Grampiani….antiche montagne di arenaria molto scenografiche.

SESTO GIORNO AUSTRALIA ON THE ROAD HORSHAM – GLENELG 850 KM
STATO DELL’AUSTRALIA MERIDIONALE
Lasciato lo stato di Victoria, siamo entrati in quello dell’Australia Meridionale, che praticamente confina con tutti gli altri, a parte l’isola della Tasmania.
Ripartiti da Horsham, siamo passati per il Little Desert, per poi arrivare a Mount Gambier, una cittadina che è sorta su un’area vulcanica, con varie attrazioni turistiche, come il Blue Lake dalle acque color cobalto.
L’ARAGOSTA DI KINGSTON
Lungo la costa, a Kingston ci siamo imbattuti in un’altra gigantesca riproduzione stavolta di un’aragosta. Come accennato in precedenza, vista le enormi distanze di questa terra, gli abitanti hanno deciso di creare delle Big Things, tanto per vivacizzare i panorami e indurre i visitatori a fermarsi nei relativi ristoranti o negozi specializzati…Questa aragosta risale al 1979, ed è soprannominata Larry, e raggiunge i 17 metri di altezza.

Purtroppo per mancanza di tempo, non siamo riusciti a visitare la nota Kangaroo Island, l’isola dei canguri, delle particolari formazioni rocciose e altre curiosità naturalistiche.
SETTIMO GIORNO AUSTRALIA ON THE ROAD GLENELG – PORT AUGUSTA 415 KM
ADELAIDE SOUTHERN AUSTRALIA
Si riparte dalla capitale dell’Australia meridionale, Adelaide, la città di cui si è sempre sentito parlare a proposito di emigrazione. Sono stati proprio i coloni europei a popolare questa regione, e non galeotti come è accaduto, ad esempio, nel New South Wales e Tasmania.

Anche in questo caso la nostra visita è durata poche ore, visto che il centro è abbastanza raccolto, ma è comunque circondato da magnifici parchi costellati di musei. Bellissime sono anche le sue numerose spiagge e l’entroterra con la Barossa Valley, rinomata per i suoi vini.
FAUNA TIPICA IN AUSTRALIA ON THE ROAD
Spesso si crede, che viaggiando in Australia, si vedano ovunque animali esotici, che scorrazzano liberi in mezzo alla natura…

Come in ogni parte del mondo, però, l’uomo ha preso il sopravvento, così anche in questa landa sconfinata, non sono proprio così alla portata di mano.
SANCTUARY E AREE PROTETTE
Il discorso cambia se ci si inoltra in percorsi veramente poco battuti o in aeree protette, come parchi e oasi, che qui sono soliti chiamare “sanctuary”.
Nel nostro caso, abbiamo scorto certamente i canguri, che sono praticamente il doppio degli abitanti australiani, come pure i koala, che però si mimetizzano molto bene in mezzo alle altissime fronde degli eurcalipti.
Gli incontri, tuttavia, non sono così scontanti e frequenti. A parte qualche rettile, uccello tipico, pippistrelli o poveri animali morti lungo la strada, i nostri avvistamenti sono stati alquanto scarsi.
Questo è il motivo per cui, in questo on the road in Australia, ci siamo recati in diversi Santuari o Oasi faunistiche, che non sono considerati zoo, bensì aree speciali, istituite per proteggere e conservare specie in estinzione, o in pericolo di vita. Si tratta, spesso, di terreni molto estesi, nei quali gli animali possono godere di una certa libertà e sicurezza.
GORGE WILDLIFE PARK ADELAIDE
Sulle colline attorno a Adelaide, abbiamo visitato, ad esempio, il Gorge Wildlife Park, dove abbiamo avuto l’occasione di avere un vari incontri ravvicinati...
I wombat, ad esempio, sono dei piccoli marsupiali, mentre i dingo sono considerati dei cani selvatici. Le echidne sembrano dei grossi ricci, con lunghi aculei. In natura esistono oltre 150 specie di canguri, ma in questo luogo, fra gli altri, sono visibili anche i piccolissimi wallabies e i canguri albini.

Anche il Quokka è un piccolo marsupiale, mentre fra gli uccelli si possono avvistare i kookaburra, che somigliano ai martin pescatore, i cacatua e i lorichetti, due specie di pappagalli.
ANIMALI INSOLITI AUSTRALIANI
Molto strano e insolito è il casuario, della famiglia degli struzzi, che possiedono un collo colorato, ma soprattutto una cresta ossea molto sporgente, che utilizza per farsi spazio in mezzo alla foresta. E’ considerato uno degli uccelli più pericolosi del mondo, perchè quando si sente minacciato può utilizzare gli artigli posti sulle zampe…Uno dei simboli dell’Australia è anche l’Emù, anch’esso uno fra gli uccelli più grandi del mondo, sempre imparentato con gli struzzi.
DIAVOLO DELLA TASMANIA
In questo parco, abbiamo incontrato, a una certa distanza, il Diavolo della Tasmania, il piccolo marsupiale nero simbolo appunto della Tasmania. E’ un animale in pericolo di estinzione, che nonostante i suoi denti affilati e gli urli che caccia, sembra in realtà docile…ma non ci metterei la mano per verificare…

Nell’Outback australiano abbiamo avvistato anche il Claumidosauro, un piccolo rettile dal vistoso collare, che solleva in caso di pericolo, per spaventare…ma di paura ne ha più lui… Ci sono poi i varani, coccodrilli a volontà, di ogni forma e dimensione, ma soprattutto nel nord del Paese. Senza dimenticare i dromedari…importati dall’Oriente che vagano nell’Outback…
L’ornitorinco è proprio uno degli animali più strani. Si presenta con il becco di anatra, le zampe palmate e un corpo peloso, tutte caratteristiche che gli servono per vivere nei fiumi.
Per terminare, ma ne riparlerò, ci sono anche le micidiali Box Jellyfish, o meduse scatola, dai lunghi tentacoli urticanti, è letali per l’uomo, che popolano i mari e la barriera corallina.
Insomma, ce n’è per tutti i gusti….
COCCOLARE I KOALA IN AUSTRALIA ON THE ROAD
Nel Gorge Wildlife Park abbiamo avuto l’opportunità di toccare anche i koala, cosa difficile da fare in molti altri luoghi in Australia. Sotto la supervisione di un addetto, siamo riusciti a prendere in braccio un simpatico koala, che abbiamo coccolato per pochi secondi. Questa è stata un’esperienza davvero emozionante e indimenticabile…nonostante la presa degli artigli posti sulle zampe.
I koala vivono costantemente sugli alberi, e passano gran parte del tempo dormendo in posizioni spericolate. Il sonno deriva principalmente dall’enorme quantità di foglie di eucalipto ingurgitate, che stimola un effetto soporifero, e non danno tuttavia molta energia. Questo nutrimento necessita inoltre di un lungo processo digestivo che si traduce in tanta stanchezza…
PORT AUGUSTA AUSTRALIA ON THE ROAD
Lasciata l’area di Adelaide, abbiamo ripreso il nostro on the road verso nord, fino a raggiungere Port Augusta, che costituisce un punto cruciale di questa parte d’Australia. La cittadina si trova, infatti, all’incrocio di tre importanti autostrade e due linee ferroviarie, che conducono poi ai vari estremi del Paese.
DISGUIDI IN AUSTRALIA
A Port Augusta abbiamo solo pernottato, ma è stata una nottata alquanto travagliata, durante la quale abbiamo avuto il nostro incontro con gli aborigeni.
Per prima cosa, nel tardo pomeriggio, mentre stavano per arrivare, davanti a noi procedeva un camioncino, e siccome la strada era un po’ ghiaiosa, a un certo punto, un sasso è schizzato sul parabrezza...

Prevedendo che la cosa sarebbe potuta accadere, ci eramo premuniti di rimanere a una debita distanza, ma a nulla è servito…e superare era impossibile….
Alla fine quello che temevamo è accaduto, così il parabrezza si è crepato davanti al posto di guida… La scheggiatura è partita dalla base è si è allungata per circa venti cm….Completamente nel panico, siamo stati assaliti da mille fissazioni….anche perchè eravamo in procinto di inoltrarci nell’Outback australiano, dove le temperature erano roventi…
Vista l’ora, ci siamo fermati nei pressi di Port Augusta, in una zona un po’ isolata, per fare il punto della situazione e prendere delle decisioni.
Durante la notte, però, ci siamo accorti che nei pressi del nostro veicolo si erano fermate delle persone a parlare, così abbiamo dato un’occhiata, accorgendoci che era un gruppo di aborigeni.…
Dopo un po’, è arrivata la polizia, che ci ha “consigliato” di andare a dormire in un campeggio, perchè poteva essere rischioso rimanere lì…e quindi ci hanno gentilmente scortati....
ABORIGENI AUSTRALIANI
Il destino degli aborigeni australiani in seguito all’arrivo degli occidentali, è stato tragico, tanto da essere paragonato a quello degli indiani d’America. Anche loro sono stati prima decimati per le guerre e malattie e poi rinchiusi nelle riserve…
Nonostante la loro storia, lunga forse oltre sessantamila anni, nell’arco di pochi decenni, sono stati travolti, e per gran parte di loro, costretti a piegarsi alla società “moderna“.
La loro esistenza è tuttora precaria, dove l’abuso di alcolici e droghe, in molti casi non fanno altro che peggiorare la situazione, inducendo molte persone anche al suicidio…
A distanza di tempo, il Governo australiano ha ammesso, però, le sue colpe, specie a inizio Novecento, per aver portato via i bambini aborigeni dai loro genitori.
Ogni anno, il 26 maggio ricorre il National Sorry Day, con l’obiettivo di dimostrare di voler cambiare rotta e ricordare i soprusi e le ingiustizie perpetrati a questo antico popolo, colpito ancora da episodi di razzismo.
OTTAVO GIORNO AUSTRALIA ON THE ROAD PORT AUGUSTA – COOBER PEDY 560 KM
OUTBACK AUSTRALIANO
Da Port Augusta, il nostro on the road australiano, è ripreso addentrandoci nell’infinito Outback, dagli spettacolari paesaggi desertici, canyon di sabbia rossa, grandi laghi salati e centri minerari.
COOBER PEDY AUSTRALIA
Superata la nottata movimentata, di buon mattino ci siamo messi in marcia, consci delle centinaia di km che ci stavano aspettando.

Costeggiando enormi laghi salati dalle sfumature rosate, fra cui il Lake Gardiner, il primo pit-stop è stato alla Spud roadhouse di Pimba, in mezzo allo sconfinato spazio polveroso….
Ancora lunghi rettilinei, saliscendi, e ancora rettilinei sotto un cielo azzurrissimo, con nuvole che ricordavano, come da queste parti, in mezzo al nulla, ci siano anche numerosi allevamenti di pecore….
OPALI AUSTRALIANI
Raggiunta la meta giornaliera, Coober Pedy la capitale dell’opale. Arrivando sembra di essere catapultati su un altro pianeta, con centinaia di camini che fuoriescono dalla terra…già perchè qui tutti vivono nel sottosuolo...e in ambienti scavati nelle colline.

Prima di andare in cerca della nostra sistemazione notturna, l’Underground Motel, abbiamo visitato la Catacomb Church, nome alquanto evocativo visto il luogo…Poi è stato il turno di vari musei ospitati in ex miniere, che illustrano il metodo estrattivo adottato dai minatori per trovare l’opale, un minerale iridescente dalle mille colorazioni…
Prima dell’ora di cena, ci siamo rilassati anche in piscina, vista l’aria bollente che soffiava….e la polvere che da queste parti non manca di certo. Duole dirlo, ma in Australia la carne di canguro è molto in voga, così abbiamo sperimentato anche noi questo nuovo gusto, nel ristorante del Desert Cave Hotel…
NONO GIORNO AUSTRALIA ON THE ROAD COOBER PEDY – AYERS ROCK 895 KM
Di buon mattina ci siamo rimessi on the road, dovevamo percorrere veramente molta strada nell’Outback australiano. Lasciata Coober Pedy abbiamo scorto in lontananza le formazioni rocciose del Kanku-Breakaways National Park, che ricordano la presenza del mare in un lontano passato…
NORTHERN TERRITORY AUSTRALIA ON THE ROAD
Dopo quattrocento km, siamo arrivati sul confine con il Northern Territory, e dopo un altro centinaio a Ghan, dove si svolta sulla Lasseter Highway per raggiungere la mitica Ayers Rock. Percorrendola, a un certo punto si vede in lontananza un’enorme montagna, e vista la piattezza del paesaggio, si è indotti a pensare che si tratti proprio di Ayers Rock….invece è il Mount Conner…

AYERS ROCK – ULURU
Arrivati nel Parco Nazionale Ayers Rock-Uluru, ci siamo diretti per prima cosa a Yulara, la cittadina con tutti i servizi turistici, al fine di prenotare il posto all’Ayers Rock Campground. Consiglio vivamente di provvedere il prima possibile, anche mesi in anticipo, dato che alberghi, motel e campeggi non sono numerosi, e per questo motivo i prezzi sono in alcuni casi elevati…

Tornati alla “roccia”, come la chiamano gli australiani e gli anglofoni in generale, abbiamo fatto un giro attorno percorrendo una strada carrabile, stando a debita distanza, naturalmente, visto che si tratta di un sito sacro per gli aborigeni. Per chi volesse farlo a piedi, allora in quel caso si cammina proprio vicino, grazie al sentiero circolare Uluru Base Walk di 10.5 km, fattibile anche solo per alcuni tratti.
SENTIERI DI ULURU
Visitato anche il Cultural Center, dove si possono visionare filmati e ottenere materiale informativo, abbiamo ripreso la macchina per percorrere altri settanta km fino ai Monti Olgas, o Kata Tjuta, altre spettacolari formazioni rocciose.

Ci siamo addentrati in mezzo alle rocce seguendo il Walpa Gorge Trail. Soddisfatti siamo tornati a Ayers Rock, nell’Uluru Sunset Viewing area, giusto in tempo, per goderci il tramonto, che creava fantastiche sfumature sulla roccia incandescente….
Inutile dire, che sarebbe stato il caso di dedicare più tempo a questo luogo magico….ma come ho detto, le enormi distanze non aiutano a soddisfare ogni desiderio….
DECIMO GIORNO AUSTRALIA ON THE ROAD AYERS ROCK – ALICE SPRINGS 670 KM
KINGS CANYON NORTHERN TERRITORY AUSTRALIA
Il mattino seguente di buon’ora abbiamo salutato Uluru e siamo tornati indietro per 160 km, fino all’incrocio con la Luritja Road, che ci ha portati dritti al Kings Canyon, compreso nel Parco Nazionale Watarrka.

L’aspetto più importante di questo parco sono le ripide pareti rocciose di arenaria rossa, che raggiungono i 300 metri di altezza. In questo caso, ci siamo limitati a percorrere solamente il breve Kings Creek Walk.Le temperature elevate non invogliavano a fare altro e tanto meno gli sciami di mosche, che continuavano a bersagliarci. Consiglio quindi di munirsi di un apposito cappello con retina, almeno per ripararsi la testa….
Ripreso il bushcamper, abbiamo deciso di percorrere la sterrata Mereenie Loop Drive, adatta per mezzi robusti come il nostro. In seguito, la Larapinta Drive raggiunge la Finke Gorge e si dirige verso, dove si scorge in lontananza il Gosses Bluff Crater.
CAMMELLI E DROMEDARI IN AUSTRALIA
Prima di raggiungere Alice Springs, ho voluto provare a fare un giro su un dromedario….sì, perchè in Australia ci sono sia i cammelli che i dromedari... Non si tratta di animali autoctoni, poichè sono stati “importati” all’epoca delle prime esplorazioni dell’outback australiano.

Grazie a loro, i primi esploratori sono riusciti ad addentrarsi negli aridi e sconfinati deserti….e sempre per merito di questi animali, è stato possibile realizzare la prima linea telegrafica interna e la ferrovia, che collega Adelaide a Darwin….
Quando all’uomo bianco non sono più serviti, prima li ha liberati, creando grossi danni ambientali, e poi li ha sterminati barbaramente.
ALICE SPRINGS AUSTRALIA ON THE ROAD
La giornata è terminata ad Alice Springs, l’unica cittadina di una certa dimensione dell’Outback australiano. Posta praticamente al centro dell’Australia, costituisce una comoda base di appoggio da dove organizzare varie escursioni.
Alice Springs è sorta come stazione telegrafica, e per lungo tempo è stato il punto finale della ferrovia che partiva da Adelaide. Da qui i viaggio verso nord proseguiva, infatti, a dorso di cammello…..
Numerose sono le cose che si possono visitare, come la Telegraph Station, ora un museo, l’Alice Springs desert park, per vedere da vicino vari animali tipici. Il Kangaroo Sanctuary ospita invece molti canguri feriti o piccoli marsupiali rimasti orfani. La causa più frequente sono gli incidenti stradali prodotti dai roadtrains, lunghissimi veicoli che sfrecciano a tutta velocità sull’unica strada, che attraversa l’Australia, la Stuart Highway.
Alice Springs è stata anche la culla dei Flying Doctors e della School of air, due importanti istituzioni, che fin dagli anni cinquanta, hanno facilitato la vita dei numerosi abitanti solitari sparsi nel cuore dell’Australia. I Flying Doctors forniscono tuttora un supporto medico, mentre la School of Air il servizio di istruzione.
UNDICESIMO GIORNO AUSTRALIA ON THE ROAD ALICE SPRINGS – TENNANT CREEK 835 KM
MACDONNELL RANGES
Alice Springs è posta anche al centro di una lunga catena montuosa, i MacDonnell Ranges, che abbiamo visitato raggiungendo vari punti scenografici. La caratteristica principale sono le lunghe gole che si sviluppano all’interno di pareti rocciose rossastre, dove spesso ci sono anche pozze d’acqua e poca vegetazione.

Siamo riusciti a vedere, quindi, la Ormiston Gorge, il Simpson Gap e lo Standley Chasm….si tratta sempre di stretti canyon, solcati da letti di fiumi prosciugati, dai quali si dipartono varie sentieri verso punti scenografici e naturalistici.
DEVILS MARBLES
Salutata Alice Springs, decine di km a nord, si incontrano dapprima il monumento, che segna il passaggio del Tropico del Capricorno, e dopo centinaia di km, le “uova del diavolo” Questo è il significato del nome di Devils Marbles, curiose formazioni rocciose dalla forma sferica, sparse su una vasta area, che si raggiunge percorrendo sempre la Stuart Highway….

TENNANT CREEK NORTHERN TERRITORY
La nostra ennesima lunga giornata è terminata nella cittadina di Tennant Creek, dalla quale poi il paesaggio comincia a cambiare, e diventa un po’ meno brullo, vista la presenza di molti alberi di eucalipto.
Sorta lungo il tracciato del telegrafo, la cittadina è diventata famosa per i giacimenti d’oro, come ricorda la miniera di Battery Hill, ora visitabile.

DODICESIMO GIORNO AUSTRALIA ON THE ROAD TENNANT CREEK – PINE CREEK 815 KM
Il mattino successivo, neanche dirlo, ci siamo rimessi in marcia molto presto...consci del fatto, che nei giorni successivi, ci saremmo ritrovati nuovamente su questa strada, per dirigerci nel Queensland…
Già, perchè per raggiungere Darwin sono molti i km da percorrere, ma poi per andare a Cairns non c’è altra strada, che rifare nuovamente 700 km…. Se si organizza un percorso in macchina, bisogna considerare anche questo “inconveniente”, senza contare i km successivi, per arrivare sulla costa del Queensland.
KATHERINE GORGE O NITMILUK NATIONAL PARK
Durante le centinaia di km, che abbiamo percorso, sempre sulla Stuart Highway, abbiamo visto sfilare attorno a noi, nuovi paesaggi sempre più verdeggianti e spesso intervallati da cumuli di terra….i termitai giganti…

Anche il cielo era più nuvoloso e la temperatura sempre elevata era anche afosa….abbiamo incontrato anche alcuni avvallamenti stradali pieni di acqua, per i frequenti acquazzoni della stagione delle piogge. Fortunatamente, non abbiamo trovato strade sbarrate, e a volte anche questo è il rischio…..e percorsi alternativi non ce ne sono molti….
In ogni caso, nel pomeriggio abbiamo raggiunto Katherine Gorge uno dei parchi naturali per i quali è famoso il Northern Territory. In questo caso si tratta di un fiume, il Katherine river, che lentamente e incessantemente, ha scavato una profonda gola su un altopiano roccioso.
L’attività turistica principale è partecipare a crociere fluviali, che conducono nei vari punti scenografici. Nella stagione delle piogge, sono visibili anche molte cascate, ma occorre prestare attenzione, perchè questa è la terra dei coccodrilli.

Nella parte settentrionale dell’Australia si distinguono, infatti, i salties, ossia i coccodrilli di acqua salata, che vivono in aree paludose e vicino alla costa, e i freshwater crocs, che si trovano nei fiumi e nelle pozze d’acqua dolce…..quest’ultimi però meno pericolosi per l’uomo….
TREDICESIMO GIORNO AUSTRALIA ON THE ROAD PINE CREEK – DARWIN 540 KM
KAKADU NATIONAL PARK AUSTRALIA ON THE ROAD
Il parco più noto del Northern Territory è però il Kakadu National park, che abbiamo visitato dapprima con una gita in barca sullo Yellow River. In questo modo è possibile osservare sia la flora e la fauna autoctona, con molte specie di uccelli particolari.

Seguendo vari sentieri, abbiamo raggiunto vari punti del parco, dove sono presenti antiche pitture rupestri aborigene, che attestano la presenza degli aborigeni in queste terre da oltre 60.000 anni.

DARWIN AUSTRALIA COSA VEDERE
Ripresa la Stuart Highway, siamo arrivati a Darwin una fra le città più piccole e isolate d’Australia. Il suo aspetto è relativamente recente, perchè la storia non è stata molto clemente con lei.
Sorta alla fine dell’Ottocento, con la scoperta di giacimenti, ma nel Novecento è stata bombardata dai giapponesi durante la seconda guerra mondiale. Nel 1974, il ciclone Tracy ha fatto il resto, radendola al suolo completamente. Darwin si trova in un’area tropicale, per cui gli uragani sono molto frequenti, in città non sono presenti edifici storici, ma moderne architetture.
QUATTORDICESIMO GIORNO AUSTRALIA ON THE ROAD DARWIN – MATARANKA 630 KM
A Darwin abbiamo trascorso solo una notte, ma prima di andarcene il mattino successivo, siamo andati anche al Crocodylus Park. Questo ci ha permesso di approfondire meglio la conoscenza di questi simpatici rettili, che popolano il Northern Australia.
LITCHFIELD NATIONAL PARK
Lungo la strada in direzione del Queensland….che non è certo dietro l’angolo, abbiamo fatto diverse tappe. Una di queste è il magnifico parco di Litchfield, caratterizzato da termitai giganti e rinfrescanti e scenografiche cascate nella foresta monsonica.

Lungo la strada, siamo passati a Batchelor, a dare un’occhiata alla riproduzione in miniatura di un “castello boemo” realizzato da un ex minatore cecoslovacco.
Dopo centinaia di km, la destinazione finale è stata Mataranka, famosa per le piscine di acqua termale, che sgorga dal sottosuolo in mezzo alla vegetazione….naturalmente non ci siamo fatti scappare un bel bagno rigenerante….

QUINDICESIMO GIORNO AUSTRALIA ON THE ROAD MATARANKA – BARKLY HOMESTEAD 729 KM
VERSO IL QUEENSLAND AUSTRALIA ON THE ROAD
Di buon mattino, ci siamo messi in “cammino” verso sud, rimanendo sulla Stuart Highway, tratto percorso già all’andata. In corrispondenza di Warumungu, dove oltre alla Threeways Roadhouse non c’è altro, si imbocca la Barkly Highway, che porta dritti dritti nel Queensland.

Contrariamente alla Stuart Highway, questa autostrada è ancora più sperduta nel nulla. Quando l’abbiamo percorsa noi, si trattava perlopiù di una striscia di asfalto, alquanto sconnessa. A tratti, c’erano degli slarghi, per accostare e lasciare passare i pochi veicoli ingombranti provenienti nella direzione opposta. Ora è invece è una strada a due corsie di marcia, sufficientemente larga, per non ritrovarsi addosso qualche roadtrain.

Inutile dire che la giornata è trascorsa tutta on the road….con qualche tappa intermedia per colazione, pranzo e benzina….Trovandoci nel nord dell’Australia, la terra era rossa e il paesaggio più verdeggiante, anche perchè era la stagione delle piogge, non a caso alcuni tratti stradali erano allagati, ma comunque superabili in tranquillità.
Destinazione finale e meritata della giornata è stata la Barkly Homestead, un’ampia roadhouse con tutti i servizi basilari, cibo rifornimento e area sosta.
SEDICESIMO GIORNO AUSTRALIA ON THE ROAD BARKLY HOMESTEAD – PENTLAND 1112 KM
In questa giornata abbiamo battuto il record di km percorsi….solo una lunga strada dritta…fino al confine con il Queensland, lo “Sunshine State” per un totale di 250 km…Poi la strada….è ancora dritta….per centinaia di km….
Abbiamo salutato così il Northern Territory, il “Nature Territory”….soprannome ben meritato…
PROSECUZIONE DEL VIAGGIO IN AUSTRALIA
Il nostro viaggio on the road in Australia è proseguito nel Queensland, un altro stato della federazione, molto vasto e ricco di attrattive paesaggistiche. Questo è il motivo per cui ho deciso di dedicare un articolo specifico.
QUEENSLAND DOVE ANDARE
In ogni caso, visitate le Undara Lava Tubes, particolari cavità vulcaniche, ci siamo diretti a Cairns. Dove ci siamo fermati un paio di giorni. Nel primo ci siamo recati in treno a Kuranda, una località sulle montagne, ricoperte dalla foresta pluviale. Nel secondo abbiamo fatto un’escursione sulla barriera corallina, raggiungendo anche un paio di isole.

Abbiamo iniziato la discesa verso Sydney, percorrendo tutta la costa, oltre 2600 km, passando per località turistiche come Townsville e Airlie Beach. Ci siamo fermati, anche qui, due di giorni per fare delle escursioni sulla barriera corallina, sia in barca a Whitsunday beach, che con un idrovolante, planando direttamente sulla barriera.

Abbiamo visitato l’isola di sabbia più grande del mondo, Fraser Island e siamo arrivati anche a Brisbane, un’altra città australiana.
Percorrendo la Gold Coast, siamo entrati nuovamente nel New South Wales, per raggiungere ancora altri parchi nazionali, spiagge e baie….

NEW SOUTH WALES E SYDNEY
Il nostro viaggio è terminato dove è iniziato, a Sydney, dedicandole quattro giorni, in uno dei quali siamo andati anche alle Blue Mountains.…e Bondi Beach…una delle sue spiagge più famose…
Questo è stato un viaggio davvero intenso, pieno di emozioni, che nonostante il tempo trascorso, è ancora vivo nei nostri cuori.…
L’Australia è vasta, come fosse veramente un continente a se’ stante….affascinante dove la natura, in gran parte del territorio, regna sovrana.….
Ciao devo dire che questo blog é scritto molto bene e
dà tutte le informazioni necessarie per intraprendere
un viaggio simile al tuo, certo che di chilometri ne hai
percorsi parecchi !
Grazie Renata! Mi fa molto piacere che hai trovato il mio articolo interessante e istruttivo…spero che possa esserti d’aiuto…buon viaggio!!!
Ciao,
Noi partiremo il 28 ottobre per l’Australia ed avremo esattamente 24 giorni pieni per fare quasi esattamente il vostro giro.
Ci stiamo con i tempi?
Guiderò solo io e non mia moglie
Vorremmo poi chiedervi alcuni consigli più avanti ..se possiamo.
Grazie
Saluti Lory e Pg
Ciao Lory e Piergiogio,
beati voi che presto partirete per l’Australia…in linea generale non penso che avrete problemi con i giorni, al limite farete qualche taglio sulle tappe..
L’importante è proprio stabilire dettagliatamente a priori l’itinerario giornaliero calcolando bene i km, vista la complessità del viaggio, e poi dipende dai vostri interessi…
Anche quando sono andata io, ha guidato solo mio marito, tenendo conto, però, che sono comprese intere giornate on the road…ma il bello di un viaggio così è
proprio questo….Buon viaggio e se desideratealtre informazioni sono a disposizione….Ciao Sonia!