PORTO ANTICO GENOVA COSA VEDERE
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Il Porto Antico di Genova è probabilmente la principale destinazione turistica della città , che oltre a ricordare la sua lunga storia marinara si è adattato alle moderne esigenze di divertimento e svago.
STORIA DEL PORTO ANTICO DI GENOVA
Il Porto Antico fa parte del quartiere del Molo, uno dei più vecchi di Genova, e si trova in una grande ansenatura della costa ligure. Molti popoli sbarcarono qui fin dal passato, tuttavia il porto è sorto solamente verso il XII secolo. Il nucleo originario ha preso forma da una lunga scogliera rocciosa, che si inoltrava nel mare, che ha preso ora il nome di Molo Antico, detto anche Mandraccio.

Tale appellativo, probabilmente, venne dato in passato per il gran numero di navi ormeggiate nello stesso momento, e che guardandole sembravano una grossa mandria. Un’altra ipotesi, però, sostiene che derivi da “braccio di mare” ossia posto al riparo…
L’incremento degli scambi commerciali e del transito di navi ha portato alla costruzione di ulteriori banchine, dapprima in legno e poi in pietra, che prendevano il nome delle merci, che vi erano scaricate o dalle famiglie, che abitavano nei dintorni.
In seguito, allungarono il molo per innalzare la Torre dei Greci, che segnalava l’ingresso del porto, e per far posto a magazzini e darsene. Fu in questo luogo, infatti, che la Repubblica di Genova costruì le navi, che hanno fatto conoscere la sua potenza e ricchezza in tutto il mondo.
L’antico faro venne, però, demolito nel 1929 assieme a una parte del molo, per permettere il passaggio di navi che si erano sempre più evolute e ingrandite.
Nel corso dei secoli, questa area portuale venne anche fortificata, sia per riparararla dalle mareggiate, che per fronteggiare gli attacchi nemici. Porta del Molo o Siberia, ben visibile lungo il molo, risale infatti al XVI secolo, e costituiva anche uno degli ingressi principali della città , per chi arrivava via mare.
Le acque del porto antico diventarono sempre meno profonde a causa di detriti, che si erano accumulati nel corso del tempo. Scavarono così ulteriormente i fondali e realizzarono il Molo Nuovo, dato che le dimensioni delle imbarcazioni erano cambiate.
LA LANTERNA DI GENOVA
Il faro di Genova è la Lanterna, che è situata su una roccia di 40 metri sul livello del mare, ma in origine sul luogo si trovava una collina. L’architettura attuale risale al 1543, ma il faro esisteva già dal 1128. Alta 77 metri, la Lanterna costituisce il secondo faro più alto d’Europa, con una luce che raggiunge i 50 km di distanza.
La Lanterna è una torre quadrata suddivisa in due parti, con rispettive terrazze panoramiche, dove su un lato appare lo stemma cittadino. Si raggiunge anche a piedi dal centro storico, con una passeggiata di 800 metri, percorrendo un sentiero protetto. La cima della torre si raggiunge salendo ben 365 i gradini, dove la vista panoramica spazia a 360° sul porto, i monti e la costa. L’area aperta al pubblico è tuttavia solo fino al livello della prima terrazza. In seguito alla costruzione di nuovi moli e terminal, l’area della Lanterna non si affaccia più direttamente sul mare.
PIAZZA CARICAMENTO
Dove un tempo si trovavano vecchie banchine e il mare lambiva i Portici di Sottoripa, è sorta la zona della Piazza Caricamento, che fu riempita con le macerie di vecchi palazzi e di antiche mura. Prima, però, di diventare una vera e propria piazza, qui arrivava la ferrovia che scaricava e caricava le merci portuali, per cui questo è il motivo del suo nome particolare.
PALAZZO SAN GIORGIO GENOVA
Su un lato di Piazza Caricamento è posto il Palazzo San Giorgio, sede dell’Autorità Portuale, ma che in origine ospitava il Comune e poi il Carcere. Nel 1298, vi venne recluso anche Cristoforo Colombo, che nel corso della sua permanenza durata quasi un anno, con l’aiuto dello scrittore Rustichello da Pisa, scrisse le sue memorie, conosciute come Il Milione.

Palazzo San Giorgio fu utilizzato, in seguito, dalle magistrature, come dogana e ospitò una delle prime istituzioni bancarie di Genova. Si tratta di un complesso formato da due edifici. Quello verso i portici mostra un aspetto medioevale, con muri in mattoni e pietra, che culminano con una merlatura, mentre alla base si trova un porticato.
L‘ala Cinquecentesca, affacciata verso il porto, presenta bellissime facciate ricoperte di affreschi colorati, che riproducono architetture, stemmi e statue di personaggi storici genovesi. Fra essi si riconoscono Cristoforo Colombo, il condottiero Guglielmo Embriaco e il principe Andrea Doria. Al centro, invece, oltre alla torre dell’orologio, risalta San Giorgio a cavallo mentre uccide il drago. Il santo era, infatti, considerato il protettore della Repubblica di Genova.
Prima di diventare un’area perlopiù pedonale, su Piazza Caricamento scorreva Via Carlo Alberto, diventata poi Via Antonio Gramsci. Il suo aspetto cambiò verso il 1960, con la costruzione della sopraelevata, che portò via il traffico che si era sempre più intensificato.
TERRAZZE DI MARMO DI GENOVA
In passato, al posto di Piazza Caricamento e via Gramsci, esistevano le vecchie mura cinquecentesche, rimpiazzate poi con portici, che ospitavano magazzini portuali. Fu in quell’epoca, verso 1840, che realizzarono sui tetti di tali costruzioni le Terrazze di Marmo.
Si trattava di una passeggiata panoramica, molto amata soprattutto dalla borghesia genovese, che regalava splendide viste sul porto e la città . Il loro tracciato aveva una forma a gomito, per contrastare le mareggiate. Larghe 13 metri, queste terrazze si estendevano per 410 metri, ma ebbero vita breve, poichè solamente 40 anni dopo le demolirono per ampliare Via Gramsci.

ATTRAZIONI DEL PORTO ANTICO DI GENOVA
I bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale hanno gravemente danneggiato il porto di Genova, tanto da renderlo praticamente inutilizzabile a causa delle numerose navi affondate.
Nei decenni successivi, l’incremento dei commerci e della mobilitazione di container ha portato alla costruzione di nuove e moderne aree portuali più decentrate. Dato il valore storico e culturale, il Porto Antico è stato riconvertito allo scopo di renderlo nuovamente uno dei centri più animati della città , grazie a numerose attività ricreative.
Tutto è cominciato nel 1992, in occasione della commemorazione dei 500 anni della scoperta dell’America, quando ha preso il via un’imponente ristrutturazione, con l’ausilio dell’archistar Renzo Piano. Musei, gallerie commerciali, cinema, ristoranti, padiglioni polifunzionali, aree pedonali con attrazioni davvero uniche nel loro genere. Formano ora il nuovo punto di forza della città di Genova, che attraggono sempre più visitatori, che scoprono così anche angoli più nascosti e affascinanti della città .
ACQUARIO DI GENOVA
L’acquario di Genova, inaugurato nel 1992, è il più grande d’Italia ma è considerato anche uno dei più importanti d’Europa, specie per la sua biodiversità marina.

Durante la visita, è possibile immergersi in questo mondo marino, e ammirare decine di habitat per migliaia di pesci, mammiferi marini, rettili e anfibi di tutto il mondo. Le sale assumono nomi fantasiosi proprio per incuriosire e meravigliare i visitatori.

Quattro grandi vasche permettono di osservare pinguini, squali, lamantini e foche sia sotto l’acqua che in superficie. Ci sono poi vasche tattili per provare l’ebrezza di “accarezzare” alcune specie come le razze, ma anche acquari con meduse scenograficamente illuminate, con tanto di sottofondo musicale.
BIGO DEL PORTO ANTICO DI GENOVA
Nel Porto Antico di Genova molto appariscente è il Bigo, progettato da Renzo Piano, che ricrea in chiave moderna quello che in passato era una gru, che movimentava le merci del porto.

Questa struttura serve principalmente per sostenere una tensostruttura del sottostante Piazzale delle Feste, ma comprende anche un ascensore panoramico, che sale a 40 metri di altezza e ruota a 360°. Posizionato nell’acqua, il Bigo è formato da sette bracci bianchi di varie lunghezze, che e contribuiscono rendere avveniristico il porto genovese.
BIOSFERA PORTO ANTICO GENOVA
Conosciuta anche con la Bolla di Renzo Piano, la Biosfera è una struttura sferica in vetro e acciaio, che balza subito all’occhio. Ospita una piccola foresta pluviale tropicale, nella quale vivono molte specie animali e vegetali, come ibis, pappagalli, tartarughe, pesci, ma anche orchidee e felci.

Il percorso circolare è spesso associato alla visita del vicino acquario, sul ponte Spinola. Sempre su questo pontile, percorrendo la Via al Mare Fabrizio de Andrè, è collegata l’isola delle Chiatte, formata da vecchie chiatte galleggianti.
VASCELLO NEPTUNE DEL PORTO ANTICO
Ormeggiato al Ponte Calvi del Porto Antico è anche il vascello Neptune, costruito in Tunisia come set cinematografico per il film del 1986, di Roman Polanski “Pirati”, con Walter Matthau. Lungo 63 metri, è comunque perfettamente funzionate, e quando il film uscì al cinema, lo ormeggiarono a Cannes durante il festival.

Non si tratta di un galeone, in quanto questi erano più piccoli e disponevano di un minor numero di cannoni e ponti. I boccaporti dei cannoni e la poppa sono costellati di sculture dorate in legno, mentre una spettacolare polena raffigurante Nettuno è situata sulla prua.

GALATA MUSEO PORTO ANTICO GENOVA
Il Museo Galata è uno dei più importanti musei marittimi del bacino Mediterraneo, che ha preso il nome dalla banchina portuale sulla quale si trova. In realtà tale denominazione venne data in passato per ricordare il quartiere di Istanbul, dove si erano trasferiti molti genovesi. La Repubblica di Genova utilizzò il molo come arsenale militare e per costruire le galee.

La struttura in vetro e acciaio si deve all’architetto Guillermo Vazquez Consuegra che ristrutturò i vecchi magazzini nel 2004, in occasione della nomina di Genova come Capitale Europea della Cultura.
La visita comincia con il faro di dieci metri posto proprio nella hall dell’entrata, e prosegue nelle sale espositive alcune interattive. Durante il percorso si apprende la storia del porto di Genova, di famosi personaggi genovesi, come Cristoforo Colombo e Andrea Doria.
E’ possibile salire, inoltre, sulla riproduzione di una galea di 40 metri, visibile anche dal piano superiore. L’esposizione Mare Monstrum è dedicata ai mostri marini e ai pericoli legati al mare, ci sono inoltre antichi mappamondi e mappe, ma anche la vera zattera di Ambrogio Fogar quando rimase in balia dell’oceano per 74 giorni. E’ possibile sperimentare anche una tempesta in 4D, salire su un brigantino, entrare in un cantiere navale e in uno Yacht Club dell’800.
Il terzo piano è dedicato alle migrazioni, e alle traversate intercontinentali, visitando ambienti di un transatlantico, scoprire le varie classi e comodità di allora. Nell’ultimo piano è narrata la storia dell’affondamento della nave passeggeri Andrea Doria, considerata la nave più bella di quell’epoca. Si termina infine con le terrazze panoramiche per osservare dall’alto il Porto Antico e la città di Genova.

Sul molo all’esterno del Galata Museo è visitabile anche il sommergibile Nazario Sauro, costruito negli anni settanta. L’esplorazione avviene con il casco in testa visto gli spazi ristretti, ed è possibile vedere la strumentazione di bordo e gli ambienti dove viveva l’equipaggio di bordo.
COSA VEDERE SUL MOLO ANTICO DI GENOVA
Tornando verso il Molo Antico, si percorrono le aree pedonali della Calata Cattaneo e di Mandraccio, parchi gioco, palme svettanti e gelsi che riparano panchine e vari edifici.
Si trova qui anche Eataly Genova, la catena commerciale italiana nota in tutto il mondo, dove è possibile acquistare cibi di alta qualità e pregiati, provenienti da tutte le regioni. Ci sono anche locali e ristoranti per degustare piatti tipici e specialità .

BATTELLI E GITE NEL PORTO ANTICO
Partono dal Molo Antico anche i battelli diretti al Santuario dei cetacei, l’area marina compresa fra il mare della Liguria, Toscana, Corsica e Costa Azzurra. Varie sono le compagnie che effettuano le escursioni di whale watching, nel periodo compreso fra la primavera e l’autunno. Altre destinazioni possono essere anche le Cinque Terre e Portofino.
In questa zona si possono notare anche le vecchie mura di Malapaga e si incontra la Chiesa di San Marco al Molo del XII secolo. Era allora la prima chiesa dove i marinai si recavano quando sbarcavano a Genova.
Proprio sotto la sopraelevata, si nota ciò che resta della Casa del boia, chiamata anche Casa di Agrippa. Si tratta di un edificio del XIII secolo, utilizzato probabilmente per le esecuzioni capitali all’epoca della Repubblica di Genova. Attualmente è la sede della Compagnia Balestrieri del Mandraccio, che si occupano di rievocazioni medievali. Visitandola, si ha modo di vedere all’interno armi e armature medievali.

Il Piazzale Porta del Molo, prende il nome dall’omonima porta cittadina, un accesso alla città vecchia, quando qui esistevano le mura difensive. Fungeva anche da dogana proprio per le merci che transitavano nel porto, e per questo motivo era chiamata anche Porta Siberia, che deriva dalla parola Cibaria.
MAGAZZINI DEL COTONE DEL MOLO ANTICO
Dopo uno scatto fotografico con il Logo del Porto Antico, che abbraccia tutta l’area portuale e la città alle spalle, si raggiungono i Magazzini del Cotone.

Edificati nel 1926 per conservare merci, fra cui il cotone, sono diventati in seguito alla ristrutturazione di Renzo Piano, spazi per convegni, eventi, un auditorium, cinema, ristoranti e negozi. La Città dei Bambini è invece un’area didattica, dove i bambini possono sperimentare e divertirsi con installazioni multimediali.

La parte frontale dei magazzini è occupata dall‘Arena del Mare, dove in alcuni periodi viene sistemata la ruota panoramica. Questo è anche il luogo ideale dove ammirare la Lanterna a distanza ravvicinata, situata proprio sull’altra sponda del porto.
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