Kabuki-za cosa vedere

KABUKI-ZA COSA VEDERE A GINZA TOKYO

Kabuki-za, il grande teatro di Ginza, nel distretto di Chuo, è un vera istituzione nazionale. Qui è possibile assistere a spettacoli tradizionali e entrare in contatto con un altro aspetto della cultura giapponese. Scopriamo quindi cosa vedere al Kabuki-za di Tokyo!!

STORIA DEL KABUKI-ZA

Il Kabuki è una arte teatrale tradizionale giapponese, ed è ancora molto popolare in tutto il Paese. La nascita di questa forma di spettacolo risale al 1603. Fu infatti una donna a inventare un nuovo modo di ballare e di intrattenere, che in breve tempo si propagò ovunque in Giappone.

Nonostante le origini, tuttavia, fin dal 1629 nessuna donna potè più apparire sul palco, per questioni morali.

Il teatro kabuki, quindi, si caratterizza anche per la presenza in scena di soli uomini, che recitano anche nei ruoli femminili, chiamati onnagata. Alcuni di questi attori, ottengono molto successo e sono molto acclamati dal pubblico. I loro movimenti femminili e le espressioni, li fanno infatti apparire come se fossero delle vere donne.

OPERE DEL TEATRO KABUKI COSA VEDERE

Il nome kabuki significa musica, ballo e tecnica di recitazione, proprio perchè questo tipo di teatro giapponese raggruppa queste arti, che in altre occasioni avvengono separatamente.

Il kabukiza di Ginza ha un ricco programma teatrale durante tutto l’anno, e ogni mese gli spettacoli cambiano. Le opere possono risalire a un’epoca pre Edo, e raccontano fatti accaduti fra i nobili e i samurai, incorporando anche leggende storiche.

Le opere riguardanti la vita popolare nel periodo Edo, ripropongono acconciature, costumi e dialoghi di quel tempo. Ci sono poi opere con musica giapponese classica che accompagnano le storie con eleganti movimenti dei danzatori.

Un altro tipo di spettacolo si chiama “Matsubame” dove sulla scena è rappresentato un teatro con il fondale decorato con un pino fiancheggiato da bamboo.

ARTISTI DEL TEATRO KABUKI

Gli artisti del teatro Kabuki portano trucchi molto pesanti, per enfatizzare i lineamenti, e ricchi costumi decorati che accompagnano a particolari movimenti. Lo scopo è quello di creare un certo impatto con il pubblico.

In base ai colori del trucco, è possibile infatti stabilire fin da subito, se si tratta di un personaggio buono o cattivo. Ad esempio le righe rosse delineano bontà, mentre i colori bluastri quelli malevoli.

Gli artisti intrattengono il pubblico non solo con la recitazione ma anche con balli e musiche. Fanno inoltre parte di corporazioni, e già da bambini si dedicano allo studio costante, apprendendo come truccarsi, oltre ad allenarsi nel ballo e nel canto.

La modulazione della voce, gesti precisi e specifici movimenti, da parte degli attori, rendono unici questi  spettacoli. La completa immobilità del personaggio, durante la rappresentazione, sottolinea ad esempio un momento drammatico della storia.

Spettacolari sono anche i cambi d’abito che avvengono direttamente sul palco, davanti al pubblico, grazie all’aiuto di koken o kuroko. Si tratta di assistenti di studio, vestiti completamente di nero e con il volto coperto da un velo, che si “mimetizzano” in un certo modo con la scena.

Con il cambio dei vestiti, che molto spesso consiste in un loro “rovesciamento” si evidenzia il momento della  trasformazione caratteriale del personaggio. Quando si passa, ad esempio, dai costumi scuri a quelli più colorati, si vuole simboleggiare un mutamento psicologico del personaggio della storia.

SENSAZIONI E STRUMENTI SCENICI DEL KABUKI

Il kabuki è sinonimo di sensazioni e bellezza. Contrariamente ai gusti occidentali, non è tanto la storia narrata che attrae il pubblico, ma l’estetica dei movimenti degli attori, che sono al centro della scena. Non a caso, gli assistenti invisibili, i koken, salgono sul palco per sistemare i loro costumi e le pesanti parrucche, per farli apparire al meglio.

Belle scenografie, i fiori che indicano il periodo dell’anno in cui avviene il racconto, i tendaggi riccamente decorati, abbassati fra un atto e l’altro, contribuiscono a creare la bellezza di questa arte. Ma il coinvolgimento è anche sensoriale, con l’ uso di incensi bruciati e folate d’aria, che passano sopra gli spettatori, a indicare il vento che soffia.

Il teatro kabuki ha da sempre subito dei cambiamenti strutturali. Nei primi tempi , molta importanza hanno acquisito gli oggetti scenici e le installazioni. Una passerella si allunga ad esempio verso il pubblico, sul quale irrompono improvvise comparse, bottole che servono a far sparire misteriosamente i personaggi. L’uso del   palcoscenico rotante, inoltre, modifica repentinamente la scenografia, creando dei veri colpi teatrali.

La musica ed effetti sonori, con l’uso di tradizionali strumenti giapponesi, suonati da musicisti posizionati sul palco in bella vista, completano lo spettacolo.

 

SPETTACOLI AL KABUKI-ZA COSA VEDERE

Qualora si decidesse di assistere a uno spettacolo, sarebbe preferibile conoscerne la storia e i personaggi, altrimenti è molto difficile farsi coinvolgere. Per gli stranieri, che non parlano giapponese, vengono forniti alcuni volantini direttamente dal teatro, e volendo, si ha la possibilità di assistere solamente a un atto.

Questo da’ modo di avere un’infarinatura di cosa significhi il teatro kabuki, senza dover guardare tutta la rappresentazione, che può durare anche molte ore.

Quando I Giapponesi si recano al Kabuki-za, amano indossare vestiti tradizionali e i kimono delle feste, per sfoggiarli come se fossero a una serata di gala. Sebbene l’atmosfera sia più terra terra, poichè durante gli spettacoli è possibile mangiare e bere e addirittura interagire con gli attori. Non sono insoliti infatti gli urli e grida di approvazione e incoraggiamento.

Recarsi quindi al teatro kabuki, è sicuramente un modo per approfondire la conoscenza delle abitudini  del popolo giapponese e la loro cultura.

TEATRO KABUKI-ZA DI GINZA COSA VEDERE

Il teatro di Tokyo, in stile neo-barocco, ricorda i castelli medievali giapponesi con un mix di architetture dei templi. Il primo edificio fu costruito nel 1889, ma venne distrutto in cinque occasioni a causa di incendi, terremoti e guerre. Ogni volta venne rifatto più grande e resistente, fino ad arrivare a quello attuale, del 2013.

Sul retro del teatro si trova il grattacielo della Kabukiza Tower, con un moderno design che ricorda tuttavia forme tradizionali giapponesi, così da armonizzarsi a vicenda.

ll tetto, decorato con belle tegole lucide nere, contiene anche un giardino giapponese, e ai vari piani si trovano anche ristoranti, una bottega e casa da the, e uno studio fotografico per farsi ritrarre con abiti tradizionali.

KABUKIZA GALLERY

La Kabukiza Gallery è una mostra al quinto piano che espone costumi e oggetti utilizzati in scena. Si trovano finti animali, come un cavallo sul quale è possibile anche salire, o vedere un piccolo palco in legno.

Sono in mostra anche pedane, chiamate Hanamichi, sulle quali arrivano in scena gli attori, passando per la sala in mezzo agli spettatori.

Vengono mostrati anche i trucchi utilizzati per riprodurre versi di animali o naturali. Strofinando,ad esempio, due conchiglie rigate fra loro si ottiene il verso delle rane. Facendo, invece, rotolare dei fagioli azuki in un contenitore di legno, si ha l’impressione di sentire il rumore delle onde.

KOBIBICHO SQUARE

Un passaggio commerciale al secondo piano interrato, che si collega alla stazione metropolitana, è il luogo dove trovare molti souvenir relativi al kabukiza. I kumadori, ad esempio, sono delle maschere facciali, con le quali decorarsi il viso, come gli attori del kabuki. Si trova un vasto assortimento di wagashi, i tipici dolcetti giapponesi e e tenugui, i piccoli asciugamani per le mani, molto in voga in Giappone.

I tenugui si usano anche come copricapi e sciarpe, e sono decorati con immagini del monte Fuji o personaggi anime. Rispetto agli asciugamani tradizionali, sono realizzati con un cotone più fino, occupando così poco spazio, oltre a essere più economici. Costituiscono sicuramente un’ottima idea per un regalo da portare a casa.

SUPER KABUKI COSA VEDERE

La maggior parte dei giapponesi, in realtà, non ha mai visto uno spettacolo kabuki, poichè è spesso ritenuto noioso e difficile da capire. Svariati attori di kabuki, per ovviare a questo problema, si sono reinventati, offrendo spettacoli più innovativi.

Dal 1986, ha preso piede, infatti, il super kabuki, che si rifà sia alle storie classiche che a quelle più moderne,  utilizzando, però, nuove tecniche scenografiche. Si sono realizzate, ad esempio, sul palco delle vere cascate di acqua, oppure gli attori utilizzano funi per volare sopra le teste del pubblico.

Costumi sbalorditivi, effetti di luce dinamici, e rappresentazioni teatrali di autori occidentali, basate ad esempio su opere di Shakespeare hanno ispirato i moderni attori kabuki. Ma anche storie fantastiche prese dal mondo degli anime, i cartoni animati giapponesi, come “Sailor Moon”.

 

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