TEATRO LA FENICE COSA VEDERE VENEZIA
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Il teatro la Fenice è proprio una delle mete da aggiungere in un viaggio a Venezia, se non altro per scoprire la sua storia travagliata e ammirare la fedele ricostruzione.
NOME DELLA FENICE
La sua storia inizia nel Settecento, quando a Venezia esistevano vari teatri utilizzati per vari scopi. Uno di questi era gestito dalla Società dei palchettisti. A causa di problemi giudiziari, però, la ricca famiglia dei Venier, proprietari del terreno, ne reclamarono la restituzione, e così i palchettisti costruirono un altro teatro ancora più grande e splendido.
Lo chiamarono Gran Teatro la Fenice, dal nome del mitologico uccello, che risorgeva dalle sue ceneri, narrato nei racconti di Erodoto.
Pare che in questo modo, i Palchettisti volessero ricordare tutte le tribolazioni, si trovarono a fronteggiare, prima di poter realizzare il loro sogno.
Un’altra interpretazione, sostiene invece, che il nome è stato dato riferendosi a un altro teatro andato a fuoco, e poi ricostruito.
PROGETTAZIONE DEL GRAN TEATRO LA FENICE
Contrariamente ad altri teatri esteri, come ad esempio in Francia, le logge erano costituite da palchi chiusi. Dovevano essere per i nobili, una specie prolungamento delle loro residenze, dove intrattenevano rapporti privati o addirittura mangiavano e giocavano durante gli spettacoli.
Fu costruito, inoltre, vicino a un canale, al fine di prevenire incendi, ma anche perchè le vie d’acqua erano, in quel tempo, le vie privilegiate per gli spostamenti. Il teatro la Fenice fu, quindi, inaugurato nel 1792, in appena 18 mesi dall’inizio dei lavori.
Nel periodo del dominio francese, la Fenice divenne il Teatro di Stato, e per renderlo tale, cambiarono le decorazioni secondo lo stile impero. Costruirono anche una loggia imperiale appositamente per Napoleone, che era finemente decorata con specchiere, intagli e riquadri dorati.

INCENDI DELLA FENICE
Il teatro la Fenice subì fu devastato da due grandi incendi, il primo accadde il 13 dicembre del 1836, per il malfunzionamento di una stufa.
La seconda tragedia risale, invece, al 29 gennaio 1996, quando il mondo intero assistette in diretta alla sua distruzione. Ad accrescere la drammaticità del momento, contribuì la scoperta che fu la conseguenze di un gesto doloso.
Nonostante tutto, la ricostruzione fu meticolosa, decidendo di mantenere lo stile rococò, e il 21 dicembre 2003, venne inaugurato, stavolta seguendo tutte le moderne norme di sicurezza.
COME E’ FATTO IL TEATRO LA FENICE
Il teatro la Fenice si trova nel sestiere di San Marco, e si presenta con la facciata principale neoclassica, che è fra l’altro l’accesso attuale, sul Campo Fantin.

La scala centrale sale verso un pronao, composto da quattro colonne corinzie, e una balaustra superiore. Due nicchie in alto ospitano le statue delle muse della danza e della musica. Un fregio con la fenice dorata e la scritta con il nome del teatro, su fondo azzurro, è appesa sopra l’entrata.
La facciata opposta, verso il rio Menuo, era invece utilizzata in passato, per chi arrivava in barca.

Superato l’ingresso, ci si ritrova in un elegante atrio e un foyer, con lo scalone d’onore, che conduce alle Sale Apollinee, usate anche per convegni e eventi privati.

INTERNI DELLA FENICE DI VENEZIA
Quando si entra nel teatro si è avvolti da un‘atmosfera d’altri tempi, con i colori dominanti del rosso e dorato. La sala vede una sistemazione a ferro di cavallo, con la platea al centro, il palco reale e le logge disposte tutte attorno su cinque livelli.

Si trovano inoltre la buca per l’orchestra e il palcoscenico. In passato, l’area della platea era utilizzata anche come sala da ballo, per cui non esistevano poltroncine fisse, ma panche e sedie mobili.
Le logge presentano decorazioni con figure di angioletti, ritratti di poeti, autori delle storie liriche, i libretti. Nella fascia superiore sono rappresentate, invece, le arti delle scienze, la letteratura, la geografia, la musica e altre.
Napoleone fu il primo ad utilizzare la loggia reale, visto che era stata realizzata proprio per lui. Ne usufruirono, in seguito, gli Asburgo, i re d’Italia e ai nostri tempi le autorità della Repubblica Italiana.
Spicca il soffitto piatto, splendidamente decorato che crea l’illusione di essere una cupola, decorato con varie allegorie. Il bellissimo lampadario centrale di Liverpool, è stato uno dei primi a funzionare a gas, e per essere acceso veniva calato.

La sistemazione dell’orchestra nella buca, pare fosse un’idea di Wagner, al fine di consentire agli spettatori una migliore visuale sul palco.
Al terzo livello è possibile vedere una mostra di Maria Callas, con manifesti e fotografie dell’epoca.
Infine, il teatro la Fenice può ospitare circa 1000 persone, e il Concerto di Capodanno è uno degli eventi fra i più seguiti in televisione.
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