AMSTERDAM COSA VEDERE IN TRE GIORNI
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Amsterdam è una meta facile da raggiungere, nel nostro caso ci siamo capitati varie volte grazie a coincidenze di voli internazionali. Durante un viaggio on the road in Olanda o Paesi Bassi, abbiamo dedicato ben tre giorni per approfondire così la sua conoscenza.
DOVE SI TROVA AMSTERDAM
Amsterdam si trova nella provincia dell’Olanda settentrionale, una delle 19 che compongono i Paesi Bassi. Il suo centro non raggiunge il milione di abitanti, e si sviluppa su 90 isole collegate fra loro da 1500 ponti, disposte lungo una serie di canali concentrici. Il nucleo originale prese il via da un piccolo villaggio di pescatori sorto in prossimità di una diga, oggi localizzato in Piazza Dam.
Il fiume che la attraversa è l’Amstel dal quale prende anche il nome, lungo solamente una trentina di km. Nonostante la sua importanza, questa città non si trova sul Mare del Nord, ma lungo l’omonimo canale collegato all’IJmeer. Si tratta di un lago di acqua dolce, che prima della costruzione di dighe e sbarramenti, costituiva un grande golfo interno.
Il XVII secolo fu il più importante per l’Olanda, tanto da chiamarsi Secolo d’Oro. In questo periodo la città si espanse grazie anche ai prosperi commerci delle navi olandesi, dirette soprattutto nelle Americhe, in Africa e Oriente, e il suo porto divenne il principale del mondo.
ARCHITETTURA DEGLI EDIFICI DI AMSTERDAM
Quando si gira per Amsterdam si ha modo di osservare edifici dalle facciate più disparate, che ricordano in un certo modo quelle dei cartoni animati…. A causa della scarsità di spazio e per il terreno poco stabile, queste costruzioni sono strette, ma con grandi finestre, e sono state costruite con materiali leggeri. I loro stili architettonici sono variegati, come è possibile vedere dai fantasiosi frontoni, cornicioni e dalle entrate.

Le piante di queste abitazioni sono allungate, proprio per la larghezza ridotta della facciata, sulla quale si calcolavano le tasse. A tal proposito, la casa più stretta di Amsterdam, con i suoi 2 metri di larghezza, si trova nell’Oude Hoogstraat al numero 22, vicino al Waag.
Passeggiando, si notano spesso edifici con una certa inclinatura e una trave in cima, che sono stati costruiti così allo scopo di trasportare all’interno beni e merci e non rovinare muri e finestre.

Sono visibili anche formelle sui muri degli edifici, che prima dell’introduzione dei numeri, avevano lo scopo di identificare le abitazioni e ricordare le diverse attività economiche che vi si svolgevano.
PRIMO GIORNO AMSTERDAM COSA VEDERE
STAZIONE CENTRALE DI AMSTERDAM
Il punto di arrivo in città, quasi per tutti, coincide con la stazione centrale di Amsterdam, soprattutto se si giunge dall’aeroporto internazionale di Shiphol. Si tratta di un’enorme costruzione neogotica di fine Ottocento, con mattoni a vista e decorazioni dorate e colorate. Le due torri con gli orologi segnalano anche la direzione del vento. Sembra, che per costruire la stazione centrale di Tokyo, si siano ispirati a questa architettura.

QUARTIERE A LUCI ROSSE DI AMSTERDAM
Il Wallen è forse il quartiere più famoso di Amsterdam, che con le classiche attrazioni del caso, attira un sacco di curiosi…dove naturalmente è vietato fotografare e filmare….durante l’orario “operativo”.
Sorto nel XIV secolo, è tuttora attivo, primo perchè nei Paesi Bassi la prostituzione è legale, e secondo perchè per strada non è possibile esercitare tale professione.

In questi ultimi anni, tuttavia, l’amministrazione ha cercato di dare un volto nuovo al quartiere, al fine di contrastare la pubblicità negativa che ne deriva alla città. Nonostante tutto, sono ancora ben visibili i “luoghi di lavoro”, che sono delle vere e proprie “vetrine” illuminate con luci al neon colorate.
Per comprendere come è radicata nella cultura olandese questa forma di “libertà” hanno posizionato la statua bronzea di “Belle” che raffigura una prostituta, e dare così un segno di rispetto a questi lavoratori…
Se si vuole approfondire la conoscenza di questo mondo, si possono visitare appositi musei dedicati a questo argomento, come il Red Lights Secrets Museum e l’Erotic Museum.
Una delle ultime attrazioni del Wallen, che non c’entra il leitmotif di questo angolo della città, è il ponte stampato 3D in acciaio inossidabile, dalla forma alquanto sinuosa, un po’ per rimanere in tema. Sensori applicati su tale costruzione monitorano vari aspetti, fra cui quello di controllare le variazioni strutturali nel corso del tempo.
CHIESA VECCHIA DI AMSTERDAM
Nel Wallen si trova la Oude Kerk, dedicata a San Nicola, il patrono dei marinai. Sorta inizialmente nel XIII secolo come cappella, fu edificata su un terreno un po’ più compatto e resistente. Successivamente ampliata e modificata, si presenta ora in stile tardogotico, ma l’aumento della popolazione, comportò la costruzione della Chiesa Nuova in piazza Dam, così il ruolo di questa chiesa divenne secondario.
Uno dei personaggi più noti che la frequentarono fu Rembrandt con la sua famiglia, in parte sepolta nel cimitero limitrofo di quel tempo. Molte tombe vennero sistemate poi nella chiesa stessa, fra cui quella di uno dei fondatori della nuova Amsterdam, ossia New York.
Attualmente ha una funzione sia religiosa che culturale, e ospita anche la premiazione del World Press Photo.
Molto particolari sono le case del XVII secolo posizionate sul perimetro della chiesa, e alla base della torre campanaria è posta la sopracitata scultura di “Belle”, Sulla via laterale, direttamente sull’acciottolato ci si imbatte anche nella scultura bronzea di una mano che accarezza un seno femminile. L’anonimo autore ha voluto rendere omaggio in questo modo alle lavoratrici del sesso delle strade adiacenti….
AMSTELKRING E LA CHIESA NASCOSTA
Nel 1578, con il sopravvento dei protestanti sui cattolici, questi ultimi per professare il loro credo, dovettero farlo senza dare nell’occhio, direttamente a casa loro. Sorsero quindi le chiese domestiche, ammesse al patto di non essere visibili dall’esterno.
Una di queste è proprio la Chiesa del nostro Signore in soffitta, diventata ora l’Amstelkring Museum, che sfoggia all’interno un’inusuale architettura lignea color rosa antico. L’edificio è strutturato su più piani, occupato nei primi due dall’abitazione di un ricco mercante cattolico, e nell’ultimo, la soffitta appunto, da questa chiesa clandestina creata da lui.
COFFEESHOP DI AMSTERDAM
In Olanda esistono anche altre libertà, come ad esempio fare uso personale di cannabis, hashish, marjuana, il tutto si intende entro certi quantitativi. Non c’è pericolo di sbagliarsi, poichè quando si arriva nei paraggi l’odore pungente è inconfondibile. Noi siamo incappati in uno di questi locali per sbaglio….mentre stavamo cercando un posto dove rimediare una cena. Solo al momento della lettura del menù abbiamo capito l’equivoco….così con nonchalance ce ne siamo andati…

In questi ambienti, oltre a fumare o assumere questi “prodotti” nel più classico dei modi, si possono anche assaggiare dei “manicaretti” tipo le “space cakes” dei dolcetti ad “effetto”…Dopo tutte queste belle possibilità, nei coffeeshops è comunque vietato bere alcoolici, come pure fumare all’esterno dei locali i suddetti articoli…
CHINATOWN DI AMSTERDAM
Il quartiere di Chinatown, che si trova vicino al Wallen, risale agli inizi del 1900, quando i cinesi arrivarono come marinai sulle navi a vapore. Oltre ai classici ristoranti di cucina asiatica in generale, si possono trovare negozi e molte attività commerciali. Il tempio cinese principale di Amsterdam è lo He Hua, costruito nel 2000, che è anche uno dei più grandi in Europa.
PIAZZA DAM
La piazza principale di Amsterdam è Piazza Dam, questo sia per le sue dimensioni che per importanza, senza contare la sua centralità, posta direttamente sul luogo della prima diga, come ben ricorda il suo nome.
Si collega alla Stazione centrale con la strada denominata Damrak, al posto della quale un tempo scorreva l’acqua. Lungo il cammino si incontra fra l’altro il grande palazzo Beurs van Berlage, utilizzato come sala per concerti e mostre, ma in origine costituiva la borsa di Amsterdam.
PALAZZO REALE
Su Piazza Dam si affaccia il barocco Palazzo Reale, che in origine fungeva da Municipio cittadino. Fu, infatti, dopo l’indipendenza delle Repubbliche delle Sette Province Unite, ossia gli attuali Paesi Bassi, che divenne residenza reale.

Il grande timpano bianco della sua facciata, appare completamente decorato oltre ad essere sormontato da statue bronzee raffiguranti la Pace, la Giustizia e la Prudenza. La torre ottagonale del palazzo culmina con una cupola, che dall’alto dei suoi 82 metri di altezza in passato era utilizzata per avvistare le navi in arrivo.
Fra le varie sale che si possono ammirare, quella dei Cittadini presenta sulla pavimentazione due grandi emisferi, molto scenografici.
CHIESA NUOVA DI AMSTERDAM
Accanto al Palazzo Reale, è posizionata la Chiesa Nuova, così chiamata per distinguerla da quella Vecchia, rivelatasi troppo piccola per il numero di fedeli che aumentava. Costruita in stile tardogotico, questa chiesa non ha più una funzione religiosa, e ciò in seguito alle lotte fra cattolici e protestanti dopo l’indipendenza olandese, ma è utilizzata per le incoronazioni e altri eventi nazionali, e per ospitare mostre e concerti di organo.

Sul lato spicca il Postkantoor, il grande edificio delle poste in stile neogotico, ora trasformato nel centro commerciale Magna Plaza, con gallerie vetrate e arcate in pietra a fasce.

Al centro di piazza Dam, troneggia invece l’obelisco di 22 metri, che commemora i caduta della Seconda Guerra Mondiale.
MUSEO DELLE CERE MADAME TUSSAUD AMSTERDAM
Il museo delle cere di Madame Tussaud è originario di Londra, ma esiste uno vasto anche ad Amsterdam. Le figure in cera qui riprodotte sono attinenti, come sempre, a star internazionali dello spettacolo e dello sport, ma si possono vedere anche personaggi storici olandesi, come Anna Frank e Van Gogh. Il grande palazzo che lo ospita appartiene a un negozio di abbigliamento, come si vede al piano inferiore e dall’insegna sul tetto. Molto bella è la vista panoramica dal finestrone circolare al centro.

Un’altra attrazione simile è il museo Ripley’s Believe it or not!, anch’esso noto internazionalmente, incentrato però sulle stranezze del mondo e i vari record…
KALVERSTRAAT COSA FARE
Da Piazza Dam inizia anche una nota strada commerciale completamente pedonale, Kalverstraat. E’ rinomata per essere la strada più costosa di Amsterdam, tuttavia i negozi accontentano tutte le tasche…
Può essere alquanto affollata in alcune ore della giornata, in quanto non è molto larga. In passato, qui si svolgeva il mercato del bestiame, dal quale ha preso il nome. Lunga meno di un km, termina a Muntplein, vicino al mercato galleggiante dei fiori.
Nell’ultimo tratto, si incontra anche il Kalverpassage, un bel centro commerciale con una torre panoramica nella quale si trova anche un ristorante tutto vetrato.
BEGIJNHOF
Imboccando una laterale di Kalverstraat, si giunge al Begijnhof, un vecchio complesso di abitazioni del XV secolo. A quel tempo le beghine, ossia monache caritatevoli appartenenti a una confraternita, ma che non avevano preso i voti, davano assistenza a malati e anziani.

Gli edifici che lo compongono si dispongono attorno a un cortile, che somiglia più a un piccolo giardino, tanto è curato e dove si respira un’atmosfera di altri tempi. Sono compresi anche una chiesa clandestina, e la casa più antica di Amsterdam dalla facciata in legno scuro. A causa di un grande incendio, furono vietate le costruzioni in legno e questa è una delle ultime rimaste.

MERCATO DEI FIORI DI AMSTERDAM
Tipico di Amsterdam è anche il mercato dei fiori, sul canale Singel, e adagiato direttamente su chiatte galleggianti. Il Bloemenmarkt è sorto nel 1862, all’epoca i fiori arrivavano dalla periferia con l’ausilio di barconi, sui quali venivano direttamente venduti.

I vari chioschi appaiono come piccole serre, dove è piacevole immergersi in questo mondo colorato. Oltre alle mille varietà di tulipani, si possono acquistare i bulbi, fiori secchi e altre specie di fiori fra cui i meravigliosi girasoli e bouquet assortiti.

MUNTPLEIN
Vicino al mercato dei fiori e quindi alla fine di Kalverstraat, si trova la Muntplein, una piazza trafficata, dominata dalla Munttoren, una torre campanaria rinascimentale. In precedenza qui si trovava una delle tre porte cittadine, ossia la Porta dei Regolari, dal nome dei religiosi di un vicino monastero.
L’attuale torre costituisce la parte superstite di tale porta, che andò distrutta in seguito a un incendio. Con l’aggiunta di una guglia rivestita di lastre in piombo, e decorata con tanto di orologi, raggiunge i 41 metri di altezza. All’interno è posizionato anche un carrillon con 38 campane, che suonano ogni 15 minuti. All’epoca dell’occupazione francese era usata per coniare monete, da qui il suo nome. torre della zecca.
QUARTIERE DEI MUSEI DI AMSTERDAM
Seguendo la Vijzelstraat, affiancata da vari istituzioni museali, come il vasto e interessante Museo della storia locale, il museo Van Loon, che accoglie collezioni d’arte dentro una storica abitazione del XVII secolo, si giunge nel quartiere dei musei vero e proprio.

Superate varie aree verdi, in mezzo alle quali si trova fra l’altro il monumento che ricorda le esecuzioni capitali, eseguite in questo luogo. A breve distanza, l’Heineken Experience, permette di scoprire i segreti della nota bevanda olandese, con tanto di degustazione.

RIJKSMUSEUM COSA VEDERE
Questo è il classico museo che si visita durante una visita ad Amsterdam, assieme naturalmente a quello dedicato a Van Gogh e la casa di Anna Frank. Il Rijksmuseum occupa un palazzo di fine XIX secolo, in stile neogotico-rinascimentale, realizzato da Pierre Cuypers, lo stesso architetto della Stazione Centrale di Amsterdam.

Vanta una delle più importanti collezioni pittoriche dei Paesi Bassi, incentrate principalmente sul Periodo d’Oro olandese, ossia il XVII secolo.
Fra i capolavori qui conservati si possono ammirare la “Ronda di Notte” uno dei dipinti più grandi eseguiti da Rembrandt, che era noto per i suoi chiaroscuri. In origine, però, questo quadro era molto più largo, ma per motivi di spazio nella sala dove era destinato, decisero di ridimensionarlo “senza pensarci troppo”….cambiandone un po’ i connotati…

Altri quadri famosi di questo museo sono la “Lattaia” di Vermeer e l’Autoritratto” di Van Gogh. Il museo espone inoltre porcellane, cristalli, mobili, modellini di navi, sculture e illustrazioni asiatiche. Nella galleria napoleonica spicca la tela della Battaglia di Waterloo, e anche la più grande biblioteca d’arte dei Paesi Bassi.
MUSEUMPLEIN
La retrostante piazza dei musei, Museumplein, è un’area verde sulla quale si affacciano, come dice il nome, altri musei primo fra tutti quello dedicato a Van Gogh, lo Stedelijk, incentrato sull’arte contemporanea, il Museo del diamante e altri edifici, come la Sala da Concerto, riconoscibile a una cetra dorata sul tetto.

Il Moco è un piccolo museo dedicato all’arte moderna, con opere di artisti quali Banksy, Andy Warhol, Keith Haring e un piano dedicato all’arte digitale immersiva, con giochi di specchi e luci.
La lunga vasca colma d’acqua posizionata in mezzo, durante l’inverno diventa una pista di pattinaggio sul ghiaccio. Nell’area si trovano anche due monumenti ai caduti del campo di concentramento di Ravensbruck e delle vittime di guerra.
Il divertente Mirror Cube, posto fra le entrate dello Stedelijk Museum e il Van Gogh Museum, ha lo scopo di celare un locale tecnico del parcheggio sottostante. Con le sue pareti specchiate di acciaio cromato, si integra perfettamente nel paesaggio circostante.
MUSEO VAN GOGH AMSTERDAM
Il Museo Van Gogh vale proprio la pena di essere visitato. Si struttura in due edifici diversi, progettati in epoche e da architetti differenti, ma collegati fra loro. Le opere raccontano la vita e il percorso artistico di Van Gogh, dall’infanzia alla morte. Si possono quindi ammirare i “Mangiatori di patate”, la “Camera di Vincent ad Arles“, la “Casa gialla“, “Campo di grano con volo di corvi”e “Vaso con girasoli“.
Inaugurato nel 1973, questo museo ospita anche oggetti personali, come la sua tavolazza e alcuni colori, le lettere che scriveva al fratello Theo, con tanto di schizzi delle opere alle quali stava lavorando. Ci sono inoltre capolavori di Manet, Monet, Gauguin, Tulouse Lutrec e mostre temporanee.
Vincent van Gogh nacque nel 1853, ma morì giovane nel 1890. Il suo periodo creativo durò solo di una decina d’anni. Nonostante tutto, riuscì a produrre ben 840 dipinti, un migliaio di disegni, litografie, disegni e schizzi.
Quello che conosciamo di Vincent, della sua attività creativa, dei pensieri che lo assillavano, lo si deve alla fitta corrispondenza con il fratello Theo, che era anche un mercante d’arte. Fu lui, infatti, a conservare le opere di Vincent dando luogo così a una Fondazione.
VONDELPARK
Il grande parco di Amsterdam è il Vondelpark, che ha preso il nome dalla statua di un poeta, presente sul luogo dalla fine del XIX secolo. Questa area verde comprende molte varietà di alberi, piante e fiori e particolari strutture, come il gazebo per le bande, un teatro all’aperto estivo e un roseto. Interessante è anche la scultura “I pesci” di Picasso, donata da lui per i cento anni del parco.
SECONDO GIORNO AMSTERDAM COSA VEDERE
MERCATO ALBERT CUYP
Nella seconda giornata trascorsa ad Amsterdam abbiamo iniziato il giro dal mercato Albert Cuyp, uno dei più grandi in città. Prende il nome proprio dalla via in cui si svolge, dedicata a un famoso pittore olandese del XVII secolo, e si trova proprio alle spalle dell’Heineken Experience.
A parte la domenica, è possibile gironzolare in mezzo a centinaia di bancarelle, che vendono di tutto, dalla frutta e verdura, al pesce, carne e abbigliamento, articoli etnici, ma anche di specialità olandesi, dove assaggiare i panini con l’aringa e le mitiche patatine olandesi servite con salse fantasione….

MEGERE E BLAUWBRUG
Seguendo il fiume Amstel, si arriva al Megere Brug, un ponte levatoio in legno di colore bianco, illuminato di sera con un migliaio di lampadine. Costruito negli anni Trenta sul luogo di quello originale del XVII secolo, il suo nome significa “ponte magro” perchè quello precedente era più stretto….Vista la sua bellezza e unicità, era molto apprezzato dagli artisti, come Monet, che lo dipinse in un suo famoso quadro.

Nelle vicinanze, si incontra il Blauwbrug, che ricorda in parte il ponte Alessandro III di Parigi. Si presenta con una bella balaustra, lampioni sormontati dalla corona reale, e sui fianchi, sono visibili decorazioni in pietra di pesci e imbarcazioni. Il suo nome si rifà al precedente ponte, che era in legno di colore blu, sostituito con questo nel 1883 per l’Esposizione Universale.

WATERLOOPLEIN
Sulla vasta piazza di Waterlooplein si trova il Muziektheater o Stopera, perchè comprende anche il Municipio. Si tratta di due edifici collegati fra loro, con una galleria nella quale si trova l’idrometro, che segna il livello medio del Mare del Nord.

Alle spalle della struttura, si svolge il mercatino delle pulci, fondato dai commercianti ebrei nel 1880. Fra le bancarelle e facile imbattersi in articoli alternativi..Nel nostro caso abbiamo colto l’occasione per assaggiare un leca leca alla cannabis leggera…che però dopo un po’ abbiamo gettato…

REMBRANDTHUIS
Fra le attrazioni della zona, si trova la casa di Rembrandt, dove abitò dal 1639 al 1656, anno in cui andò in bancarotta. Accuratamente ricostruita, al piano terra e al primo piano si possono vedere le stanze in cui viveva, mentre in quelli superiori aveva il suo atelier e quello dei suoi allievi.
Conserva anche oggetti personali, i quadri realizzati in quegli anni, incisioni, disegni e acqueforti, in mostra anche nel moderno edificio adiacente.
REMBRANDTPLEIN AMSTERDAM
Esiste anche la Rembrandtplein, ossia la piazza dedicata al pittore, con tanto di statua realizzata nel 1876. Particolari sono le sculture bronzee, che raffigurano i personaggi del suo famoso quadro “La ronda di notte”. E’ un luogo molto animato, specie la sera, grazie alla presenza di numerosi e variegati locali.
In passato, qui si teneva il mercato del burro, e prima ancora, c’era una porta cittadina, sostituita in seguito dalla pesa pubblica, i cui resti sono ancora visibili. Questo spazio è utilizzato anche per mercati d’arte e il mercatino di natale.
Nella vicina via, vale la pena vedere il Teatro Tuschinski costruito nel 1921 che presenta influenze di Art-Decò, Jugendstil, Art Nouveau e influenze orientali. Nel suo grande auditorio si esibiscono artisti e proiettano pellicole cinematografiche.

QUARTIERE EBRAICO DI AMSTERDAM
Poco è rimasto del quartiere ebraico di Amsterdam, e ciò a causa dei bombardamenti della seconda guerra mondiale. Ancora presente con le sue forme originali è Esnoga, un tempio edificato dalla comunità ebraica portoghese, fuggita dal Portogallo, a seguito della cacciata da parte dei regnanti cattolici, perchè non si volevano battezzare.
Al loro arrivo, questi ebrei soprannominarono la città di Amsterdam “Moluk”, che significa luogo sicuro. Si tratta di una delle più grandi sinagoghe del mondo, che riprende lo stile del tempio di Salomone. Attorno si trovano anche la casa del rabbino, archivi, il luogo dove i fedeli facevano il bagno rituale e l’antica biblioteca.
JOODS HISTORISCH MUSEUM
Un altro interessante museo, che abbiamo visitato, è il Joods Historisch Museum, ossia il museo ebraico, che si sviluppa in quattro antiche sinagoghe ristrutturate e comunicanti fra loro. Non si tratta solo di un museo religioso, ma è possibile conoscere la storia degli ebrei, la loro cultura, i loro riti.

HORTUS BOTANICUS DI AMSTERDAM
L’orto botanico situato nel quartiere Plantage risale al 1638, quando sul luogo esisteva un giardino delle erbe medicinali. Successivamente, la Compagnia Olandese delle Indie Orientali incrementò le specie botaniche importando quelle esotiche. L’attrazione principale è costituita dalla serra delle palme in vetro del 1913, con la pianta da vaso più antica del mondo. Passeggiando nel giardino, ci si ritrova immersi in mezzo a fiori e piante che creano una splendida scenografia con i ponticelli e il corso d’acqua che vi scorre.

WERTHEIMPARK
Questo piccolo parco, proprio di fronte all’orto botanico, prende il nome da un banchiere e filantropo ebreo, la cui statua è posizionata all’interno dell’area. Una targa commemorativa, intitolata “Mai più Auschwitz“, sistemata vicino a una lastra di specchio frantumata, è il luogo dove ogni anno, il 27 gennaio, si ritrovano le persone per ricordare gli oltre 100 mila ebrei olandesi deportati nei campi di concentramento.
Molto bella è anche la fontana con una colonna centrale, mentre troneggiano sulle colonne del cancello di ingresso le statue in pietra di due animali antropomorfi alati.
Nei dintorni, a Weesperstraat, si può vedere invece il memoriale dei nomi dell’olocausto, a forma di labirinto, un progetto dell’architetto polacco Daniel Libeskind, anch’esso ebreo. Su ogni mattone è indicato il nome di una persona scomparsa, e i suoi dati. Completa il tutto una copertura in acciaio riflettente posta su alcuni tratti.
ARTIS LO ZOO DI AMSTERDAM
Lo zoo più antico dei Paesi Bassi è stato inaugurato nel 1838 e comprende centinaia di specie di animali e vegetali, una libreria, un museo e l’acquario. Il Grande Museo fu adibito per esporre animali imbalsamati, oggi tuttavia ha subito una ristrutturazione artistica. Si possono vedere inoltre il padiglione delle farfalle, il Planetario e il curioso museo degli organismi microscopici, Micropia.
TROPENMUSEUM
Il museo che Amsterdam ha dedicato alle sue ex colonie è il Tropenmuseum, ospitato in un edificio neorinascimentale in mattoni. Organizzato su tre livelli, si accede dalla grande hall sulla quale si affacciano i vari piani, con le varie tematiche. I reperti esposti sono stati raccolti direttamente da antropologi, che hanno operato sui luoghi.
MULINO DE GOOYER
Per concludere il giro turistico nel quartiere del Plantage, abbiamo raggiunto il mulino a vento più alto dei Paesi Bassi. Il De Gooyer Windmill raggiunte infatti ben 26 metri di altezza, ed è posizionato su un basamento in pietra. Realizzato in legno, ha una forma ottagonale e le sue pale ancora funzionano. Molto rinomato è anche il birrificio alla base, che ha preso il posto dei precedenti bagni pubblici.
GASSAN DIAMONDS
Amsterdam e i Paesi Bassi sono associati anche ai diamanti da ben quattro secoli. Questa industria sorse nel 1580 quando i maestri tagliatori di Anversa furono costretti a fuggire a causa di persecuzioni religiose, e fondarono proprio a Amsterdam i loro nuovo centro di commercio e produzione.
Successivamo, furono gli ebrei portoghesi, scappati per lo stesso motivo dalla loro madre patria, a prendere in mano la lavorazione delle preziose gemme, che provenivano proprio dalle colonie olandesi. La scoperta di giacimenti in Sudafrica trasformò la città nel punto di smistamento più importante del mondo, grazie alla Borsa dei diamanti di Amsterdam.
Un modo per entrare a contatto con questo ambiente “esclusivo” è quello di partecipare a visite guidate al laboratorio di taglio dei diamanti di Gassan Diamonds. Si ha modo così di apprendere le caratteristiche che devono avere questi preziosi per essere perfetti. In questo caso, la società fondata da Samuel Gassan, ha studiato la realizzazione di un diamante con ben 121 sfaccetature. Alla fine del percorso di visita, nel relativo negozio è possibile acquistare anche un souvenir…
MUSEO MARITTIMO DI MASTERDAM
Tornando verso il centro, si oltrepassa il Museum ‘t Kromhout, un antico cantiere navale dove sono custoditi modellini e macchinari per costruire motori per veicoli.
Poco più avanti il Museo Marittimo Nazionale è situato in un edificio del XVII secolo, proprio in mezzo al porto vecchio, ed era il luogo dove erano equipaggiate le navi da guerra olandesi, oltre ad essere un magazzino dove tenere corde e vele.

Sul molo all’esterno del museo, è sistemata una copia della nave “Amsterdam” con i suoi tre alberi, che apparteneva alla Compagnia olandese delle Indie orientali. Non ebbe vita lunga, però, poichè affondò nel suo viaggio inaugurale a Batavia durante una tempesta nel Canale della Manica nel 1749. Venne però ritrovata, così produssero una copia, che è possibile visitare e capire come vivessero a bordo anche 350 persone…
Il museo accoglie reperti marittimi suddivisi in vari argomenti incentrati sul Periodo d’Oro olandese, i viaggi in mare, le decorazioni delle imbarcazioni, gli strumenti di navigazione….molte sono inoltre le attività multimediali, che si possono sperimentale e assorbire così un po’ di quell’atmosfera avventurosa.
NEMO AMSTERDAM
A pochi passi dal Museo Marittimo, si trova Nemo, il museo progettato da Renzo Piano negli anni Novanta, che ricorda una nave che emerge dalle acque, grazie alla sua forma e al rivestimento in rame verde ossidato. La copertura in pendenza permette di accedere gratuitamente alla terrazza panoramica, percorrendo semplicemente delle lunghe scalinate.

Si tratta di un museo delle scienze, che si sviluppa su cinque livelli, dove è possibile sperimentare, grazie a supporti multimediali, modellini e proiezioni di film e spettacoli a tema. Le sezioni principali sono “Fenomena” dove spiegano i fenomeni natuali e le leggi fisiche, “Technium” incentratosulla tecnologia, la matematica e la geometria. ” Elementa” riguarda i corpi celesti , il sole e lo spazio, mentre “Humania” si occupa del corpo umano, dei batteri e le cellule, fino ad terminare con “Energetica” dedicata alle fonti di energia.
Anche senza visitare il museo, vale comunque la pena raggiungerlo per la vista sul porto vecchio e i quartieri circostanti.
Molto bella è la passeggiata sul ponte pedonale in mezzo al porto vecchio, che conduce fra l’altro all’esotico ristorante cinese su tre piani ormeggiato sull’acqua.
MONTELBAASTOREN
La torre campanaria di Montelbaastoren risale al XVI secolo, con funzione di difendere le darsene e i cantieri navali. Attualmente controlla i livelli dell’acqua dei canali e serve per mettere al riparo le pompe che li puliscono.

Questa torre in mattoni è alta 48 metri, con una base cilindrica, che diventa poi ottagonale e culmina con una parte rinascimentale in legno bianca, con l’orologio e il carrillon. A quanto pare, Rembrandt amava rappresentarla nelle sue acqueforti.
DEN WAAG AMSTERDAM
Tornando verso Chinatown, è possibile vedere la storica pesa pubblica di Amsterdam, den Waag. Ubicata in una delle tre porte cittadine medievali, Porta Sant’Antonio, una struttura del XV secolo, adibita anche a luogo per le esecuzioni, e per ospitare le sedi di diverse corporazioni e perfino di alcuni musei.

Situata sulla piazza del Mercato Nuovo, ricorda una piccola fortezza con varie torrette, di cui quella centrale di forma ottagonale. Attualmente alla base si trova un ristorante, ma in passato, Rembrandt ambientò due dei suoi famosi quadri, in quella che allora era la sala della corporazione dei medici. Si tratta della “Lezione di anatomia del dottor Tulp” e della “Lezione di anatomia del dottor Deyman” uno esposto all‘Aia e l’altro al Rijksmuseum di Amsterdam.
SCHREIERSTOREN
Un’altra torre inglobata sempre nelle fortificazioni medievali era la Schreierstoren, ossia Torre dei Piangenti, o delle lacrime, come dimostra una targa che raffigura una donna che piange vedendo il marito partire per mare.
Il nome potrebbe derivare anche dalla posizione in cui si trova questa struttura. Un’altra targa ricorda, invece, che da qui salpò l’esploratore inglese Henry Hudson, al servizio dei Paesi Bassi. Il suo scopo era recarsi nelle Indie Orientali, ma fece male i calcolì e sbarcò invece nel Nord America, dove fondò la Nuova Amsterdam…ossia New York. Attualmente nell’edificio si trova un locale pubblico in stile marinaresco.
BASILICA DI SAN NICOLA AMSTERDAM
Prima di tornare verso la Stazione Centrale di Amsterdam, si incontra la neobarocca Basilica di San Nicola, del XIX secolo, la terza dedicata a questo santo in città. Le decorazioni pittoriche interne si rifanno a quelle di Giotto e del Beato Angelico, mentre all’esterno spiccano le due torri campanarie e la cupola centrale.
OLTRE IL CANALE IJ
Alle spalle della Stazione Centrale di Amsterdam, con un traghetto gratuito si attraversa il canale IJ, per raggiungere i quartieri più moderni, che riservano ulteriori sorprese.
Nel quartiere Noord, ad esempio, si trova l’EYE Film Museum, un centro polifunzionale così chiamato perchè ricorda un occhio. All’interno si visitano mostre, si assiste a proiezioni cinematografiche, e partecipare ad altre attività interattive incentrate sul cinema.
Una nuova attrazione del Noord è anche “This is Holland” dove si sperimenta un volo simulato con la tecnologia in 5D e si “sorvolano” le località più famose dei Paesi Bassi. Si tratta di un viaggio di 8 minuti, dove si è legati ai sedili posizionati su dei bracci meccanici, che si muovono in una sala sferica e si è in balia di vento, foschia, l’odore dei tulipani e si sentono i rumori della natura.
A’DAM è invece una torre panoramica, la Adam Toren, di 22 metri, in precedenza occupata dagli uffici della Shell. Riconvertita, ospita ora un lussuoso hotel, uffici, ristoranti e bar di cui uno girevole, e la piattaforma panoramica a 360°.
Prendendo un ascensore illuminato con giochi di luce e il soffitto trasparente, si sale fino al 20° piano dove si trova una mostra interattiva, e si ammira il panorama. Chi volesse sperimentare l’ebrezza di dondolarsi oltre il bordo dell’edificio, ecco a disposizione anche l’altalena adrenalinica di “Over the Edge”, che con i suoi 100 metri di altezza è la più alta d’Europa…
TERZO GIORNO AMSTERDAM COSA VEDERE
JORDAAN QUARTIERE
Il terzo giorno di visita di Amsterdam, abbiamo raggiunto piazza Dam per poi inoltrarci nel quartiere di Jordaan, sorto durante il Periodo d’Oro come quartiere operaio. A causa del sovrappopolamento e delle scarse condizioni igieniche con il tempo ha rischiato la demolizione, ma negli ultimi decenni è stato rivalutato e presenta anch’esso molte interessanti attrazioni.
Il quartiere Jordaan è molto pittoresco e dall’aria bohémien con tanto di barconi nei canali, trasformati in abitazioni abbelliti con piante e fiori.
CASA DI ANNA FRANK
La Casa di Anna Frank costituisce sicuramente una delle classiche mete di un viaggio a Amsterdam, che necessita però di una prenotazione e anche di una certa preparazione psicologica…data la sua dolorosa storia.
In questa abitazione si trova infatti il famoso alloggio segreto dove Anna e la sua famiglia hanno abitato per due anni e nel quale ha preso forma il suo diario. Tutto si è concluso con la sua deportazione nel campo di concentramento di Bergen-Belsen, situato fra Amburgo e Hannover in Germania. Anna Frank come pure la sorella morirono però per tifo.
Questo museo rende bene l’idea del clima che si respirava al quel tempo, con stanze semivuote e silenziose, vissute dai suoi abitanti nel terrore continuo di essere scoperti…come alla fine è accaduto.

ANNA FRANK E LA SUA FAMIGLIA
Nata nel 1929 a Francoforte da una famiglia ebrea, Anna Frank si spostò a Amsterdam in seguito all’ascesa al potere di Hitler e delle successive leggi antisemite promulgate in Germania. Il padre, Otto, che era stato anche un ufficiale dell’esercito tedesco durante la Prima Guerra Mondiale, si occupò poi di affari e aprì una filiale di una società a Amsterdam.
Purtroppo, però, anche nei Paesi Bassi arrivarono i nazisti, così Otto dovette cedere la società ai suoi collaboratori non ebrei, per salvarla dalla confisca. Questa attività si trovava in un edificio che copriva la retrostante casa, ora trasformata in museo, dove la famiglia Frank si nascose.
Si tratta di un edificio di tre piani, dove nel primo si trovavano gli uffici e i magazzini, e negli altri due c’erano le camere e i bagni, e infine il sottotetto, dove Anna si rifugiava quando voleva stare sola. Per depistare ogni traccia, la scalinata che dall’edificio principale conduceva a questa abitazione era bloccata con una biblioteca girevole, che ne celava appunto il passaggio.
Il 6 luglio del 1942 cominciò la clandestinità della famiglia Frank, terminata tragicamente il 4 agosto del 1944 a causa di una una “soffiata” da parte di qualcuno che non è mai stato identificato con certezza.
Oltre alla famiglia Frank, in questo rifugio abitarono anche un dentista e la famiglia van Pels, composta da padre, madre e figlio, Peter, del quale, dopo una certa antipatia iniziale, Anna si innamorò.

WESTERKERK
A poca distanza della casa di Anna Frank, si può vedere la statua a lei dedicata, ai piedi della Westerkerk. La torre campanaria di questa chiesa raggiunge gli 85 metri, è la più alta della città, e culmina con una corona azzurra e rossa. Il carrillon e le campane sgli stessi che Anna Frank sentiva dal suo rifugio, come ha riportato nel suo prezioso diario.

HOMOMONUMENT
Sul sagrato posteriore della Westerkerk è sistemato l’Homomonument, un memoriale alle vittime omosessuali perseguitate e uccise durante il nazismo. Composto da tre triangoli in granito rosa, uno dei quali sporgente sul canale, ripropone lo stemma con cui erano identificati gay e lesbiche nei lager.
AMSTERDAM TULIP MUSEUM
Simpatico è anche il piccolo Amsterdam Tulip Museum, dove conoscere varie curiosità su questo fiore, importato dalla Turchia nel 1560. A quel tempo, ottenne un tale successo, che i bulbi cominciarono a costare cifre impensabili, tanto che i prezzi si gonfiarono talmente che spingendo i commercianti a investire tutti i loro soldi e beni su questi fiori. Questa bolla speculativa scoppiò nel 1637, soprattutto perchè avevano cominciato a vendere bulbi potenziali, ossia che non erano stati ancora piantati, pratica che esiste ancora oggi sottoforma di “futures”….
La parola “tulipano” deriva da “tuliband” ossia turbante, e la fortuna di questo fiore in Olanda si deve alla facilità con cui venivano realizzate varie specie, dai colori più disparati ai quali dati nomi fantasiosi.
Nonostante i disastro economico di quel periodo, il tulipano è ancora oggi il fiore più amato e coltivato, la cui fioritura avviene fra aprile e maggio, periodo ideale per ammirare le immense distese con meravigliose gradazioni di colore.
Lisse è il luogo giusto dove recarsi per visitare il giardino botanico di Keukenhof, aperto solo per la fioritura dei tulipani, che troneggiano in mezzo a splendide aiuole in un contesto naturale incredibile. Venne creato nel 1949 come esposizione dei produttori di bulbi, e costituisce ora uno dei giardini con tale tema più grande del mondo, che ogni anni viene rinnovato e migliorato.
CROCIERA SUI CANALI DI AMSTERDAM
Per concludere la nostra visita alla città, abbiamo fatto una piccola crociera rilassante sui canali di Amsterdam. Esistono diversi tipi di itinerari della durata variabile, che possono comprendere o meno una cena o un aperitivo, economica o lussuosa…insomma dipende un po’ dalle “tasche”…
In navigazione si ha modo di scorgere insolite vedute e rivedere i luoghi percorsi a piedi, ma in maniera più rilassante. Si oltrepassano inoltre pittoreschi ponti e canali, come l’Herengracht, il canale dei Signori, Prinsengracht, il canale del Principe, e il Kaisergracht il canale dell’imperatore, ossia Massimiliano I d’Asburgo.
Questo è senza dubbio un buon metodo per terminare una gita a Amsterdam, o per iniziarla e farsi così un’idea della città…
DINTORNI DI AMSTERDAM
Attorno ad Amsterdam, avendo tempo, si possono visitare altre interessanti destinazioni.
ZAANSE SCHANS I MULINI A VENTO
Dirigendosi a nord-est della capitale e percorsi una ventina di km, si giunge a Zaanse Schans, dove si trovano i favolosi mulini a vento, che solitamente si immaginano quando si pensa ai Paesi Basi. Immersi nella campagna e affacciati sui canali, si presentano ben 13 delle centinaia di mulini a venti di un tempo. Furono edificati principalmente per drenare l’acqua dal terreno, ma anche per macinare e lavorare prodotti quali orzo, carta, canapa, tabacco, olio, farina…
Di questi superstiti, sono visitabili il mulino della tintoria, quello della segheria e uno che fungeva da frantoio. Una volta all’interno, si ha modo di osservare i loro ingranaggi e salire sulle piattaforme panoramiche esterne e interne, e vedere da vicino le loro pale in movimento...
Attorno, si trovano anche altri tipici edifici in legno colorati, con attività, negozi e musei che permettono di scoprire la storia degli zoccoli olandesi e dei formaggi.
Nel nostro caso, nNon abbiamo avuto l’occasione di visitare quelli di Zaanse Schans, ma quelli di Kinderdijk, considerati un po’ più “naturali” e meno affollati.

KEUKENHOF IL PARCO DEI TULIPANI
Come già accennato, esiste la possibilità di vedere una marea di tulipani nel bellissimo parco botanico di Keukenhof. Situato a Lisse a meno di 40 km da Amsterdam, questo fantastico giardino è sorto sul primitivo luogo di una riserva di caccia, trasformata poi nell’orto dei signori di queste terre, vicino al loro castello.
Il nome significa appunto “cortile della cucina”, sebbene abbia preso il posto del successivo giardino all’inglese. Fu, però, nel 1949 che ci fu la svolta, quando vi ambientarono un’esposizione floreale, che per il gran successo ottenuto, fu ripetuta fino a diventare una delle principali attrazioni dei Paesi Bassi.
Aprile e maggio sono i mesi in cui il parco rimane aperto al pubblico, sebbene le date esatte vengano stabile di anno in anno. Oltre alle splendide fioriture, il contesto paesaggistico è davvero incantanto, con corsi d’acqua, ponticelli, bellissimi edifici, senza contare le varie manifestazioni e mostre che vengono organizzate.
La stessa cittadina di Lisse è circondata da infiniti campi di tulipani, che si possono ammirare con appositi percorsi ciclabili, o durante la Flower Parade con carri floreali, che si dispiega su un percorso di 40 km…
CONSIDERAZIONI FINALI
Amsterdam è una capitale che molto ha da offrire, sotto tutti i punti di vista….ed è certamente una destinazione che merita di essere visitata in vari periodi dell’anno.
Come già detto per i Paesi Bassi in generale, rappresenta davvero una garanzia per una buona riuscita di viaggio, con musei di ogni tipo, angoli affascinanti e pittoreschi.
Olanda o Paesi Bassi on the road!!
Valle della Loira on the road!!